Mano nella mano, verso il futuro
Salve a tutti iCrewers e bentornati, per l’ultima volta, con la recensione settimanale dell’episodio di Island. Nello scorso episodio Setsuna era tornato nuovamente nel passato per aiutare le ragazze e salvare la Rinne di Urashima. Verso la fine però un nuovo dubbio stava iniziando a consumarlo. Quello che Kuon possa essere la Rinne di Island, quella di cui era innamorato.
L’episodio riparte esattamente dal tempio di Urashima, dove Setsuna ha questo dubbio. Dapprima decide di chiedere spiegazioni direttamente a Kuon, ma poi sceglie di rimandare fino a quando non avrebbe avuto più prove. Inizia chiedendo a Rinne della fede nuziale di sua madre. Ella conferma che si tratta di un anello fatto a mano, che oltretutto ha smesso di indossare subito dopo il naufragio di Setsuna.
A questo punto il ragazzo prova a chiedere conferma a Momoka, che conferma il fatto che la Kuon di adesso sia completamente diversa da quella descritta dalla madre di Karen. Corroso dai dubbi, Setsuna decide di irrompere nello studio del padre di Rinne per dare un’occhiata ai suoi diari. Purtroppo quello che gli interessa, ovvero l’anno di nascita di Rinne, manca. Ma viene trovato immediatamente in un cassetto chiuso a chiave.
Setsuna apprende così la verità: Kuon non è altri che la Rinne di Island, che ha viaggiato nel tempo fino a quell’anno. Dal diario si evince anche un’altra verità: la Rinne di Urashima altri non è che la figlia di Setsuna e della vera Rinne, nata molti anni prima dell’arrivo del ragazzo. Rinne, scioccata dalla verità, scappa piangendo.
Setsuna incontra Karen e Sara, a cui spiega tutto. Momoka sopraggiunge con una sua teoria sulla storia del mondo, probabilmente quella reale. Setsuna, distrutto dagli avvenimenti, non riesce più a resistere, così irrompe violentemente nella camera di Kuon, dove i due finalmente si incontrano nuovamente per vivere il resto della loro vita tranquilli e lontani da Island.
I due si La Rinne di Urashima accetta il fatto di non poter amare Setsuna e diviene la loro figlia a tutti gli effetti. Karen fa domanda d’ingresso in un’università del continente, mentre le sue amiche la accompagnano aprendo un negozio di souvenir dell’isola in una grande città. Sara continua come sacerdotessa del tempio, adempiendo ai suoi normali doveri di routine.
Anche se la serie è finita, ancora mancano molti punti importanti. Ad esempio la teoria di Momoka, molto solida, non viene dimostrata e nessuno conosce le cause del fenomeno che descrive. Rimane ignoto come si arrivi alla situazione di Island o come evitarlo.
Voto: 7.5/10
Complessivamente, la serie ha saputo intrattenerci e tenerci in sospeso in quasi tutti gli episodi, anche se devo dire che in questi 2 mesi che ho passato recensendola, ho avuto più volte la necessità di spingermi a guardarla, piuttosto che non vederne l’ora.
Voto complessivo serie: 7/10