Non voglio più piangere
Salve a tutti iCrewers e bentornati con l’appuntamento settimanale della recensione dell’episodio di Island. Nello scorso episodio Setsuna e le ragazze si erano rifugiate nella stanza segreta a casa di Rinne, cercando un modo per sfuggire nella situazione in cui la Chiesa li aveva messi.
Durante un giro di perlustrazione, Rinne vede affissa al muro una caricatura di Karen, che la indicava come ricercata e comunicava che i suoi complici erano già stati arrestati e presto sarebbero stati giustiziati. Per salvarli, il gruppo ad eccezione di Rinne, si affida alle conoscenze di Sara del luogo per introdursi nel palazzo dove i bambini sono rinchiusi.
Incontrano per la strada una delle tre sacerdotesse minori, che decide di guidarli al magazzino dove sono rinchiusi i bambini. Arrivati lì, scoprono che la chiesa li ha già uccisi tutti e che stava aspettando Karen che venisse a liberarli per renderle una trappola. Il piano riesce e la sacerdotessa si sacrifica per proteggere la vita di Sara. Il gruppo viene catturato e portato nella piazza, dove grazie ad un ingegnoso stratagemma il vescovo riesce ad incolparli dell’omicidio del Gran Sacerdote, ovvero il padre di Sara.
Il popolo, indignato, decide di mettere al rogo i tre ragazzi per punirli e mentre essi stanno recitando le loro ultime preghiere, vengono soccorsi da Rinne. La ragazza li porta in superficie, conducendoli ad una caverna che lei dice contenere della tecnologia del passato. Mentre Setsuna porta Sara sulle spalle, il gruppo si accorge che le sue ferite sono più profonde del previsto, ma è troppo tardi. Sara muore tra le braccia di Setsuna.
Dopo averla seppellita, i tre rimanenti si rifugiano nella caverna, dove Rinne riesce a far partire i macchinari e a scoprire nuove cose. Passano i giorni, Rinne comprende sempre di più la struttura del macchinario. Intanto Karen si ammala di una malattia sconosciuta. Eppure Setsuna la riconosce subito. Si tratta della Sindrome della Fuliggine. Setsuna riporta Karen dentro Island per portarla da un dottore, ma ella muore prima che il ragazzo riesca ad arrivare all’ospedale.
Ormai sembra tutto perduto, ma grazie alle nuove scoperte nella grotta, Rinne riesce a capire che la macchina che stava costruendo è una macchina del tempo. A questo punto a Setsuna viene mostrato un oggetto che avevamo già visto in passato, ma di cui ci eravamo dimenticati: il disco che Setsuna aveva vicino dopo il naufragio del primo episodio. Esso contiene i piani della macchina del tempo e delle altre tecnologie. Setsuna a questo punto ricorda tutto, compresa la sua missione, così chiede a Rinne di rimandarlo nel passato per salvare il mondo.
Prima di farlo, egli capisce di essersi innamorato non della Rinne che era su Urashima, ma della Rinne di Island. Ella lo ricambia e i due si trovano così a consumare il proprio amore, poco prima della partenza di Setsuna.
L’episodio di questa settimana è riuscito a sorprenderci in più di un’occasione, sopratutto nella scena del rinvenimento del dischetto, in cui si capisce chiaramente che Island è il punto da cui parte tutta la storia precedente.
Voto: 9/10