Tra tutti i personaggi di Maurizio De Giovanni, quello che è diventato più popolare negli tempi è senza dubbio il Commissario Ricciardi. Il malinconico e, spesso solo all’apparenza, freddo funzionario della Regia Polizia, nato quasi per caso durante un concorso letterario, ha guadagnato in poco tempo una fiction televisiva di successo andata in onda a inizio anno e una serie di trasposizioni a fumetti pubblicate da Sergio Bonelli Editore.
L’ultima, in ordine cronologico, è proprio quell’In fondo al tuo cuore che della fiction ha costituito l’ultima puntata e che da oggi è disponibile in versione cartonata in libreria e fumetteria.
La Storia
Gli ottimi disegni di Alessandro Nespolino ci accompagnano in una calda estate napoletana, a ridosso della festa della Madonna dell’Assunta (che si celebra il 15 agosto). Mentre la città, tra un bagno di sudore e uno in mare, si prepara ad una delle più importanti feste dell’anno, il professor Tullio Iovine del Castello viene trovato morto. E’ precipitato dalla finestra del proprio studio da ginecologo, questo è certo. Quello che ci si chiede è: si è buttato o è stato lanciato fuori da qualcuno?
Stavolta neppure il Fatto, come lo chiama Ricciardi, è realmente d’aiuto: la straordinaria capacità che ha il commissario di vedere l’ultimo anelito di vita di chi muore di morte violenta e improvvisa coglie solo l’estremo pensiero del defunto, che non sempre ha a che fare con la sua fine.
In questo caso l’ultimo pensiero del professor Iovine è stato per la sua giovane amante, Sisinella. Le indagini vanno comunque portate avanti, anche in maniera tradizionale, e i sospetti ricadono subito sul “guappo” Peppino detto il Lupo, un piccolo criminale che sta tentando una scalata nei ranghi e che qualche giorno prima aveva minacciato di morte proprio il professore, reo di non essere riuscito a salvare la moglie morta nel dare alla luce la sua primogenita.
Per Luigi Alfredo Ricciardi dei Baroni di Malomonte inizia così un’indagine che è anche un viaggio nei sentimenti tra storie che si intrecciano, amori mai nati e passioni interrotte bruscamente che lo condurranno ad un finale amaro, anche più del solito.
In fondo al tuo cuore è una storia seminale per il personaggio di De Giovanni, che ci viene mostrato più umano e vulnerabile che mai. Man mano che ci addentriamo nelle immagini, scoprendo la fragilità di Sisinella, giovane vittima di circostante abbastanza comuni nella prima metà del ‘900, e ci renderemo conto di quanto l’apparentemente inappuntabile professor Iovine fosse in realtà una carogna della peggior specie, assistiamo anche ai tormenti del giovane delegato di Polizia.
Sofferenza che stavolta è duplice: da un lato per il consueto dualismo che contrappone la bellissima Livia alla più insignificante Enrica e dall’altro perchè, per la prima volta, a Ricciardi inizia a mancare la pietra angolare della sua vita, la sua unica famiglia ovvero la tata Rosa.
E’ proprio la vicenda della gioviale Rosa che sconvolge di più il protagonista, che per la prima volta può lasciarsi andare ad un copioso (e per certi versi liberatorio) pianto con cui sfoga tutta la sofferenza accumulata negli anni; per la tata, che pure non vorrebbe abbandonare il suo “signorino”, non c’è altra scelta che indossare la veste più bella e partire per un viaggio che sembra lungo, ma in definitiva non lo è così tanto.
Ma Rosa è stata previdente, così come De Giovanni che non può lasciare il suo commissario senza una cammarera, per dirla con Montalbano, ed ecco che entra nel cast dei comprimari la nipote Nelide. Personaggio molto interessante, in apparenza arcigno e poco intelligente che parla solo per proverbi cilentani, ma guadagnerà nel corso del tempo una propria fisionomia ben definita.
Rimane così, sospesa è quasi sullo sfondo, la scelta di Ricciardi tra Livia ed Enrica: il commissario è profondamente innamorato della seconda, ma non si decide a dichiararsi per colpa del Fatto oltre che per una innata timidezza. Ma stavolta qualcosa cambia: Enrica decide di fuggire dall’appuntamento serale alla finestra, e accetta un lavoro presso una colonia. Proprio dal suo nuovo rifugio, la giovane decide di spiegare tutto al padre che, volendo solo la felicità della figlia, affronta Ricciardi e gli spiega lo stato d’animo della figlia con un invito, discreto ma esplicito, ad andare da lei.
Ricciardi si decide per la prima volta a fare una mossa attiva, salvo arrivare nel momento più sbagliato: Enrica ha conosciuto un giovane soldato tedesco che la bacia proprio sotto gli occhi del commissario, mettendo apparentemente la parola fine ad ogni possibilità di un lieto fine per i due giovani.
Il tutto avviene quando la bella Livia ha pienamente accettato il proprio amore per Ricciardi e ha deciso di dare una festa per celebrare la propria passione, al termine della quale canterà proprio un brano intitolato Passione, dedicato al commissario che inevitabilmente sarà assente.
Tra la consueta galleria di comprimari, sono presenti l’immancabile anatomopatologo antifascista Bruno Modo, l’unico vero amico di Ricciardi, e il femminiello Bambinella, spicca una sottotrama dedicata al Brigadiere Maione pronto a spaccare il mondo convinto che la moglie lo tradisca, salvo poi scoprire grazie all’esilarante Bambinella che la verità è ben lontana.
Il Cuore quindi, inteso sia come sentimento che come organo, è tanto la chiave di volta quanto il fondamento di tutta la storia che affronta i vari tipi di passione che possono intercorrere tra gli uomini.
L’amore, mai come stavolta, è al centro delle avventure del Commissario Ricciardi.
Segnali di Stile
Su consueto soggetto di Maurizio De Giovanni, Paolo Terracciano adatta alla perfezione il romanzo originale, fornendo una storia viva e vibrante arricchita dai disegni di Alessandro Nespolino e dai colori di Giovanni Preziosi.
Lo stile di Nespolino è preciso e asciutto, privo di fronzoli che per un personaggio come Ricciardi sarebbero inadatti; viene rispettata la fisionomia della versione a fumetti dei personaggi, rendendo In fondo al tuo cuore un nuovo capitolo di una saga popolare che gli appassionati possono riconoscere immediatamente, senza troppi problemi.