Se sei un appassionato del leggendario Studio Ghibli e cerchi un libro capace di catturarne la magia e lo stile, riproponendoli su carta, Il Grande Albero al Centro del Mondo è sicuramente quello che fa per te.
Questo perchè il volume, pubblicato per la prima volta al di fuori del Giappone, nasce dal genio della compianta Makiko Futaki, per lungo tempo braccio destro del maestro Hayao Miyazaki; la sua mano si cela dietro alcuni dei più famosi lungometraggi animati dello studio, tra cui Porco Rosso e Il mio vicino Totoro.
Per questo motivo, Il Grande Albero al Centro del Mondo è del tutto assimilabile a queste opere: avventura, creature magiche e ambientazioni fantastiche la fanno da padrone in un volume arricchito dalle splendide tavole dell’autrice, spesso veri e propri quadri in miniatura.
Una Storia di coraggio e amicizia
Sisi, la nostra protagonista, è una ragazzina che vive sola con la nonna ai piedi di un grandissimo albero, il più grande che si possa immaginare. L’albero è un vero e proprio ecosistema popolato da animali e creature sconosciute e con la sua maestosità riesce perfino ad influenzare l’ambiente circostante, rigoglioso quando l’albero prospera e desolato quando le cose si mettono male.
Forse nessuno ha mai raggiunto la sua cima e si narra che lassù in alto nidifichi l’onnisciente Uccello d’Oro, un’entità leggendaria capace di rispondere a ogni domanda. Un giorno, dopo avere ammirato il volatile da terra, Sisi decide che è giunto il momento di scalare il gigantesco tronco nel tentativo di trovarlo o di accrescere la propria conoscenza sul mondo dell’albero, ma scopre così che tra gli enormi rami è in corso un grande esodo verso terra. Cosa sta accadendo al Grande Albero al centro del mondo? Nel corso del suo viaggio Sisi incontrerà l’inaspettato, scoprirà l’esistenza di creature al di là dell’immaginazione, e avrà la prova che, proprio quando tutto sembra perduto, l’amicizia e la fiducia sono le forze più grandi dell’universo.
Il risultato è una storia godibile, che ci terrà con il fiato sospeso man mano che gli eventi scorreranno sulle pagine e il cui svolgimento non è mai scontato, per giungere ad un epilogo sperato ma non scontato e per certi versi catartico.
L’edizione italiana
Kappalab ha il merito di portare l’opera in Italia, primo paese in assoluto al di fuori del Giappone, con un volume curato al prezzo contenuto di 15,00€.
Pur trattandosi di un brossurato dalle dimensioni compatte, le bellissime illustrazioni di Makiko Futaki rimangono ammirabili e non risultano minimamente intaccate, complice anche la scelta di disporre il testo in maniera assimmetrica, spesso negli spazi lasciati liberi proprio dalle illustrazioni.
A corredo, in fondo al libro, una raccolta delle copertine utilizzate da Futaki per la serializzazione del racconto, recuperate per preservarne la memoria.
La rilegatura è robusta, così come la carta scelta per la copertina e per le pagine, che si rivelano molto resistenti.
Elemento molto importante, diversamente da quanto segnalato per altri volumi di Kappalab, ne Il Grande Albero al Centro del Mondo non sono presenti refusi o errori di stampa vari.
Impressioni Personali
Come già detto, la lettura della storia ci trasporta nelle atmosfere tipiche dei film dello Studio Ghibli, sensazione acuita dalla presenza costante dei disegni di Makiko Futaki che ci consentono di vedere con gli occhi, oltre che con la mente, le avventure dei protagonisti della storia.
Tutto il racconto si basa su due dei sentimenti più nobili che un essere umano (e non solo) può provare: coraggio e fedeltà, non solo alle persone ma anche a degli ideali. E’ proprio grazie a questi che, attraversando gli inevitabili momenti bui e tristi, si arriva al migliore dei finali possibili, che riconcilia i protagonisti e il lettore con il mondo che ruota intorno all’albero.
L’autrice
Makiko Futaki (19 giugno 1957 – 13 maggio 2016) è stata uno dei componenti più importanti dello staff di Hayao Miyazaki fin dagli esordi dello Studio Ghibli, lavorando alle animazioni di capolavori come Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegne a domicilio, Principessa Mononoke, La città incantata e Il castello errante di Howl.
Si laurea in Belle Arti all’Università di Aichi, quindi inizia a lavorare presso la Telecom Animation Film e nel 1991 entra a far parte dello Studio Ghibli. Grazie alla sua particolare abilità nel disegnare di animali e piante, si occupa delle animazioni della maggior parte degli iconici film del Premio Oscar Hayao Miyazaki e di Isao Takahata. All’attività di animatrice nel corso della sua vita ha affiancato un’intensa carriera da scrittrice e illustratrice; tra i suoi libri illustrati ricordiamo la serie per bambini dedicata a Chiisana Pisuke, la ricordiamo anche per le copertine della saga di Moribito scritta da Nahoko Uehashi.