I married my best friend to shut parents up (titolo originale Oya ga Urusai node Kouhai to Gisou Kekkon shitemita) è un manga di genere sentimentale/slice of life di Naoko Kodama, autrice nota proprio per le sue opere di stampo yuri, in particolare Netsuzou trop, di cui esiste anche una serie animata.
I married my best friend to shut parents up è uscito in Giappone nel 2018 ed edito in Italia da Star Comics a partire dal 31 marzo 2021.
I married my best friend to shut parents up, trama e personaggi
Si tratta di un volume autoconclusivo che racconta la storia di Morimoto, una giovane donna single dedita alla carriera, costretta a sopportare le pressioni dei genitori, i quali vorrebbero vederla sposata. Hana, una collega di Morimoto è innamorata di lei, le propone di inscenare un finto matrimonio fra loro, così da mettere la parola fine alle continue pressioni da parte della famiglia di Morimoto. Quest’ultima accetta di fingere e le due si ritroveranno a convivere insieme. E vivendo sotto lo stesso tetto, le cose prenderanno una piega diversa da quella che Morimoto immaginava…
Machi Morimoto: la protagonista della storia, ha una personalità piuttosto seria e timida e non è una grande amante dell’idea del matrimonio o della convivenza. Costretta a subire le continue pressioni familiari, finge un matrimonio con la sua Kohai Hana, nonostante la reticenza iniziale.
Hana Agaya: è dichiaratamente lesbica e ha da sempre una cotta per Morimoto. È lei a proporre l’idea del finto matrimonio. Ha una personalità allegra, dolce e un po’ cerca di nascondere i sentimenti che si porta dentro da tanto tempo.
I married my best friend to shut parents up, tematiche e opinioni personali
Negli ultimi anni, il numero di manga yaoi e soprattutto yuri editi in Italia è sicuramente cresciuto. I married my best friend to shut parents up è sicuramente una bella novità, una lettura piacevole e dolce in grado di fare entrare subito in empatia con le due protagoniste. Inoltre sono diverse le tematiche toccate in questa breve opera. Innanzitutto la pressione sì familiare ma anche sociale: in Giappone, come nel resto del mondo, una donna di una certa età non ancora sposata spesso può essere soggetta di giudizi, commenti e domane scomode, proprio come succede a Morimoto, la quale non sente la necessità di sposarsi o avere una relazione. Dall’altro lato c’è Hana, attratta dalle donne, da Morimoto in particolare, a cui si è dichiarata tanti anni prima. Un altro aspetto che emerge è quello del matrimonio omosessuale in Giappone: nel caso di Hana e Morimoto, le due si uniscono grazie ad una nuova “legge” che permette a due persone di legarsi in una sorta di contratto simile al classico matrimonio (seppur non sia proprio la stessa cosa). Questa scelta delle ragazze porta inevitabilmente a dei duri giudizi da parte della famiglia di Morimoto.
La storia segue le giornate delle ragazze che, ritrovandosi a vivere insieme come se fossero davvero sposate, finiranno con il legarsi: se Morimoto va a lavoro, Hana si occupa delle faccende domestiche, accogliendola ogni volta al suo ritorno.
La storia si alterna a dei flashback, i quali ci mostrano come Morimoto e Hana si sono conosciute e come la seconda si sia dichiarata alla prima, venendo poi rifiutata. Ciò permette un ulteriore approfondimento sulla caratterizzazione dei personaggi.
Altro tema importante che ci viene mostrato all’interno della storia è quello delle donne nel mondo del lavoro: i pregiudizi verso ragazze che un giorno potrebbero sposarsi e/o avere figli e che potrebbero lasciare il proprio posto di lavoro, vengono viste quasi come un peso o come qualcuno a cui non dare troppe possibilità, cosa che Morimoto si ritroverà a provare sulla proprio pelle.
Naoko Kodama è riuscita molto bene ad amalgamare una commedia divertente e leggera con momenti più seri e di tensione, in cui si parla anche di tematiche più “pesanti.”
Il disegno è assolutamente ben fatto, così come il design dei personaggi.
Forse una critica si potrebbe muovere alla brevità della storia. Trattandosi di un volume unico, accade tutto piuttosto in fretta, probabilmente una storia più lunga o con qualche capitolo in più, avrebbe consentito di approfondire ancora di più il rapporto tra Hana e Morimoto, poiché il finale rimane in un certo senso aperto.