Benvenut* alla recensione del manga di Hero Killer. Prima di cominciare, ricorda che sul nostro sito potrai trovare altre recensioni che potrebbero interessarti, come:
• Doubt
Hero Killer è un manwha nato nel 2021 dalla penna di Kkulbeol e dalla matita di Beolkkul. Pubblicata sul portale Webtoon, è disponibile in lingua inglese. La serie è ancora in corso, con oltre 140 capitoli al momento della recensione.
La trama di Hero Killer
Siamo in un mondo scosso dagli scontri tra eroi e villain. Entrambi dotati di abilità soprannaturali, si contendono la supremazia in un mondo pieno di persone senza poteri. Seguiamo Ihwa, nel suo percorso di vendetta contro le ingiustizie del mondo in cui vive. La sua è una visione particolare rispetto a quanto sta accadendo e proverà a vederci chiaro con attente indagini. Il suo obiettivo è scoprire chi siano i veri eroi e i veri nemici dell’umanità.
Struttura dell’opera
Il webcomic si compone di diversi archi narrativi, della durata di una trentina di capitoli. Inizialmente scopriamo come funziona questo mondo, diviso tra persone considerate eroi e altre ritenute esseri malvagi. Questi gruppi vivono una guerra senza fine, ma non tutto è come sembra. Scopriamo infatti che Ihwa ha un conto in sospeso con alcuni eroi, responsabili della sua sofferenza.
Col procedere dei capitoli scopriamo che la linea che separa il bene dal male è molto labile e la differenza tra buoni e cattivi non è poi così netta. Nelle vesti di vendicatrice, la ragazza lotterà contro diversi eroi, allo scopo di evidenziare la corruzione all’interno dei gruppi di eroi. In suo aiuto accorrerà un gruppo di reietti, osteggiati da tutti ma con intenti nobili, nonostante siano ritenuti terroristi.
Nei diversi archi narrativi scopriamo come Ihwa proverà a procedere nel suo percorso di vendetta, attuando di volta in volta diverse tecniche, come quella di infiltrarsi all’interno delle selezioni per diventare un eroe, per poi scoprire che anche la sua visione della verità è piuttosto limitata.
Analisi
Le fondamenta di Hero Killer sono molto semplici: la sorella di Ihwa è stata uccisa da alcuni eroi corrotti, quindi il suo obiettivo diventa quello di eliminare gli eroi per smascherare le ipocrisie del sistema. Per raggiungere il suo obiettivo si unirà ai Senza Nome, dove farà la differenza grazie alle sue enormi capacità. Si tratta della classica trama da shonen, ma di solito noi assistiamo a queste storie dal punto di vista di un eroe, magari appena entrato in questo mondo fantastico, che si trova aggredito senza conoscerne i reali motivi.
Hero Killer regala spazio ai villain, ponendo l’accento sul fatto che il bene e il male siano soltanto punti di vista. Noi tifiamo per Ihwa nonostante vada contro l’ordine costituito, perché riusciamo a empatizzare con le sue motivazioni. Le contraddizioni del sistema non ci vengono nascoste ma emergono fin da subito nella loro complessità, qualcosa che ad esempio non accade in opere come My Hero academia, anch’essa basata sullo stabilire un confine tra cosa sia giusto e sbagliato all’interno di un gruppo che si definisce eroi.
Non mancano continui colpi di scena, come quelli riguardo alla famiglia di Ihwa e ai suoi poteri, così come non possono mancare scene d’azione e combattimento, il vero fulcro del fumetto. La capacità di rubare i poteri altrui è un’ottima leva per poter vedere sempre la protagonista agire in modo differente per affrontare i propri avversari. La relativa brevità degli archi narrativi garantisce una certa freschezza nei risvolti di trama, che comunque non perdono mai di vista l’obiettivo finale.