Gunslinger Girl nasce in formato manga, ad opera di Yu Aida. La serializzazione dei 15 volumi è arrivata in Italia con Shin Vision e d/visual, ma è rimasta incompleta.
Una nuova ristampa ad opera di Panini Comics, sotto l’etichetta Planet Manga, è disponibile sul sito dell’editore e su AmazonAmazon.
L’adattamento dell’anime, prodotto nel 2003 da Madhouse, prende spunto dai primi due tankobon. Una seconda stagione, che si differenzia per il sottotitolo “Il Teatrino”, guarda agli eventi dei successivi tre volumi.
Esiste anche un videogioco per PlayStation 2, uscito solo in Giappone nel 2004.
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La trama di Gunslinger Girl
Siamo in Italia, in un futuro non troppo lontano in cui il Paese è ostaggio del Movimento delle Cinque Repubbliche. Scopo dell’organizzazione terroristica è raggiungere l’indipendenza delle regioni del Nord attraverso la violenza.
Per fronteggiare la minaccia, il governo ha istituito un corpo speciale dell’intelligence, l’Ente Pubblico per il Benessere Sociale.
Lo scopo principale dell’organizzazione è salvaguardare il benessere della popolazione, salvando vite e occupandosi soprattutto delle vittime di abusi più giovani.
La realtà è però molto più complessa di così. Se la prima sezione svolge anche attività investigative ed è formata da uomini e donne adulte, la Sezione 2 impiega prevalentemente bambine, in passato vittime di violenza, malattie o incidenti.
Le giovani subiscono una serie di interventi di miglioramento fisico attraverso protesi cibernetiche, oltre ad un condizionamento che cancella la loro memoria del passato.
Dopo un periodo di assestamento e addestramento, alle marionette viene affiancato un fratello maggiore, ovvero un adulto che possa guidarla nelle situazioni operative.
Sullo sfondo abbiamo quindi operazioni contro i terroristi e contro le mafie, ma il cuore della serie è il conflitto interiore delle bambine, macchine da guerra che uccidono senza battere ciglio, ma che mantengono un animo umano, con cui devono fare i conti.
L’opera
L’anime è ambientato per la maggior parte in Italia, quindi sono presenti innumerevoli riferimenti a realtà italiane o presunte tali. La storia comincia a Napoli, per poi spostarsi a Firenze, Roma, Siena, Frosinone, Taormina. Dal punto di vista sociale, il più grande riferimento sono le fiabe, che presumibilmente hanno ispirato gli autori ad ambientare le vicende nel nostro Paese. Pinocchio è la metafora perfetta per le protagoniste, in bilico tra la cieca obbedienza e un’anima che vorrebbe agire in modo indipendente, slegandosi dalle corde da marionetta.
Dal punto di vista politico si trovano riferimenti critici alla politica degli anni Novanta, con citazioni per Brigate Rosse e Silvio Berlusconi, ma soprattutto per la Lega Nord, la cui controparte fittizia, il Movimento delle Cinque Repubbliche, ritrae una versione battagliera delle ideologie di un partito che nel tempo ha assunto connotazioni differenti.
Gunslinger Girl si presenta come una serie di episodi autoconclusivi, in cui le missioni da compiere rappresentano intermezzi per la narrazione principale, ovvero l’analisi dello strano rapporto tra le bambine e i loro responsabili.
Le marionette sono totalmente prive di diritti, nonostante siano loro a battersi in prima linea e a risolvere le situazioni. Le operazioni di addestramento e potenziamento le rendono più forti, più veloci, ma anche legate ai loro fratelli, a cui sono condizionate ad obbedire.
Purtroppo tutti questi trattamenti sono tossici per l’organismo, quindi l’aspettativa di vita delle ragazze cala drasticamente. Loro, tra lavaggio del cervello e rimozione della memoria, vivono questa condizione con molto fatalismo, come se semplicemente fosse quello il loro destino. Provano quindi a trarre quanto di positivo si possa fare in questa situazione, non sempre riuscendoci al meglio.
Non tutti i fratelli sono uguali. Alcuni trattano le marionette alla stregua di cani poliziotto, altri provano a lasciare più libertà, alleggerendo il condizionamento e mettendo così meno a rischio la loro salute.
Situazioni simili a queste sono spesso rappresentate in manga e anime, solitamente con un particolare accento sull’azione, sulla potenza di fuoco dei protagonisti e sul nobile scopo che questi perseguono, sull’importanza del sacrificio per il fine ultimo.
Gunslinger Girl riesce ad evitare qualunque connotazione positiva, mettendosi nei panni delle ragazze.
In un clima figlio del miglior realismo, l’anime ha disposizione sulla propria tavolozza soltanto colori scuri, che vanno dalla depressione al fatalismo, dalla tristezza alla desolazione.
Il punto principale della serie è una riflessione sul contrasto tra gli orrori delle battaglia e l’innocenza di bambine a cui era già stato strappato tutto e a cui viene rimosso ogni barlume di umanità.
Il loro destino è già stato deciso tempo fa da qualcuno più in alto di loro, l’unica consolazione è godersi i pochi momenti di calma, come se fossero persone normali.