Dopo la recensione de I fratelli Dracula, ecco quella di Fire Power, storia di un guerriero alla ricerca di indizi sui suoi genitori.
Introduzione
Fire Power è un fumetto scritto da Robert Kirkman e disegnato da Chris Samnee che è stato pubblicato negli Stati Uniti dalla casa editrice Image Comics. La serie ha debuttato nelle fumetterie statunitensi il 5 agosto 2020, mentre è uscito in Italia, grazie a Salda Press, la scorsa settimana.
Robert Kirkman è uno scrittore che si concentra su fumetti incentrati sugli zombie come Marvel Zombies e il più noto The Wlaking Dead, serie che ha ottenuto diversi premi tra i quali l’Eagle Award per “il miglior fumetto USA in b/n”, l’Eisner Award e l’Harwey Award per la “miglior serie regolare”. Dal 2008 è diventato parte integrante del gruppo dirigenziale di Image Comics, fondando, nel 2010, l’etichetta editoriale Skybound (della quale fa parte lo stesso Fire Power).
Chris Samnee ha disegnato storie che hanno come protagonisti Daredevil, Captain America e Thor. Ha vinto un premio Eisner nel 2013 grazie a Rocketeer: Il carico maledetto.
Trama
Il primo volume, come riporta il titolo, funge da preludio della storia di Owen Johnson. Il ragazzo è un orfano alla ricerca dei suoi veri genitori di cui conosce il volto grazie a una foto che custodisce gelosamente. Raggiunta la maggior età, si allena in numerosi dojo e affronta un’impervia montagna per raggiungere il tempio dell’ordine del pugno di fuoco, dove gli è stato detto si trovi qualcuno in grado di svelargli la verità. Ormai allo stremo, raggiunge quel remoto luogo e, dopo aver superato una prova, ne diventa allievo.
Sottoposto ad altri estenuanti allenamenti, viene a sapere che tutti si allenano per padroneggiare un’energia che, se applicata alla perfezione, è “capace di incendiare l’aria che la circonda”. Il Fire Power del titolo si riferisce, infatti, a quest’energia che, se incanalata, è in grado di mutarsi in palle di fuoco.
La vita di Owen passerà tranquilla, fino a quando un nuovo nemico non si insedierà nel tempio…
Struttura dell’opera
Il fumetto, completamente a colori, alterna pagine suggestive e prive di dialoghi (ad esempio quelle della scalata delle montagna e dei combattimenti più avvincenti) a pagine molto consistenti, per fornire al lettore tutte le informazioni necessarie sul contesto della storia. A conclusione della storia, vengono mostrati alcuni concept art dei protagonisti e una breve biografia di scrittore e disegnatore.
Impressioni personali
Ho trovato qualche punto in comune tra Fire Power e Iron Fist. Entrambi i protagonisti sono orfani e si allenano per anni nelle arti marziali. Inoltre, imparano a padroneggiare un potere che ha come proprietà principale quello di incanalare un’energia (anche se nel caso di Iron Fist si tratta del Ki, essenza interna e caratteristica di ogni essere umano) e hanno un qualche legame con un drago…
Nonostante le similitudini, Fire Power rimane comunque una valida lettura con un protagonista diligente, estremamente leale e, talvolta, persino simpatico.
Tra i personaggi meglio caratterizzati vi è il maestro che, nonostante l’età, è ancora un agguerritissimo guerriero, con una passione smodata per le scarpe sportive e per i Radio Head. Ha una condotta irreprensibile e, dato il suo ruolo, non fa favoritismi e non esita a punire i suoi allievi.
Il fumetto è riuscito in un doppio intento: instillare curiosità nel lettore, lasciando delle questioni irrisolte che verranno spiegate più a fondo nei successivi numeri e mostrare con maestria guerrieri in combattimento (soprattutto in quelle tavole in cui ne venivano mostrate diverse decine).