Disponibile dal 5 novembre, il Dylan Dog Color Fest n. 43 propone una storia unica, in luogo delle consuete 3: la testata sperimentale spedisce l’Old Boy nell’universo Ideak, dove ogni aspetto della vita fa parte di un catalogo predefinito. Il brossurato, 96 pagine a colori in formato 16×21 cm, è in vendita a € 5,90.
Ideato da Roberto Recchioni – in un letto d’ospedale, come spiega nell’introduzione – sceneggiato da Dario Sicchio, l’albo è disegnato da Giorgio Pontrelli e colorato da Sergio Algozzino (già all’opera insieme nel terzultimo color fest, L’orrore delle armi e nel terzo volume de I racconti di domani). La copertina ha il tratto inconfondibile di Paolo Bacilieri.
Rivedremo i disegni di Pontrelli nel n. 435 della serie regolare, Due minuti a mezzanotte, in uscita a fine novembre.
Trama
Dylan Dog si ritrova nel bizzarro universo Ideak, apparentemente ideale e pacifico, dove ogni aspetto della vita fa parte di un catalogo predefinito. Si scambia gentilezze con Groucho, in un clima da spot televisivo. Con la fidanzata Mina riflette sul fatto di non ricordare c0m’era la vita prima di quel “paradiso”.
L’impressione di trovarsi in uno spot prosegue con il primo caso di Dylan Dog, l’occultamento di una vite, e le frasi che rivolge ai suoi clienti, sempre incentrate sulla bontà dei prodotti e dei servizi Ideak.
La regolarità del posto è minata dal signor Creedence, un cliente di Dylan Dog che ha paura che qualcuno in arrivo “da fuori” (concetto arcano e destabilizzante) possa rovinare la sua felicità.
Creedence si lamenta di non trovare una pistola per difendersi (le armi non sono presenti nel catalogo Ideak) ma poi la riceve da un’altra società, la misteriosa Valkyriexpress, e la usa per suicidarsi. Irrompe Carpenter per indagare sul fatto, probabilmenta arriva da fuori e vorrebbe rivelare a Dylan la sua prigionia, ma dimentica.
Cercando il serpente bianco che sembra esserci dietro quel mondo fasullo, Dylan Dog arriva a John Ghost, che gli spiega di aver rilevato Ideak per farne la sua nuova megalomane impresa, giocare a Dio, annullando i desideri degli uomini grazie al legno Yggdrasill.
Si tratta dell’albero della vita, adatta la realtà ai desideri delle persone, creando un’utopia modulare, ordinata, che concede a ognuno un nuovo inizio. La sua resina reagisce ogni volta che qualcosa prova a minacciare l’integrità di questa nuova realtà, ma ha effetti collaterali sulle persone.
Pur non ricordandolo, Dylan Dog ha accettato di fare da gruppo di controllo per testare gli eventuali errori di sistema. Ma un entità che Ghost considera il suo competitor re-introduce il desiderio esterno, facendo fallire la sua impresa.
Sviluppo
La storia di questo Old Boy collega la fine del ciclo della meteora (numeri 399 e 400) con la trilogia che inizierà a fine novembre nel numero 435 della serie regolare.
Molti aspetti del mondo in cui si ritrova Dylan Dog richiamano una nota multinazionale svedese di arredamento: il nome, il logo, la modularità, perfino le matite e le istruzioni. Al posto della pistola Groucho lancia a Dylan Dog un avvitatore, e come detto il primo orrore su cui indaga l’old boy è l’occultamento di una vite che un “mostro” non sapeva dove mettere.
Lo stesso Dylan Dog spiega che “viviamo in un mondo dove ogni cosa ha un suo posto nello schema delle cose”: tutto è talmente standard che l’Old Boy va in crisi se sente parlare di un “fuori” e non riconosce la sua fidanzata si presenta in anticipo o cambia tinta di capelli. La sensazione di trovarsi in uno spot televisivo in certi momenti è straniante.
A pagina 22 l’addetto agli impianti viene chiamato Oddboy e compare il curatore Roberto Recchioni che cita la meteora e i gli albi Che regni il caos e Alba Nera (387 e 401 della serie regolare, rispettivamente introduzione del ciclo della meteora e primo numero “post”).
Anche in Ideak Dylan Dog diventa indagatore dell’incubo dopo aver fatto il poliziotto e il guardiano del cimitero, confermando la teoria della costante multiversale formulata da Ghost.
L’accordo tra Ghost e l’Old Boy è una re-interpretazione di quanto avvenuto sul numero 399 della serie principale. Il finale smentisce in parte la contrapposizione tra Ideak e Valkyriexpress.
I disegni non sono particolarmente sperimentali, ricordano – in particolare per la colorazione di Algozzino – la collana I racconti di domani. Pontrelli offre una fisionomia di Dylan Dog leggermente diversa dal consueto (ma più classica della media dei Color Fest) ma comunque coerente all’interno dell’albo. Qualche guizzo, più che nei disegni, è presente nella composizione della pagina.
L’intera storia si svolge all’interno di Ideak, quindi potrebbe trattarsi “semplicemente” di un luogo fisico vicino a Londra dove John Ghost “addomestica” le persone assecondando i loro desideri tramite l’Yggdrasill. Ma la presentazione definisce l’albo “quadridimensionale” precisando che “vive in più mondi, in tempi diversi e in differenti dimensioni del multiverso dylandoghiano”.
Gli autori
Già sceneggiatore del Dylan Dog Color Fest 37, Dario Sicchio ha scritto per Caput Mundi e Pietro Battaglia (editore Cosmo), Il Giro di Vite (n. 3 di Roberto Recchioni presenta: I Maestri del Mistero), inoltre insieme al curatore di Dylan Dog ha firmato 3 numeri di David Murphy 911 – Season Two.
Giorgio Pontrelli ha disegnato tre numeri di Detective Dante e sei di John Doe (Eura Editoriale), nonché Batman: The Movie per DC Comics. Per Bonelli ha realizzato le tavole de Il moschettiere di ferro, n. 13 de Le Storie. Suoi anche i disegni di Lo chiamavano Jeeg Robot (RCS Quotidiani) e di sei numeri di Miskatonic (Aftershock, pubblicato in Italia da Salda Press).
Per Dylan Dog, Pontrelli ha disegnato i numeri 344, 404 e 405 della serie regolare, Il sapore dell’acqua, Anna per sempre, L’uccisore, i Maxi 23 e 25, A volte non ritornano e Halloween Express, i Magazine 3 e 5, Il labirinto e La scacchiera di Dio, i Color Fest 21 e 41, Lo scuotibare e L’orrore delle armi, infine il già citato I racconti di domani n. 3, Brevi cenni sull’Universo e tutto il resto.
Sergio Algozzino debutta come autore completo con Foolys (Fandango – Cinque allegri ragazzi morti n. 7 per Panini Comics), quindi disegna Spaidi sulla nuova serie di Splatter (ESH) e colora sei numeri di Daryl Zed. Ha al suo attivo 8 storie di Dylan Dog come colorista e 3 come disegnatore: 2 per gli Oldboy 5 e 12, uno sul sesto volume dei I Racconti di Domani.