In 36 anni di vita editoriale Dylan Dog ha ascoltato migliaia di battute di Groucho, lamentandosene quasi sistematicamente (spesso imitato sia dalle clienti sia dall’amico Bloch). Dunque il sosia di Groucho Marx ha regalato all’Old Boy e ai lettori centinaia di perle di comicità o deliziosi nonsense.
Vediamo quali sono stati i migliori momenti di comicità nei numeri da 41 a 50 della serie principale di Dylan Dog. In questa top abbiamo “premiato” in particolare il n. 45, Goblin e il n. 47, Scritto con il sangue: questi due, così come Golconda!, Riflessi di morte e Ai Confini del tempo erano particolarmente ricchi di comicità.
10. Egocentrismo
Ma basta parlare di me! Parliamo di te, invece: che cosa pensi di me? Sempre che non ti disturbi essere interrotta mentre mi ascolti!
Dylan Dog 45, Goblin
9. Colmi
Il colmo per una scimmia: entrare nel Guinness dei primati.
Dylan Dog 47, Scritto con il sangue
8. Sistemi di pagamento
Oggi ho cercato di pagare una multa con piacere ma non c’è niente da fare, vogliono i soldi.
Dylan Dog 41, Golconda!
7. Da qualche parte
Ci siamo visti da qualche parte? Impossibile, non ci vado mai. Forse da qualche altra parte, ma neanche lì ci vado spesso.
Dylan Dog 42, La iena
6. Passato?
Dylan Dog: “Sapete se per caso è passato l’agente?…”
Signora: “Agente? No, non saprei…”
Groucho: “Allora ve lo dico io: agente non è passato, è participio presente”
Dylan Dog 44, Riflessi di morte
5. Priorità
Il denaro è l’ultimo dei miei pensieri! Prima di addormentarmi!
Dylan Dog 48, Horror paradise
4. Ripetitività
C’è una donna al volante che passa con il rosso. Il vigile la ferma: “Signora, ma non avete visto il semaforo?”. “Sì, e allora? Visto uno, visti tutti!”.
Dylan Dog 47, Scritto con il sangue
3. Contrappasso
Muoiono Robert Redford, Richard Gere e Groucho e si ritrovano tutti e tre nella sala d’aspetto dell’inferno.
Ad un certo punto risuona una voce: Robert Redford si rechi nella stanza numero 1! Robert Redford va e Groucho lo segue per vedere quali sono le pene dell’inferno. Nella stanza c’è una vecchia laida sdentata e tutta pustolosa e di nuovo risuona la voce: Robert Redford, tu nella tua vita hai avuto le donne più belle del mondo, ora beccati questa!
Successivamente: “Richard Gere si rechi nella stanza numero 2!” E Groucho va di nuovo a vedere. Nella stanza c’è una racchia ancora più brutta, vecchia e sbavante. “Richard Gere, tu nella tua vita hai avuto le donne più belle del mondo, ora beccati questa!”.
E alla fine: Groucho si rechi nella stanza numero 3! Groucho va rassegnato e nella stanza c’è Raquel Welch nuda su un letto. E la voce: “Raquel Welch, tu nella tua vita…”.
Dylan Dog 43, Storia di nessuno
2. Gravità
È la legge della vita: la fetta di pane imburrato cade sempre dalla parte del burro. E pensare che basterebbe imburrarla dall’altra parte!
Dylan Dog 45, Goblin
1. Meglio di niente
Vai, non pensare a me, starò qui da solo a fare un solitario… Certo niente è meglio del sesso, ma un solitario è meglio di niente… quindi il solitario è meglio del sesso.
Dylan Dog 46, Inferni
Groucho, una vita a fianco di Dylan Dog
Ispirato chiaramente a Groucho Marx (ma inizialmente era stato pensato con l’aspetto di Igor di Frankenstein Junior), l’assistente di Dylan Dog esordisce nel mitico n. 1, L’alba dei morti viventi, aprendo la porta alla cliente di turno – Sybil Brown, in quel caso – a pagina 11 (una prima del titolare!).
Oltre a tormentare con barzellette e freddure Dylan Dog, clienti, poliziotti e chiunque gli capiti a tiro, Groucho segue spesso l’Old Boy nelle indagini, in particolare il suo compito è lanciargli la pistola (con risultati spesso scadenti). Talvolta assume toni più seri o evidenzia con ironia o sarcasmo alcuni errori o vizi dell’amico.
Nel corso della serie, scopriamo come i due si sono incontrati: quando l’old boy era ancora un poliziotto, un giorno era in servizio durante alcuni disordini provocati dall’IRA e incontrò appunto un sosia di Groucho Marx che passeggiava incurante del caos e del pericolo.
Si incontrano di nuovo anni dopo, durante il primo caso da indagatore dell’incubo (nel n. 200, a colori) Dylan Dog cerca spiegazioni sovrannaturali per i rumori nel solaio di una cliente, per scoprire che sono causati da un sosia di Groucho Marx che dormiva in un baule. L’old boy non lo denuncia, nasce l’amicizia e il comico diventa suo assistente.
Nonostante tanti scherzosi riferimenti a parenti, strumentali a battute varie, non sappiamo molto altro di Groucho. Dagli albi del ciclo della meteora e quelli successivi, abbiamo scoperto che risulta privo di cognome.
Nel nuovo ciclo di storie, inizialmente la spalla è Gnaghi: si tratta dall’aiutante di Della Morte Dell’Amore, protagonista dell’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi dove vediamo una prima versione “italiana” dell’indagatore, un guardiano di cimiteri a Boffalora, alle prese con tanti morti che tornano in vita.
Nel numero 406, L’ultima risata, Dylan affronta un Groucho malvagio che uccide Gnaghi. L’old boy viene aiutato da un Groucho “normale” che diventa suo assistente: a questo punto il protagonista abbandona il look moderno (barba e cappotto) e viene ristabilito buona parte dello status quo (ma rimangono il matrimonio finito con Rania e l’esperienza da guardiano del cimitero, assenti nel Dylan Dog sclaviano).
Inoltre di recente abbiamo visto alcune ipotesi alternative sul passato di Groucho, ma in albi fuori dalla continuity, come il n. 35 de Il pianeta dei morti, che racconta dell’attore Waldo Wilkinson. Groucho è inoltre protagonista di alcuni racconti brevi, una volta pubblicati in piccoli albi allegati agli speciali annuali, successivamente raccolti in alcuni numeri appositi del Dylan Dog Color Fest, come il recente n. 42, Groucho Quarto.