Quella di Dragonero è la collana fantasy per eccellenza di Sergio Bonelli Editore. Una collana che ha visto i suoi personaggi, nel corso della sua lunga carriera, affrontare diversi scenari fantasy che prendono spunto dalle maggiori produzioni (cinematografiche e letterarie) del genere.
Questo volume speciale, riproposto da Sergio Bonelli in un formato cartonato da collezione disponibile in libreria, fumetteria o sullo store online della casa editrice milanese, riporta il lettore indietro nel tempo, distaccandosi dall’attuale filone narrativo de Il Ribelle disponibile in edicola.
Siamo infatti durante gli anni dell’impero, ed il nostro colonnello Ian Aranill, in questa storia scritta da Stefano Vietti e disegnata da Gianluca Gugliotta intitolata La Muraglia dei Troll, verrà mandato ad indagare nelle fredde terre dell’estremo nord, dove alcuni troll hanno iniziato a comportarsi in maniera insolita.
La storia di Dragonero, La Muraglia dei Troll
Il fiero popolo del regno di Raghnar, all’estremo nord delle terre conosciute, convive da sempre con la minaccia dei troll, creature tipiche del bestiario dei racconti fantasy e conosciute per la loro grossa stazza, la loro forza sovrumana ed il loro muoversi di notte, lontano dalla luce del sole.
La storia narrata nel volume inizia con un gruppo di soldati nordici intenti ad affrontare uno di questo troll accecato dalla furia distruttiva. Dopo essere sopravvissuti allo scontro ed aver assistito alla distruzione di un villaggio vicino, il gruppo, guidato da Yannah, amica fraterna di Ian Aranill e figlia del sovrano locale, decide di inviare una richiesta d’aiuto all’impero per sopravvivere alla minaccia.
Ad accorrere in soccorso del popolo del nord vengono mandati i nostri protagonisti che, assieme ad un manipolo di uomini ed ad un mago dell’impero, decido di addentrarsi all’interno delle montagne per andare ad indagare nel luogo in cui nascono le uova di troll. La leggenda infatti, narra che le creature nascano da alcune uova rilasciate dalla montagna stessa, per poi rotolare a valle e, una volta schiuse, iniziare a vagare per le terre senza la protezione di un genitore o di una guida.
Il viaggio si farà sempre più tortuoso ed accompagnerà il lettore, assieme ad Ian, Gmor, Sera ed ai pochi compagni di viaggio, all’interno di un oscura montagna, attraverso un antico passaggio fluviale dimenticato persino dai nani, possenti conoscitori della montagna e dei segreti che vi si nascondono.
Colori e disegni per rendere tutto più fantasy
Questo volume speciale di Dragonero, accompagna il lettore all’interno di un avventura che assomiglia molto ad una one shot di Dungeons and Dragons, il gioco di ruolo fantasy più famoso di sempre. La prima parte della storia raccontata tra le pagine de La Muraglia dei Troll è un continuo mescolarsi di informazioni sul mondo di Dragonero, sulle varie lande e popolazioni che formano il regno, avvolgendo caldamente il lettore in quello che è l’alone fantasy della serie.
Proseguendo con la trama, le vicende si faranno sempre più tese ed i toni sempre più cupi, soprattutto nella parte di narrazione che si svolge all’interno della montagna. L’edizione a colori rendere tutto molto più godibile, dando al lettore diverse tavole ad ampia veduta, per fargli ammirare paesaggi fantasy che sembrano usciti da La Compagnia dell’Anello di Tolkien.
Il ritmo di lettura è rapito e veloce, e molti saranno i combattimenti che avverranno all’interno delle profondità della montagna, rendendo il volume ottimo sia per chi apprezza una narrazione più rivolta verso le trame fitte di dialoghi e citazioni, sia per chi apprezza del sano combattimento su carta, giocando sempre con i colori per rendere al meglio ogni scena.
Come è tipico della narrazione di Dragonero, le immagini fuoriescono dal reticolo standard bonelliano, regalando al lettore diverse immagini molto ampie e ricche di dettagli che ben si sposano con le ambientazioni montane o, in questo caso specifico, con le creature enormi con i quali si dovranno scontrare i nostri eroi, i troll appunto.
Tuttavia, la trama perde di intensità proprio sul finale dell’opera, lasciando di fatto in sospeso quello che abbiamo letto fin ora e ritrovandoci tra le mani un finale che, seppur chiaro e godibile, lascia l’amaro in bocca per via della frettolosità con il quale si svolge.
I combattimenti prendono gran parte delle ultime tavole dei volume non lasciando molto spazio alla spiegazione, fulcro di partenza di questa mini storia di Dragonero, che sembra quasi richiedere qualche pagina extra per poter essere spiegata al meglio.