Torniamo con una recensione anime, questa volta dal mondo dei videogiochi con Devil May Cry. La serie animata, infatti, è un adattamento di 12 episodi, ambientato tra il primo e il secondo videogioco. L’anime è stato prodotto dalla Madhouse e diretto da Shin Itagaki nel 2007. In Italia è stato distribuito da Yamato Video.
Prima di continuare con l’analisi di quest’opera, dai un’occhiata alle precedenti recensioni:
- I viaggi della strega – The Journey of Elaina, la recensione anime
- Trapped in a Dating Sim – La recensione
- Spy x Family, la recensione anime
Devil May Cry – La trama
L’anime di Devil May Cry parte con il nostro protagonista Dante che gestisce un’agenzia tuttofare. In realtà, il nostro protagonista si occupa principalmente di sterminare demoni, con incredibile abilità. La nostra storia inizia con il cacciatore di demoni che viene ingaggiato per accompagnare una bambina orfana. Patty, così si chiama la ragazzina, deve riscuotere un’eredità che non sapeva di avere, ma viene spesso perseguitata dai demoni.
Dante l’accompagna sconfiggendo i vari nemici che si presentano sulla loro strada. Quando arrivano, però, scoprono che era tutta una montatura. Patty decide, quindi, di rimanere con l’uomo e vivere nell’agenzia Devil May Cry. Anche se la maggior parte delle storie sono autoconclusive, una minaccia nascosta sembra muoversi nell’ombra e puntare a Dante.
Impressioni
L’anime di Devil May Cry non è sicuramente al livello del videogioco. Anche chi non è appassionato di questa serie in versione game, però, sicuramente saprà apprezzare l’interessante protagonista Dante. Non solo è un personaggio dalle mille sfaccettature, con un lato sarcastico che sa intrattenere dall’inizio alla fine, ma è anche molto abile e serio nel momento del bisogno.
Diciamo che è proprio Dante che tiene il palco nella serie tv. La storia, soprattutto all’inizio, non è delle più originali. Di orfani perseguitati dai demoni ne abbiamo visti e rivisti e molti episodi sono autoconclusivi. Il problema che più colpisce questa serie è la complessità del mondo di Devil May Cry, che qui viene esplorato davvero in modo superficiale.
Per chi non conosce il videogioco, anche se attratti dallo charme di Dante, i neofiti si troveranno pochi approfondimenti su di lui, con informazioni frammentarie e tanta azione. Chi invece conosce il mondo di questa serie, si potrebbe trovare deluso dalla mancanza di importanti personaggi come Vergil, che sicuramente avrebbe migliorato il conflitto interiore di Dante nella serie. Per lo più vediamo le sue abilità, senza entrare troppo nei dettagli per quanto riguarda il suo passato e i suoi problemi personali con il mondo dei demoni.
Anche se i suoi punti deboli sono la poca originalità delle storie e la superficialità, le animazioni rimarranno facilmente impresse in chi guarda. Non per niente, Devil May Cry è stato affidato alla Madhouse che ha fatto davvero un ottimo lavoro. Contando che questo anime è uscito nel 2007, le animazioni sono davvero impressionanti. Certo, si può notare il vecchio stile anni 2000, soprattutto nei character design, ma per quanto riguarda i combattimenti, il lavoro è davvero notevole.
Nonostante tutto, la sua brevità merita un tentativo. Chi ama storie soprannaturali e ricche di azione, potrà sicuramente apprezzare il lavoro di questo anime. Anche per gli appassionati al videogioco, potrebbe essere una buona pausa tra un titolo e l’altro. Il personaggio di Dante è comunque fedele a quello originale e riuscirà a coinvolgere chi guarda nelle sue avventure.