Eccoci come ogni settimana a questa nuova recensione anime! Prima di incominciare ecco altre interessanti recensioni anime che sicuramente possono interessarvi:
Come da titolo, oggi andremo a parlare di Darling in the FranXX, opera originale, creata da Studio Trigger (Kill la kill, Little Witch Academia) e A-1 Picture (Kaguya-sama, Wotakoi), andata in onda nel 2018, durante la stagione invernale. L’anime, disponibile gratuitamente su Crunchyroll, è composto da 24 episodi; è anche disponibile il manga della serie, che però subisce alcuni cambiamenti nella storia, ed è stato pubblicato sulla rivista digidale Shonen Jump+.
Trama
Darling in the FranXX è ambientato in un futuro prossimo, dove l’umanità vive in grandi fortezze mobili chiamate Plantation, che sono sparse in tutto il mondo, diventato un grande distesa deserta! Queste fortezze, vengono attaccate sistematicamente da strane creature: gli Stridiosauri, che vengono classificate in base alle loro dimensioni; per difendere gli Adulti, sono stati creati dei mecha giganti chiamati FranXX, che possono essere pilotati solamente da ragazzi, più precisamente da un ragazzo e da una ragazza assieme.
Seguiamo le vicende di Hiiro, un membro della squadra che deve difendere la Plantation 13, ma che a differenza dei suoi compagni non riesce a pilotare il FranXX insieme alla sua compagna: Naomi. La sua vita cambia il giorno in cui incontra Zero Two, una ragazza che ha delle strane corna rosse. Durante l’attacco di uno stridiosauro, i due riusciranno a pilotare lo Strelizia e a sconfiggere il nemico; inizia così l’avventura di Hiro e compagni!
Struttura dell’opera
Già dal primo episodio di Darling in the FranXX si capisce subito che non stiamo guardando il classico anime dove i combattimenti saranno il perno centrale della storia. Ci vengono fin da subito presentati quasi tutti i personaggi principali e secondari che ritroveremo poi nel corso della storia; a interessare maggiormente lo spettatore sarà la figura di Zero Two, che incontratasi con l’altro personaggio maschile, Hiiro, daranno il via a tutta la storia che ci accompagnerà per 24 episodi. Tutti i personaggi che compongono la squadra 13, sono nel corso della storia, ben caratterizzati, ognuno con i suoi problemi (tante volte i classici problemi adolescenziali) e con i suoi pregi, che riusciranno a farsi apprezzare dallo spettatore.
I Mecha
I “robottoni” protagonisti di questo anime, meritano un paragrafo a parte. Per certi versi il loro aspetto potrebbe fare storcere il naso, perché se siete abituati ai fantastici Gundam o anche ai mecha di Evangelion, i FranXX hanno un aspetto un po’ più cartoonesco del solito. Anche il sistema di guida lascia leggermente spiazzati. Intanto è chiaro che è ispirato a quello di Evangelion anche per quanto riguarda le tute indossate dai ragazzi, ma il fatto che venga guidato da una coppia (maschio – femmina, nella maggior parte dei casi) ha portato gli sviluppatori dell’anime, a fare del fanservice inutile.
La seconda parte dell’anime (possibili Spoiler)
La seconda parte dell’anime cambia obiettivo finale: se all’inizio abbiamo questa lotta contro gli Stridiosauri, con tutta la squadra che segue gli ordini degli adulti senza fare troppe domande, veniamo a conoscenza che gli Stridiosauri non sono il vero nemico! Gli adulti, non sono quello che dicono di essere e sempre in questa seconda parte, scopriamo cosa sia successo all’umanità, agli stridiosauri e come è avvenuta questa desertificazione del mondo. Diciamo in sintesi, senza fare troppi spoiler, che l’anime prende una piega da fantascienza, fatta di alieni e colpi di scena. Inoltre, anche i bambini, hanno un evoluzione interiore, dove domandare quale sia la cosa giusta da fare e mettere in dubbio tutte le loro credenze, ricoprono un ruolo importante.
Impressioni personali
Arrivati a questo punto della recensione, come sempre andiamo a parlare delle impressioni personali: Darling in the FranXX è un buon prodotto alla fine, non è qualcosa di trascendentale, sia chiaro, ma fa interessare lo spettatore e riesce ad essere sempre interessante. La figura di Zero Two, ha il suo perché, riuscendo a dare un punto in più alla storia. Come purtroppo accade ormai in tutti gli anime, il fanservice non mancherà di certo, quindi siate pronti a subirlo! Tra le cose da apprezzare, troviamo anche la prima Ending (sigla di chiusura) che è davvero orecchiabile e potrebbe entrarvi in testa senza tanti complimenti!