Torniamo con una nuova recensione dedicata ai manga, stavolta con il popolare e sfortunato D.Gray-man. L’opera è scritta e illustrata da Katsura Yoshino ed è al suo 27esimo volume, con un totale di 245 capitoli, ma ancora in corso. In Italia il manga è edito da Panini Comics.
D.Gray-man è stato molto popolare durante la sua serializzazione iniziale, ma ha avuto diverse pause a causa di problemi di salute dell’artista. Ha iniziato la sua pubblicazione nel 2004 sulla rivista Weekly Shonen Jump della Shueisha. All’inizio veniva pubblicato un capitolo a settimana, ma nel 2009 diventa mensile. Nel 2013 il manga va in hiatus fino al 2015. Al momento la pubblicazione si è ridotta ad un capitolo ogni tre mesi.
Ci sono stati diversi adattamenti dall’opera:
- Una light novel, intitolata D.Gray Man: Reverse, scritta da Kaya Kizaki e disegnata da Katsura Hoshino, pubblicata nel 2010.
- Una serie anime omonima, prodotta da TMS Entertainment di 103 episodi, rilasciata tra nel 2006.
- Una seconda serie anime, prodotta dallo stesso studio, intitolata D.Gray-man: Hollow e pubblicata nel 2016.
D.Gray-Man: il viaggio di Allen
Il manga segue la storia di Allen Walker, un giovane appena entrato nell’Ordine Oscuro. L’Ordine non è altro che un’organizzazione di esorcisti, che sono in grado di controllare l’Innocence. Si tratta di un misterioso materiale in grado di distruggere gli Akuma, dei mostri creati dal Conte del Millenio. Egli, infatti, promette di resuscitare i morti, ma in realtà crea solo dei mostri utilizzando la Materia Oscura.
Gli esorcisti vanno alla ricerca dell’Innocence in giro per il mondo, poiché questo materiale può assumere le forme più diverse. L’obiettivo è sconfiggere il Conte del Millenio e la famiglia Noah, che desidera distruggere l’umanità. Questo è anche l’obiettivo di Allen, che entra a far parte dell’Ordine proprio per uccidere il Conte e salvare gli Akuma. Allen ha però una particolarità: è stato maledetto dal padre quando era bambino, maledizione che gli ha rovinato il braccio sinistro.
Dopo aver preso parte all’Ordine Oscuro, Allen inizia a conoscere altri esorcisti, tra cui Kanda e Linalee, che diventeranno presto i suoi amici di avventure e sventure. Le cose iniziano a complicarsi, però, quando nuove informazioni sul suo passato vengono a galla. Mana, colui che si prendeva cura di Allen quando era bambino sembra avere molti più segreti di quanto il ragazzo pensasse, così come Cross Marian, il suo precedente maestro.
Un manga imperdibile
Il successo di D.Gray-man durante la sua iniziale pubblicazione non è un mistero. Le ambientazioni gotiche sono sempre state molto popolari nei manga (vedi Kuroshitsuji, uscito più o meno nello stesso periodo). Quest’opera, però, sembra aver centrato l’obiettivo non solo con le ambientazioni, ma anche con storia, personaggi e illustrazioni.
Dopo la sua enorme popolarità, purtroppo il manga è stato un po’ dimenticato a causa delle lunghe pause. L’opera ha, però, una storia davvero molto interessante, ricca di azione, ma anche di mistero e di drammaticità. Non mancano i colpi di scena, che tengono il lettore sulle spine. Inoltre, anche se il manga è per definizione uno shonen, i temi sono molto più tragici di quanto sembri. Quello più ricorrente è sicuramente quello della morte. Infatti, gli Akuma vengono creati sfruttando il dolore di chi ha perso una persona cara.
Allen è, inoltre, un personaggio molto complesso. Non solo ha avuto un passato molto difficile, ma deve anche affrontare una serie di rivelazioni che gli cambieranno la vita. Il suo desiderio di poter salvare gli Akuma, presto svanisce quando inizia a conoscere sempre di più le battaglie dell’Ordine Oscuro. Possiamo compararlo al più recente Yuji Itadori di Jujutsu Kaisen in questo senso. Non mancano comunque le scenette comiche, per un mix che saprà far amare questa lettura.
Lo trovo un manga che ha un ottima storia, ma soprattutto dei personaggi perfettamente costruiti. Tutti hanno una loro personale battaglia e un passato da accettare. Non per niente, la costruzione dei personaggi da parte di Yoshino è stata una delle priorità nella creazione di D.Gray-man. Alcuni dovevano addirittura essere protagonisti di storie separate, come Lavi.
Anche le illustrazioni non sono da meno
Infine, non possiamo dimenticarci delle illustrazioni. Quando la pubblicazione era settimanale e soprattutto all’inizio della serie, le tavole erano poco dettagliate. In particolare per quanto riguarda le scene d’azione, le illustrazioni erano molto confuse e poco comprensibili. Tuttavia, il mood gotico e un po’ inquietante del manga si sposava bene con questo genere di design. Ora, le illustrazioni sono davvero molto curate e particolari, grazie anche al tempo a disposizione. Un netto miglioramento sia per quanto riguarda i combattimenti, che le caratteristiche dei personaggi.
D.Gray-man è sicuramente uno dei manga che più mi sono rimasti impressi. Difficilmente si trovano opere così ben costruite sotto tutti i punti di vista. L’anime, però, non gli ha fatto molta giustizia, quindi per chi si vuole approcciare all’opera, consiglio vivamente di partire dal manga. Coinvolgente, D.Gray-man è una lettura davvero da non perdere e che merita tutto il successo.