Dopo la recensione del manhwa Bug Player, ecco quella di due manga dedicati a L’Incantevole Creamy!
Introduzione
L’Incantevole Creamy è un anime realizzato dallo Studio Pierrot tra il 1983 e il 1984. Durante la trasmissione della serie, è stato pubblicato un manga che raccoglie la storia completa, riprendendo la trama degli episodi principali dell’anime. Il manga è stato rilasciato in una nuova edizione da Star Comics col titolo Creamy Mami – L’incantevole Creamy New Edition.
Nel 2019 è invece uscito in Giappone un manga che ci mostra la storia dal punto di vista di Megumi Ayase, rivale di Creamy e cantante della Parthenon Production. L’opera è uscita col titolo Creamy Mami – La Principessa Capricciosa. Al momento è stato pubblicato solo il primo numero in Italia e il secondo è previsto per aprile.
Trama
In entrambi i volumi la storia è pressoché la stessa: Yu Morizawa, bambina di 10 anni, riceve da PinoPino, essere proveniente dalla Stella piumata, il potere di trasformarsi in un alterego, Creamy Mami, per la durata di un anno. Nelle sue nuove vesti la ragazza diventerà una cantante di successo, accompagnata dai suoi fidati gatti Posi e Nega, anch’essi abitanti della stella piumata.
Yu dovrà destreggiarsi nel bilanciare la sua doppia vita e allo stesso tempo nascondere il suo segreto. La cosa le è resa difficile da Shingo Tachibana, presidente della casa discografica Parthenon Production e da Toshio Otomo, amico d’infanzia, che comincia a nutrire sospetti nei suoi confronti.
Mentre nel primo volume il focus è su Yu, sulla sua scalata verso il successo e sui vari elementi magici che incontrerà, il secondo volume è decisamente più realistico e incentrato sul rapporto tra Megumi e Shingo, così come sugli elementi che aprono la strada verso il mondo della musica.
La stessa Megumi sente il bisogno di risalire sulla cresta dell’onda, ma ogni tentativo sembra vano, soprattutto con l’arrivo di Creamy. Ciò non le impedirà di tentare il tutto per tutto e impegnarsi per dimostrare che, nonostante gli anni di carriera, ha ancora della “magia” da mostrare al suo caro pubblico.
Struttura dell’opera
In entrambi i volumi ci sono vignette divertenti. Nel primo manga si mostra cosa fosse accaduto nel 1983, anno di uscita dell’anime e del manga, parlando, ad esempio, dell’introduzione della moneta di 500 yen e dell’inaugurazione di Disneyland a Tokyo. Nel secondo, a fine volume, la mangaka Emi Mitzuki si apre ai lettori, parlando della sua vita e della sua intenzione di mantenersi il più fedele possibile all’opera originale, senza cercare di snaturarla.
Impressioni Personali
Ciò che sicuramente salta all’occhio alla vista dei due manga è la differenza nello stile artistico: ciò è del tutto plausibile, vista l’uscita dei volumi a distanza di più di 35 anni l’uno dall’altro. La nuova edizione mantiene uno stile del tutto simile a quello dell’anime omonimo, mentre il secondo gioca su uno stile più moderno, che mantiene comunque i tratti e lo spirito dell’originale.
Apprezzo il tentativo di arricchire una storia già così conosciuta e amata, in modo da richiamare l’attenzione dei fan nostalgici e di quelli nuovi, che potranno apprezzare la storia della “ragazza magica” da più punti di vista.
I personaggi non brillano per caratterizzazione o sviluppo, ma questo elemento è compensato dalla loro bontà d’animo, che li fa risultare genuini e spontanei. Ciò non significa che non sia seri, anzi, lo sono soprattutto in campo lavorativo.
L’unico tasto un po’ dolente è di non poter vedere, neppure scritto sulle pagine, i testi delle loro canzoni. Questo è un peccato, soprattutto quando la musica è un elemento centrale della trama. In questo frangente, almeno, ci si può consolare con l’anime pieno di canzoni di Creamy, cantate da Cristina D’Avena.