I cosplay più caldi della 94esima edizione del Comiket. La più importante fiera di fumetti al mondo si è svolta a Tokyo, come sempre.
Sparo ragnatele, lancio onde energetiche e sconfiggo i nemici con un solo pugno!
Non posso farlo?..beh… ma posso essere un cosplay!
Quante volte ci siamo immedesimati nei nostri supereroi?
Quante volte ci siamo immaginati di essere il personaggio di un anime?
Quando qualcuno ha cominciato a dirci che eravamo ormai troppo grandi per indossare i costumi di carnevale, abbiamo iniziato a perdere un pò della magia giocosa che è preziosa per ogni essere umano. Grazie alle folli fiere del fumetto, tutti, anche i grandi, possono giocare.
Una volta scoperto questo mondo non si torna indietro. Domenica a Tokyo l’orda di cosplayers ha, puntualmente, invaso la fiera del Comiket. È durato tre giorni lo stralunato raduno e non sono bastate le temperature elevate a sciogliere l’entusiasmo della comunità degli otaku che hanno sfilato con i propri costumi.
Lo scorso fine settimana la 94esima edizione di Comiket, ha avuto luogo presso il centro congressi Big Sight. I cosplayer hanno potuto partecipare al più grande evento giapponese di manga dojinshi, prodotto in modo indipendente.
Il Comiket, abbreviazione di Comic Market, è una delle storiche fiere di fumetti nata negli anni 70. Ogni anno richiama almeno mezzo milione di partecipanti ed è un’opportunità importante per chi ambisce a diventare mangaka. È anche il luogo ideale per trovare preziosi fumetti dōjinshi, anche in formati speciali come almanacchi con dentro una lunga storia che si conclude alla fine del volume.
Molte cosplayer hanno optato per costumi visivamente generosi, anche per contrastare il caldo. Con il risultato di rendere molto hot il panorama.
Le cosplayer cameriere sono sempre le protagoniste; le ragazze in costume vittoriano riccamente decorato con pizzi e l’immancabile grembiule. Sono famose soprattutto dopo l’avvento dei Maid cafè nelle strade di Tokyo. Queste ragazze accolgono i clienti con la frase; “Ben rientrato a casa, onorato padrone!”.
Una delle proprietà degli otaku più in voga in questo momento è Fate/Grand Order, grazie al gioco di ruolo online per iOS e Android. La narrazione della storia è presentata sotto forma di visual novel, ed ogni Servant possiede il proprio scenario personale esplorabile dal giocatore. Non è stata una sorpresa che ci fossero molti cosplayer delle FGO durante l’evento. Le loro esibizioni hanno richiamato decine di fotografi e videomaker che hanno documentato le performance del gioco di Mordred.
Gioco di ruolo, filosofia di vita, recitazione, divertimento, rischio del ridicolo, sfide, ironia.
Essere un cosplay permette di sfogare la propria creatività, costruire il costume di un personaggio, permette di capirne meglio l’essenza. È un immedesimarsi molto più consapevole. Creare il travestimento che rappresenterà l’eroe, è come cucire parte della propria anima tra le pieghe di quelle stoffe.
Come un Horcrux per Voldemort.