In questa recensione parleremo dell’anime Choyoyu (sito ufficiale dell’anime al seguente link) o anche conosciut0 come High School Prodigies Have It Easy Even in Another World! di cui vi avevamo già accennato in questo articolo. L’anime si ispira alla light novel dello scrittore giapponese 33enne Riku Misora e sempre la light novel è stata pubblicata da SB Creative.
Ma prima di parlavi dell’opera Choyoyu, vi consiglio altre recensioni che potresti trovare interessanti:
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Choyoyu – Dalla light novel all’anime
High School Prodigies Have It Easy Even In Another World (Chōjin-Kokoseitachi wa Isekai demo Yoyu de Ikinuku Yōdesu!) o anche più semplicemente Choyoyu è una light novel scritta da Riku Misora e illustrata da Sacraneco pubblicati dalla SB Creative. Conta ben 9 volumi attualmente, anche se è ancora in corso, ed il primo volume è stato pubblicato il 15 ottobre del 2015. E’ stata annunciata anche una versione in inglese tradotta dalla compagnia Yen Press, casa editrice americana.
Successivamente si ebbe l’idea di adattarla in un manga la cui scrittura venne sempre affidata all’autore principale, mentre i disegni a Kotaro Yamada. Incominciò la serializzazione da parte di Square Enix a partire dal Maggio del 2016 arrivando a pubblicare 9 capitoli in lingua originale ed è ovviamente ancora in corso. Sempre la Yen Press si sta occupando del manga sin dall’ottobre 2018.
La versione animata di Choyoyu è stata sviluppata da Project No.9 e presenta solo 12 episodi. l’opera è stata trasmessa in Giappone a partire dal 3 ottobre del 2019 nelle reti televisive Tokyo MX, AT-X e BS Fuji. E’ anche presente con i sottotitoli italiani nella piattaforma web Crunchyroll seguendo questo link.
Trama dell’anime High School Prodigies Have It Easy Even In Another World
Sette liceali sono vittime di un incidente aereo, al loro risveglio si ritrovano in un mondo alternativo in cui sembra di essere nel medioevo, ma è un luogo in cui esistono la magia e gli uomini bestia. In realtà però, nessuno di loro è solo un normale studente, infatti, in breve tempo i ragazzi riescono a raggiungere le sfere più alte del potere politico, economico, scientifico e medico di questo strano mondo.
Struttura dell’opera
I personaggi principali dell’anime Choyoyu sono i sette studenti prodigi, ognuno con la sue abilità. C’è il genio delle finanze, il super-ingegnere, l’incredibile mago e tutti e i sette, como ogni isekai, sono uniti dall’obiettivo: trovare un modo per tornare nel loro mondo. Intanto che cercano una maniera per ritornare sulla Terra, decidono di sedere sulle poltrono più alte del potere politico tramite le loro conoscenze non per loschi fini, ma anzi, con l’obiettivo di portare la democrazia del loro mondo, in un universo che conosce solo regni ed imperi.
Tramite dunque i sette personaggi e in particolare con il genio della diplomazia Tsukasa, l’autore riesce a parlarci delle vari giochi di potere che accadono nei “salotti dei potenti”. Sarà proprio Tsukasa a prendere il comando degli altri studenti e a penserà di formare la Fede delle sette luci per guadagnare la fiducia e unificare la popolazione sotto un’unica religione.
Un altro personaggio molto importante quanto misterioso è Lyrule. Lei è una elfa che inizialmente sembra molto debole ma andando avanti con la trama si scopre avere dei poteri magici e in più sembra avere qualche collegamento con l’evocazione dei geni delle superiori in questo universo anche se informa inconscia. Non è infatti così strano negli isekai che sia una o più persone la causa dell’evocazione di altri personaggi in universi paralleli.
La narrazione della storia non è in prima persona e non si basa sulla singola visione di uno dei protagonisti, ma si nota un certo accentramento sulla figura di Tsukasa.
Le conversazioni sono semplici, i disegni leggeri e i colori scelti sono molto luminosi. Tutte queste caratteristiche rendono la serie animata Choyoyu molto bambinesca.
Impressioni personali
Adesso passiamo al mio pensiero personale sull’anime Choyoyu.
Per quanto riguarda la trama di base, non è male ma rimane pur sempre un isekai semplice. La storia dei 7 prodigi non è male ma non vedo niente di nuovo. Inoltre lo sviluppo della stessa è al quanto fiacca.
I colori scelti per l’animazione sono come un pugno in un occhio e tutto a parte fatto per pubblico molto giovane e i discorsi proposti non sono da meno. Non ci sarebbe niente di male nella scelta della dialettica infantile se anche l’aspetto grafico non seguisse la scia.