Dal 10 Gennaio, sarà disponibile, in librerie e fumetterie, il penultimo volume della serie sceneggiata da Rick Remender e disegnata dall’italiano Matteo Scalera.
“La lega anarchica degli scienziati è stata dispersa dai venti cosmici. L’abuso del potere del Pilastro ha minato le fondamenta stesse della realtà e tutto ciò che è, che è stato e che sarà rischia di svanire. Ferito e sfiduciato, Grant McKay si imbarca in un’ultima disperata missione verso il centro dell’Ogniverso.”
Quella che avete appena letto è la trama del penultimo volume di Black Science, fumetto fantascientifico edito da BAO Publishing, scritto da Rick Remender, impreziosito dai disegni di Matteo Scalera e dal colore di Moreno Dinisio, in uscita il 10 gennaio 2019 in librerie e fumetterie.
Per chi non lo conoscesse, Black Science racconta la storia di un eroe discutibile, geniale nei viaggi spaziali quanto inadeguato dai punti di vista sociale ed umano. Grant McKay, questo è il suo nome, si ritrova a viaggiare con il suo team nei vari universi paralleli, in seguito al sabotaggio della macchina da lui creata per il viaggio interdimensionale: il Pilastro.
Una delle caratteristiche più particolari del fumetto è proprio da ricercare nel profilo psicologico del personaggio principale, anarchico ed appassionato di musica punk, un profilo che lo allontana sideralmente dagli stereotipi dell’eroe senza macchia. Ugualmente, anche i pianeti che si trova ad esplorare sono tutt’altro che paradisiaci e, ad ogni atterraggio, tutto il team di McKay si ritrova ad affrontare, in primis, la propria inadeguatezza al compito, la propria disorganizzazione e, a volte, incapacità.
Per quanto concerne l’autore, Rick Remender è certamente tra gli sceneggiatori più attivi del panorama fumettistico americano. Fra gli altri successi, spiccano la partecipazione nel lungometraggio animato Il gigante di ferro ed una lunga collaborazione con la Marvel.
Matteo Scalera, che ha curato i disegni di Black Science, collabora anch’egli con la Marvel, dal 2010, per la quale ha dato il suo contributo, in primis, per diverse testate di Deadpool.