Avevamo già proposto la recensione dei primi due volumi di Black Hammer. Se non è stato possibile leggerla, è possibile trovarla a questo link.
Black Hammer è una serie di fumetti pubblicata negli Stati Uniti dalla casa editrice Dark Horse Comics, mentre in Italia è pubblicata dalla Bao Publishing. La serie, iniziata nel 2016, è ancora in corso.
La serie è realizzata da due persone: Jeff Lemiere che ha il ruolo di scrivere la storia e Deam Ormston che ha il compito di realizzare i disegni in base alla storia.
La trama narra di 6 supereroi che vivono in un mondo simile a quello che hanno abbandonato, ma allo stesso tempo sconosciuto. I sei supereroi, dopo aver affrontato un nemico così potente definito come Anti-dio, si sono ritrovati in questa realtà parallela, dove il tempo non scorre né per loro, né per chi ci vive. I ragazzi hanno i loro superpoteri intatti, tuttavia non riescono ad uscire da questa realtà.
I volumi tre e quattro: trama e struttura
Il terzo volume inizia esattamente da dove era stato lasciato il secondo, la suspense sullo scoprire il colpo di scena importante in questo momento della narrazione. Proprio quando la verità sta per essere rivelata, ecco che il personaggio chiave scompare e si trova in un’altra, nuova dimensione, decisamente più incasinata di quella precedente.
I personaggi rimasti nel loro mondo fasullo, sono negativamente sorpresi e il gruppo sembra iniziare a dividersi in due: da un lato, coloro che iniziano a vivere la loro vita all’interno della cittadina immaginaria, dall’altro coloro che non si arrendono e che sono decisi a tornare indietro per riprendersi la vita che sono stati costretti ad abbandonare.
Dopo numerose peripezie, gli eroi scoprono la terribile verità, e tra chi non accetta un aspetto o l’altro, il ciclo sembra concludersi con il loro ritorno alla vita reale.
Il quarto volume inizia con una grafica totalmente diversa, decisamente più infantile delle altre. Uno dei sei eroi si ritrova in un mondo dove ci sono tutti i personaggi le cui storie non sono state realizzate e si ritrova poi attaccato dal terribile anti-dio. Alcuni dei personaggi senza storie si sacrificano, e lui, assieme ai pochi sopravvissuti, fugge per ritrovarsi in un luogo dove scopre che ci sono numerosissimi creatori di storie, il cui volto è coperto da nuvole rosa. Incoraggiato dai suoi nuovi compagni, prova a tornare alla realtà.
Ma la realtà che viene proposta non è quella lasciata o immaginata dieci anni prima, in quanto i due personaggi che vengono mostrati sembrano avere una vita normale, in un mondo dove i supereroi non esistono. Uno dei personaggi, la figlia di Black Hammer, sembra non riuscire a ricordare qualcosa, fino a quando non riceve una misteriosa telefonata da parte di un anonimo. Inizialmente, intimorita decide di non incontrarlo, ma alla fine trova il coraggio e vi si reca.
Qui scopre che la chiave per recuperare la sua memoria è quella di trovare il Black Hammer (martello nero) di suo padre, e come preannunciato, ricorda la sua vita passata. Prova ad aiutare anche gli altri, fino a quando la più grande minaccia non si ripresenta e lei è costretta a prendere una dura decisione.
Impressioni personali
Direi che dal punto di vista della narrazione questi due volumi siano di gran lunga migliorati. Il fatto che i salti temporali (senza indicazioni) siano finiti, rende molto più semplice comprendere il contesto. La storia è interessante, ma il finale del quarto volume può lasciare l’amaro in bocca.
Come personaggi, i due volumi si incentrano principalmente su quelli che sono stati messi un po’ in disparte nel corso della narrazione. Ciò che continua a non piacermi, è il clima fin troppo confusionario presente in alcuni punti che, seppur sia di gran lunga inferiore rispetto a quello dei primi due volumi, è abbastanza presente.
Se siete interessati all’acquisto dei volumi, potete trovare qui il terzo.