Bentornato in questa nuova recensione! Quest’oggi, come da titolo, parleremo della nuova serie edita da J-Pop e intitolata Birds of Shangri-La.
Il manga è disegnato da Ranmaru Zaroya e vede come titolo originale Shangri-La no Tori. La pubblicazione dell’opera è iniziata nel 2017. Attualmente l’opera conta due volumi ed è in corso.
Ranmaru Zaroya è già famosa in Italia grazie alla J-Pop per opere come Void e Liquor & Cigarettes.
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E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di Birds of Shangri-La
Apollo è un uomo etero di 34 anni che si allontana dalla terraferma per iniziare una nuova vita su un’isola. Il suo nuovo lavoro è quello dello “stallone”, ovvero un individuo il cui compito è quello di preparare fisicamente e mentalmente gli “uccellini”, persone che si prostituiscono in quello che viene descritto come una specie di paradiso terrestre (e che in realtà è un bordello) di nome Shangri-La. Ma gli uccellini in questione sono dei ragazzi gay e Apollo è etero…
Ad affiancarlo ci sarà Phi, un ragazzo che forse è molto più di quello che mostra…
Tre regole da seguire per poter lavorare: non portare gli uccellini all’orgasmo, niente penetrazione e non è possibile innamorarsi!
Come si evolverà la storia di questi ragazzi?
Impressioni su Birds of Shangri-La
Inutile a dirsi, ma quest’opera è piena di contenuti estremamente espliciti. Se da una parte è vero che non ci sono le rappresentazioni vere e proprie degli organi riproduttivi maschili, le scene lasciano ben poco all’immaginazione.
La trama è attualmente molto semplice e chiara. Nonostante si tratti del primo volume, è facile intuire che i due protagonisti principali hanno alle spalle un passato bello pesante da nascondere. Il passato di Apollo, però, sembra essere presentato dal punto di vista dell’amico che la va a trovare.
Se Apollo ha quello che appare un “passato normale”, quello di Phi sembra tutt’altro che tale: all’apparenza è estremamente intricato ed è evidente il fatto che abbia delle serie ripercussioni sulla personalità del ragazzo, che nonostante tutto sembra abbastanza frivolo.
La differenza estetica tra Apollo e Phi è evidente, in quanto Apollo è disegnato in un modo un po’ spartano, mentre Phi è molto meglio caratterizzato, specialmente con i dettagli dei tatuaggi. Anche gli altri personaggi sono tutti esteticamente attraenti ed è molto facile capire chi sono gli uccellini e chi gli stalloni.
Personaggio abbastanza ambiguo è anche il direttore della struttura, che non sembra curarsi troppo del passato delle persone che assume e, al contrario, da’ loro la massima priorità, tanto da impedire l’accesso a tutti coloro che non sono graditi ai suoi uccellini.