Incentrata su Capitan Marvel, la minisaga Il nemico dentro è stata pubblicata in originale sul n. 1 dell’omonima Avengers: The Enemy Within e sulle testate Captain Marvel (nn. 12, 13, 14) e Avengers Assemble (nn. 16 e 17). In Italia ha inaugurato nel 2014 la collana antologica bimestrale Avengers Deluxe presenta, pubblicata da Panini Comics e dedicata alle saghe brevi legate ai Vendicatori.
Il volume brossurato di Il nemico dentro ha 128 pagine a colori. Scritta interamente da Kelly Sue DeConnick, la saga ha visto alternarsi diversi disegnatori sulle testate: Joe Quinones, Scott Hepburn, Matteo Buffagni, Gerardo Sandoval, Pepe Larraz.
Trama di Avengers: il nemico dentro
Carol Danvers, Capitan Marvel, non può volare a causa di una lesione cerebrale: farlo metterebbe gravemente a rischio la sua incolumità. E sembra che i suoi nemici ne vogliano approfittare. Viene attaccata dall’aliena Shi’ar Deathbird (Cal’syee Neramani): la affronta a bordo di un veicolo volante fornito da Wendy Kawasaki delle Stark industries.
Un flashback sul consulto fra Farzana Nayar, medico personale di Carol, e il dottor Ryland, ci illustra alcune caratteristiche del cervello di Capitan Marvel: emette radiazioni elettromagnetiche, rendendo inutili risonanza, TAC e radiografie, e tra i due emisferi umani ne contiene un terzo, viola, caratteristica derivante dai Kree, all’origine dei suoi poteri e centrale di controllo degli stessi.
I dottori si soffermano su una lesione che è cresciuta molto negli ultimi sei mesi. Ryland ha avuto in cura una paziente con una lesione simile ma dalla crescita molto più lenta: si trattava di Helen Cobb, pilota che, esposta all’esplosione dello Psychomagnitrone, aveva ricevuto poteri simili a quelli di Capitan Marvel, morta di recente in un incendio. Secondo Ryland, la lesione le provocava allucinazioni: Nayar ipotizza che qualcuno la manipolasse, al punto da farle appiccare l’incendio.
Per vincere il confronto con Deathbird, Carol decide di volare, di fatto raggiungendo lo scopo di Deathbird, che dichiara di essere agli ordini di un misterioso “padrone”. Scopriamo che a New York c’è Yon Rogg, capitano Kree avversario del primo Capitan Marvel, sconfitto anche grazie all’esplosione dello Psychomagnitrone che diede i poteri a Carol, dato per morto a seguito di quell’evento.
Spider-Woman aiuta Carol a cercare Rose Rucklova, anziana amica e vicina del Capitano, scomparsa dall’appartamento, forse a causa dell’Alzeheimer. Le due eroine affrontano le Grapplers, squadra criminale composta da lottatrici: ancora un volta Capitan Marvel ricorre al volo, provando nuovamente dolore. Su indicazione di una delle nemiche, Poundcakes, Carol e Jessica cercano Rose a Central Park, dove compaiono Thor e due dinosauri.
Sconfitti i rettili, viene ritrovata Rose, che ha un biglietto con l’indirizzo di Carol: l’eroina irrompe nel proprio appartamento, dove trova alcuni oggetti sulla sua scrivania, legati alle minacce appena affrontate, e scopre che è sparito il frammento di Psychomagnitrone che conservava.
Insieme agli altri Vendicatori, Capitan Marvel viene richiamata all’azione dall’arrivo sulla terra degli alieni della Covata, a bordo di un’astronave Acanti. Carol intuisce che il suo persecutore le sta mandando contro gli avversari che rappresentano i suoi principali successi.
Intanto, Yon-Rogg contatta la base Kree per offrire Capitan Marvel e il pianeta Terra in cambio del proprio rientro sul pianeta Hala, ma i Kree non sono interessati. Scopriamo che nello scoppio del Magnitrone, Yon-Rogg si è fuso con la macchina: trovato il frammento mancante grazie alla sua nemica, il Kree diventa l’arma vivente Magnitron.
Aiutata dagli amici, tra cui Spider-Woman e Bruce Banner, Carol cerca di raccogliere informazioni per capire chi ci sia dietro le recenti minacce. Ma Yon-Rogg, che la spia, attiva numerose sentinelle Kree sparse per il pianeta. Quella alle Cascate del Niagara si libera facilmente della squadra SWORD (divisione SHIELD dedicata a fronteggiare le minacce aliene), in Afghanistan interviene Thor, in Brasile Capitan Marvel ne distrugge una, in Florida Hulk e Spider-Woman ne affrontano un gruppo. Carol scopre finalmente che il suo avversario è Yon-Rogg, e capisce che le sentinelle sono dirette a New York.
Wasp chiede la collaborazione di Serse, ma inizialmente l’Eterna rifiuta. Intanto, i Vendicatori continuano a fermare Sentinelle: Hulk e Spider-Woman in Virginia, Wolverine in Canada, Thor in Carolina del Nord, Falcon, Vedova Nera, Occhio di Falco in Ohio. Ma le sentinelle si mettono in contatto fra loro, formando un enorme stella Kree, il simbolo sul costume di Capitan Marvel.
A complicare la situazione, le coordinate fornite da Serse per localizzare il frammento di Magnitrone portano alla stessa Carol. La Covata e i nemici già affrontati spariscono: erano creazioni di Yon-Rogg, che ora ha bisogno di energia per l’atto finale. In virtù del collegamento garantito dal Magnitrone, Carol riesce a localizzare il Kree.
Abigail Brand, capo dello SWORD, è intenzionato a distruggere l’enorme oggetto comparso sul cielo di New York, a costo di farlo cadere sulla città, per evitare che si ingrandisca troppo prima che gli Avengers arrivino e possano intervenire. Ma compaiono i due Capitani, e Carol, stremata, affronta Yon-Rogg. L’oggetto nel cielo è Nuova Kree-Lar, riproduzione della capitale Kree.
Carol ha involontariamente agevolato Yon-Rogg: il frammento del macchinario cresciuto nella sua testa ha aumentato il potere dell’avversario. Inoltre Capitan Marvel è di fatto la fonte di energia del Kree e oltretutto, raggiungendo New York, si è messa al centro del campo di amplificazione formato dalle sentinelle e lo ha potenziato.
Non potendo agire su Carol, gli Avengers decidono di interrompere il campo di amplificazione: Thor viene mandato a deviarne il raggio con lo scudo di Cap. Carol decide comunque di volare oltre l’atmosfera terrestre per interrompere il collegamento con il Kree, portando alla sconfitta di Yon-Rogg ma mettendo ulteriormente a rischio la propria vita.
Sviluppo
Nel prologo, le tavole di Joe Quinones propongono una composizione abbastanza fitta, con poche concessioni alle vignette ampie, e anatomie molto allungate. Nel capitolo 1, la sceneggiatura alterna umorismo poco eroico a momenti malinconici, sottolineati dal tratto di Scott Hepburn, qui caratterizzato da fisionomie spigolose, e dalla colorazione cupa.
Nel capitolo 2 vengono ripresi e approfonditi questioni fondamentali della storia di Capitan Marvel, mentre Matteo Buffagni approfitta dell’entrata in scena dei Vendicatori per offrire tavole più spettacolari e dalla composizione più creativa rispetto ai primi due episodi della minisaga. Scott Hepburn e Gerardo Sandoval danno un’impostazione simile ai disegni del capitolo successivo.
Ancora più spettacolare, grazie anche alla variegata composizione delle tavole, il capitolo 4, disegnato da Matteo Buffagni e Pepe Larraz, dove i Vendicatori affrontano le Sentinelle Kree sparse tra Nord e Sud America. Nella conclusione, Scott Hepburn e Gerardo Sandoval, mettono efficacemente su tavola il mix di della storia, fra azione, risoluzione della trama e dramma personale di Carol, su cui il finale rimane aperto.
La narrazione è fluida e avvincente ma dal punto di vista grafico la minisaga paga la pubblicazione su diverse testate e il ricorso a diversi disegnatori: l’esempio principale viene dalla protagonista che, a seconda del capitolo, cambia significativamente l’aspetto, tratti del viso, capigliatura, età apparente.
La minisaga ruota attorno a Carol: viene approfondito il suo rapporto di amicizia con Jessica Drew, Spider-Woman, come abbiamo visto c’è un approfondimento degli eventi che le hanno dato i poteri, trovano un po’ di spazio il suo gatto Chewie e le persone che abitano nel suo palazzo, come la signora Rucklova e la piccola Tenente Problema (Lieutenant Trouble, soprannome dato nel film di Capitan Marvel alla piccola Monica Rambeau). Poco valorizzati invece gli altri Avengers, presenti solo nelle scene di azione.
Capitan Marvel
Carol Danvers è un’ex pilota dell’aeronautica e capo della sicurezza Nasa. Inizialmente è comprimario delle storie del primo Capitan Marvel (Marvel Super-Heroes n. 13, 1968). Riceve i suoi poteri in un incidente che coinvolge proprio il kree Mar-Vell e fonde il DNA dei due. Diviene in seguito Miss Marvel (Ms. Marvel n. 1, 1977), identità con cui si unisce agli Avengers, dopo averli aiutati nelle missioni contro Ultron e Korvac.
Dopo aver perso le proprie capacità, durante una missione con gli X-Men acquisisce poteri cosmici, divenendo in grado di generare calore, luce, radiazioni, accedendo a ogni forma di energia dello spettro elettromagnetico: prende il nome di Binary (Uncanny X-Men n. 164, 1982).
Assume per breve tempo le identità di Capitan Marvel, durante House of M, su suggerimento di Magneto, e di Warbird, in un periodo di crisi personale e indebolimento dei poteri, prima di rientrare nei Vendicatori (Avengers n. 183, 1979).
Milita nei New Avengers e, dopo Civil War, assume il comando dei Mighty Avengers (n. 1 della testata omonima, 2007), divisione di New York nell’ambito dell’Iniziativa dei 50 Stati. Dopo il sacrificio di Mar-Vell per salvare il pianeta Hala dalla Fenice, decide di prendere il suo posto come Capitan Marvel (Captain Marvel Vol. 7 n. 1, 2012).