Nella recensione di oggi parleremo del manga di Ano Hana, tratto dall’omonima serie anime.
Prima forse potrebbe interessarti un articolo sul nuovo progetto di Ano Hana in occasione dei suoi dieci anni, a questo link.
Ano Hana: ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno (あの日見た花の名前を僕達はまだ知らない。Ano hi mita hana no namae o bokutachi wa mada shiranai.) — anche nota solo come Ano Hana nasce infatti come una serie televisiva anime di undici episodi prodotta da A-1 Pictures e diretta da Tatsuyuki Nagai[1], trasmessa in Giappone nel contenitore noitaminA di Fuji TV dal 14 aprile al 23 giugno 2011. In Italia l’opera è stata acquistata da Dynit e trasmessa su Rai 4 tra il 5 febbraio e il 15 aprile 2012.
Un adattamento manga, disegnato da Mitsu Izumi ed edito in Italia da J-Pop e diviso in tre volumi. É stato serializzato sul Jump Square di Shūeisha tra il 2012 e il 2013. Ci sono stati diversi adattamenti, tra cui una visual novel basata sulla serie è stata pubblicata da 5pb. per PlayStation Portable il 30 agosto 2012. Un film d’animazione di 99 minuti è stato proiettato nei cinema giapponesi il 31 agosto 2013. Uno speciale live-action è stato trasmesso su Fuji TV il 21 settembre 2015 e diffuso da Crunchyroll via streaming in Europa.
Il prezzo di ogni volume è di 5.60. Oppure è acquistabile una box con tutti e tre i volumi a 17,70.
Ano Hana, trama
L’infanzia di cinque amici (Jintan, Anaru, Yukiatsu, Tsuruko e Poppo) viene scossa dalla morte di Meiko Honma, soprannominata “Menma”, una loro compagna di giochi. Ora i ragazzi sono cresciuti e vanno alle scuole superiori, tuttavia non sono più amici. Improvvisamente Jinta Yadomi, detto “Jintan”, che era stato il leader del gruppo, chiamato “i Super Busters della Pace”, inizia a vedere il fantasma della sua piccola amica di tanti anni prima. Meiko sembra poter comunicare soltanto con lui e desidera che Jintan esaudisca un desiderio che lei aveva quando era bambina, ma del quale si è dimenticata.
Ano Ana, opinione personale
Non capita molto spesso che un manga sia tratto da un anime, la maggior parte delle volte avviene il contrario. La storia è commovente, parla di amicizia e di legami ed è permeata da una malinconia quasi dolce. Jintan, il protagonista, si ritroverà sua malgrado a dover convivere con lo spirito di Menma, sua amica d’infanzia morta prematuramente. L’obiettivo è scoprire come liberare lo spirito di Menma, in modo che possa “passare oltre”. E uno dei primi passi per riuscire in ciò, è riunire il loro gruppo di amica d’infanzia, chiamati “Super Busters della Pace”, i quali si sono allontanati dopo la morte di Menma. È così quindi che questo gruppo di ragazzi, dopo tanti anni, si ritroverà ad avvicinarsi. La storia scorre in maniera semplice e non mancano i momenti emozionanti e commoventi, soprattutto una volta arrivati al finale. Il manga risulta essere molto simile alla sua controparte animata, anche per quanto riguarda i disegni. Quest’ultimi ricordano molto lo stile dell’anime, rivelandosi curati nella loro semplicità. Una dei pregi maggiori di Ano Hana è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi: ognuno di loro ha un carattere ben definito e approfondito, anche se fra tutti spiccano Menma e Jintan, su cui la storia si concentra maggiormente. Tuttavia viene facile provare empatia per ognuno dei personaggi e commuoversi. Un’altra caratteristica importante di Ano Hana infatti è l’emozione che riesce a trasmettere al lettore. Ciò che i personaggi provano, che sia dolore, felicità, amore o tristezza è intenso e raccontato con grande bravura, al punto che si arriva a fine lettura più “leggeri”, ma anche con un grande senso di malinconia. Ano Hana quindi si rivela come un’opera delicata ed emozionante al contempo, nella sua versione cartacea tanto quanto in quella animata. Sicuramente si tratta di una trasposizione ben fatta, che è riuscita a cogliere il senso della storia e a riportarla tra le pagine.