Lo Shōgakukan Manga Shō è uno dei premi più prestigiosi per quanto riguarda i manga. Nonostante sia sponsorizzato dalla casa editrice Shōgakukan, proprietaria di importanti riviste come CoroCoro Comic e Shōnen Sunday, l’evento prende in considerazione ogni anno manga serializzati su numerose testate giapponesi e premia anche titoli di altri editori.
Quest’anno si è svolta la 66ª edizione, articolata come al solito in quattro sezioni: categoria Kodomo per il miglior manga per bambini, categoria Shōnen per il miglior manga per ragazzi, categoria Shōjo per il miglior manga per ragazze, e categoria Generale per il miglior manga dell’anno.
Categoria Kodomo
I due titoli vincitori sono Duel Masters e Chocolate no Maho.
Duel Masters, disegnato da Shigenobu Matsumoto sulla rivista CoroCoro Comics di Shōgakukan, racconta la storia di Shobu Kirifuda, ragazzino con un talento nel gioco di carte Duel Masters che sogna di diventare un maestro come suo padre. Nel mondo del manga esistono cinque civiltà (Fuoco, Acqua, Luce, Tenebra e Natura) che i grandi maestri di carte, detti Kaijudo, sono capaci di evocare nel corso delle loro sfide.
Chocolate no Maho, disegnato da Rino Mizuho sulla rivista Ciao sempre di Shōgakukan, ha come protagonista una maestra cioccolataia di nome Chocolat Aikawa, che gestisce un negozio in cui i clienti possono vedere esaudito qualsiasi desiderio, a patto di dare in cambio qualcosa che ritengano prezioso.
Categoria Shōnen
I due titoli vincitori sono Karakai Jozu no Takagi-san e Chainsaw Man.
Karakai Jozu no Takagi-san è disegnato da Sōichirō Yamamoto sulla rivista Monthly Shōnen Sunday di Shōgakukan. Ambientato in una scuola, segue i tentativi (infruttuosi) dello studente Nishikata di vendicarsi delle prese in giro della compagna Takagi-san. Il successo del manga è testimoniato dalle due stagioni dell’adattamento animato prodotte dallo studio Shin-Ei Animation e andate in onda nel 2018 e nel 2019.
Chainsaw Man, opera di Tatsuki Fujimoto pubblicata sulla rivista Weekly Shōnen Jump dell’editore Sheusiah, ha come protagonista Denji, orfano senzatetto che per sopravvivere a un attacco mortale stringe un patto con Pochita, il Diavolo Motosega. Da allora Denji diventa un cacciatore di demoni entrando a far parte della Quarta Divisione della Pubblica Sicurezza. Un adattamento animato prodotto dallo studio Mappa è stato annunciato di recente.
Categoria Shōjo
Il titolo vincitore è Yuzuki-san Chi no Yon Kyodai di Shizuki Fujisawa, pubblicato sulla rivista Betsucomi di Shōgakukan. Il manga racconta la vita quotidiana dei quattro fratelli della famiglia Yuzuki.
Categoria Generale
I titoli vincitori sono Dead Dead Demon’s Dededededestruction e Hakozume: Kōban Joshi no Gyakushū.
Dead Dead Demon’s Dededededestruction di Inio Asano, pubblicato sulla rivista Monthly Big Comic Spirits di Shōgakukan, è ambientato nel quartiere Shibuya di Tokyo, tre anni dopo l’attacco di misteriose navi aliene contro il Giappone, e segue la giovane Kadode Koyama e le sue amiche, che cercano di condurre una vita normale nonostante la grande nave madre aliena che sovrasta la loro città. In Italia il manga è edito da Panini Comics.
Hakozume: Kōban Joshi no Gyakushū è disegnato da Miko Yasu e pubblicato sulla rivista Morning di Kodansha. Racconta le vicende di due poliziotte che lavorano insieme da poco.
La storia del Premio Shōgakukan
La prima edizione del Premio Shōgakukan risale al 1955 e comprendeva una sola categoria generale.
Nella 21ª edizione del 1976 fu aggiunta la categoria Shōnen, affiancata dalla categoria Kodomo con la 27ª edizione del 1982 e dalla categoria Shōjo a partire dalla 29ª edizione del 1984.
Nel corso di mezzo secolo il premio è andato a opere fondamentali nella storia del fumetto nipponico come Golgo 13 (1976), Galaxy Express 999 (1978), Lamù (1981), Doraemon (1982), Yu Yu Hakusho (1994), Slam Dunk (1995), Monster (2001), 20th Century Boys (2003), Fullmetal Alchemist (2004) e Mob Psycho 100 (2017).