Netflix ha annunciato durante l’Anime Japan 2019, a marzo, un nuovo adattamento del manga Saiki Kusuo no Psi Nan di Shuichi Aso, confermando come regista dell’anime Hiroaki Sakurai (Di Gi Charat, Maid Sama!) per gli studi EGG FIRM e J.C. Staff.
Viene in questi giorni confermata l’uscita per la stagione invernale 2020 della quarta stagione di The Disastrous Life of Saiki K su Netflix.
The Disastrous Life of Saiki K appartiene ai generi scolastico, vita quotidiana, soprannaturale, commedia e demenziale. La trama parla di Saiki Kusuo è un adolescente, un liceale, con vari poteri soprannaturali, tra cui telepatia, telecinesi, volo e teletrasporto, e le sue antenne rosa servono per limitarli. I suoi superpoteri lo hanno reso apatico e poco curioso, desidera soltanto non stare al centro dell’attenzione e vivere una vita normale.
Una caratteristica dell’anime è il fatto che il protagonista si rivolga al pubblico.
Su Netflix, la prima stagione di The Disastrous Life of Saiki K è andata in onda nel 2016, composta da 24 episodi, la seconda e la terza nel 2018, rispettivamente di 24 e 2 episodi. Alcuni ritengono che non sia corretto parlare di terza stagione, ma sarebbe più opportuno considerarlo uno speciale, un OAV.
Per quanto riguarda il cast, il doppiatore Hiroshi Kamiya interpreta Saiki Kusuo, Daisuke Ono Riki Nendō, Nobunaga Shimazaki Shun Kaidō.
Gintama è un anime molto affine a The Disastrous Life of Saiki K, entrambi divertenti, umoristici, demenziali, per cui non stupisce un crossover nel primo episodio della seconda stagione.
Al momento non è ancora edito in Italia il manga Saiki Kusuo no Ψ nan di Shūichi Asō, pubblicato in Giappone dal 2012 al 2018, per un totale di 26 volumi.
CURIOSITA’
Siccome un po’ di gossip sulla vita privata degli autori non guasta mai, ricordiamo che in un tweet del 18 settembre di Shūichi Asō, in cui annuncia di aver sposato l’idol j-pop Mirin Furukawa, la raffigura con un pupazzo di Saiki in braccio. Si può dire che Saiki Kusuo sia stato il loro cupido, infatti i due si sono incontrati proprio grazie all’anime, in quanto le Dempagumi Inc., di cui la Furukawa è leader, hanno inciso diverse sue sigle.
i love this show
I love it, too
si la vorrei