Benvenuti in questo nuovo appuntamento con la rubrica Boys&Lovers. Quest’oggi abbiamo deciso di parlare di un’opera decisamente recente, giunta in Italia grazie all’operato della JPop. Sto parlando di A lotus flower in the mud.
Il volume unico è stato disegnato da Tamekou ed è stato tradotto in italiano da Ilaria Melvi. La storia, seppur sia molto ben disegnata, risulta essere estremamente contorta sotto molti punti di vista. Non a caso ci sono numerose tematiche, quali l’incesto e lo stupro, decisamente non adatte ai più piccoli.
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La trama di A lotus flower in the mud
La storia vede come protagonisti due giovani fratelli di nome Motoharu e Akio. I due sono rimasti orfani sin dalla giovane età e, per poter mantenere entrambi, Motoharu (più grande di 5 anni), decide di lasciare gli studi e di guadagnarsi da vivere vendendo il proprio corpo ad altri uomini.
Il fratello minore sembra essere il suo esatto opposto: è un ragazzo estremamente serio e intelligente, in grado di farsi ammettere nelle scuole più prestigiose grazie alla sua grande abilità nello studio. Tuttavia, sembra avere qualcosa che non va ,per via dei sentimenti malsani nutriti nei confronti del fratello maggiore, ma accuratamente nascosti. Come si evolverà la situazione?
La struttura di A lotus flower in the mud
L’opera è composta da un totale di 6 capitoli, uno dei quali è un epilogo di poche pagine, per un totale di circa 175 pagine. Il primo capitolo e l’epilogo sono narrati dal punto di vista di Motoharu, mentre tutti gli altri dal punto di vista di Akio. Questo consente una maggiore introspezione dei personaggi, potendo comprendere meglio anche il loro punto di vista.
Impressioni personali su A lotus flower in the mud
Rispetto a tante altre opere del genere decisamente spensierate, A lotus flower in the mud presenta una trama che, anche se a prima vista è semplice e forse leggermente banale, viene sviluppata in una maniera molto più complessa e contorta di quanto non ci si aspetti.
La trama è lineare, anche se alcuni sviluppi risultano essere un po’ forzati. È decisamente necessario avere la mente aperta per poter comprendere alcuni dettagli dell’opera.