Benvenut* alla recensione del manga di Rebuild World! Prima di cominciare, ricorda che sul nostro sito potrai trovare altre recensioni che potrebbero interessarti, come:
• Doubt
Rebuild World è una serie giapponese scritta da Kirihito Ayamura, con il contributo di Gin per il character design, Waishu per il world design e cell per il design delle parti tecnologiche. Si tratta dell’adattamento dell’omonima light novel di Nafuse. Il manga ha iniziato la sua serializzazione nel 2019 ed è ancora in corso. Inedito in Italia, si può trovare tra i prodotti d’importazione, avendo comunque una distribuzione in occidente.
La trama di Rebuild World
Siamo in un mondo post apocalittico, in cui la civiltà è tornata ad uno stato funzionale attraverso la formazione di città stato con una forte impronta militare. Il benessere economico passa anche dall’esplorazione delle rovine di quello che viene definito vecchio mondo, che di tanto in tanto regalano reliquie, tesori nascosti contenenti una tecnologia molto più avanzata rispetto a quanto è possibile ottenere attraverso le corporazioni.
Akira è un ragazzino come tanti, che cerca di sopravvivere in un mondo ostile, senza la possibilità di un’educazione e senza un grande potere alle spalle. La ricerca di reliquie è la sua unica via di sopravvivere nella periferia che si estende tra Kugamayama e il pericoloso deserto circostante. In una delle sue spedizioni si trova al cospetto di Alpha, un’intelligenza artificiale del vecchio mondo che forma un contratto con Akira, aiutandolo in tutte le situazioni rischiose grazie alle sue conoscenze e al legame con la rete tecnologica del passato.
Struttura dell’opera
La serie segue la prospettiva di Akira, tra le sue difficoltà iniziali e il suo percorso di crescita grazie ad Alpha. L’aiutante virtuale non offre soltanto consigli e informazioni tecniche sulla situazione e sugli avversari, ma grazie all’integrazione tecnologica all’interno delle armi e delle tute protettive, è in grado di pilotare le azioni di Akira, salvandolo in diverse occasioni.
Dopo una certa diffidenza iniziale, il giovane capisce di potersi fidare, o quantomeno che l’obiettivo di Alpha coincide, almeno per il momento, con il suo.
Col procedere dei capitoli scopriamo un po’ di dettagli sulla vita in questo contesto urbano, in cui la vita vale molto poco, visti i pericoli dentro e fuori le città. Grazie alle sue abilità e a una serie di fortunate coincidenze, Akira riesce a costruirsi una rete di relazioni, che gli permettono di ottenere informazioni e aiuto di ogni genere per accrescere sempre di più la sua posizione.
Le avventure più significative sono però quelle al di fuori della città, all’interno delle rovine. Qui, anche grazie alla guida di Alpha, Akira troverà degni avversari e nuove tecnologie che gli apriranno molteplici possibilità. Il vecchio mondo è tutto da scoprire e, con una guida al suo fianco, il nostro protagonista sarà in grado di comprendere alcune verità nascoste sullo stato attuale della civiltà.
Analisi
La premessa di Rebuild World è molto interessante, un mondo in rovina che cerca in tutti i modi di recuperare elementi di un passato di prosperità, che però potrebbe essere andato incontro alla propria distruzione proprio per colpa delle innovazioni tecnologiche.
Le città dipinte nel manga sono le classiche situazioni sovraffollate dove è facile perdere la vita e dove vige la legge del più forte. Per fortuna passeremo poco tempo in città, perché gli aspetti più interessanti si vivono al di fuori, in mezzo alle rovine. Al di là della presenza di mostri, i confronti più importanti saranno quelli con le altre persone, i cui obiettivi sono costantemente in contrasto. Questo stato di allarme permanente ben si addice alla ricerca di Alpha, che in un rapporto di dare e avere con Akira lo spinge sempre più in profondità nel vecchio mondo, mettendolo a rischio ma esponendolo a ricompense sempre più grandi. Per il lettore, questo significa anche arrivare in luoghi molto interessanti dal punto di vista della storia del mondo, per riuscire a capire qualcosa di più di come si sia arrivati a questo punto.
Il mistero che circonda Alpha e tutta la tecnologia di cui si fa portatrice è ancora fitto, ma è intuibile che ci sia una correlazione tra questo grande potere e la fine della civiltà come la conosciamo.
Uno dei pochi punti a sfavore del manga è la scarsa profondità dei personaggi. Le scene d’azione sono molto ben coreografate e l’accuratezza nei dettagli è molto approfondita, ma Akira sembra il classico protagonista generico, che per un colpo di fortuna si trova al centro di qualcosa più grande di lui e non sa come comportarsi, quindi si lascia trasportare dalla corrente. Tutto quello che fa di propria iniziativa non porta a grandi punti di svolta, mentre quando segue Alpha si trova, inconsapevolmente, di fronte a tesori e rivelazioni. Lo stesso vale un po’ per i personaggi di contorno, che al netto di una piccola storia legata al ramo militare della trama, non hanno, per il momento un ruolo significativo. Tutte le sottotrame sono soltanto abbozzate per dare l’idea che ci siano momenti di pausa rispetto all’obiettivo principale, ma sono sempre troppo brevi e poco seguite.
Di sicuro però i suoi punti di forza lo rendono un buon prodotto per gli appassionati di storie d’azione e di esplorazione, aspetti sempre freschi e a volte innovativi.