Torniamo con il decimo volume di Senzanima, la serie che segue le avventure di un giovane Ian Aranill.
Questa opera prequel esce con scadenza semestrale e fa parte della linea Audace. Scritta da Stefano Vietti, le illustrazioni sono questa volta affidate a Francesco Rizzato, mentre ai colori troviamo Paolo Francescutto.
Senzanima: Ghiaccio è disponibile in fumetteria e online con Sergio Bonelli Editore al prezzo di € 18,00 a volume.
Senzanima ha temi più maturi e vede gli orrori non solo della guerra, ma proprio del comportamento umano. Per approfondire la serie, dai un’occhiata alle nostre precedenti recensioni:
- Senzanima: Inferi, la recensione
- Senzanima: Tregua, la recensione
- Senzanima: Assedio, la recensione del fumetto
Senzanima: Ghiaccio – le decisioni difficili
Dopo gli orrori della palude di Mahlga, la compagnia si ferma prima di partire per una nuova missione. Ian ne approffitta per andare a trovare le figlie di uno dei suoi compagni, morto nella precedente avventura. Qui vede la difficile situazione in cui vivono e lascia gli ultimi tesori dell’uomo alle due ragazze, sperando che vivano una vita migliore.
Tornato al campo qualcosa, però, sembra stia per accadere. Arrivano nel luogo tre luresindi, mandati per condannare a morte il mago che accompagnava i Senzanima. L’uomo colpevole di necromanzia, viene ucciso davanti agli occhi di Ian che non può che provare pena per lui.
Senza mago, la compagnia è in difficoltà, ma parte comunque verso le montagne e valicare il Margondàr. Colpiti da una valanga, il gruppo decide di accamparsi e cercare un’altra via. Vengono mandati in esplorazione Ian e altre 8 persone. Ma qualcosa di terribile e oscuro sembra nascondersi tra le montagne. Ian dovrà prendere delle decisioni difficili, che potrebbero salvare i propri compagni.
I nemici, però, non solo tra le montagne innevate, ma anche nella compagnia di mercenari.
Impressioni
In questo volume vediamo la parte più oscura di Ian venire a galla. Sicuramente le avventure con i Senzanima e gli orrori visti finora lo hanno trasformato come persona. Per quanto sia eroico, Ian si rende conto che non può salvare tutti e sceglie il male minore. Sono scelte difficili e crudeli, che, però, permettono al resto della compagnia di salvarsi.
La compagnia di mercenari lo ha trasformato nel profondo, così come le esperienze finora vissute. Questi volumi sono molto più maturi e pesanti rispetto alla serie principale, tanto da sfiorare l’horror in alcune parti. Anche i temi e gli avvenimenti sono più duri. La linea tra il bene e il male nella serie Senzanima si fa sempre più sottile, stavolta anche per il protagonista stesso.
La storia continua ad essere interessante e ci fa scoprire un lato di Ian decisamente nascosto nella serie principale. L’unica pecca di questa serie di Dragonero è indubbiamente la brevità. Infatti, abbiamo poco meno di 80 pagine di tavole, con qualche approfondimento sui personaggi alla fine del volume. Purtroppo lo trovo un po’ troppo corto per questo tipo di trama, così intensa e piena di riflessioni.
Le illustrazioni di questo volume sono davvero ben fatte. Mi sono piaciute di più rispetto allo scorso volume, con più definizione sia dei personaggi principali che delle ambientazioni. In particolare, ho notato la differenza di colore dal campo dei mercenari rispetto al piccolo paese di campagna che visita Ian. Una differenza che ha sicuramente un valore simbolico e che ho trovato un tocco interessante.
In generale, la saga di Senzanima continua a tenere alto il livello di Dragonero. Una serie che si sta rivelando coinvolgente, con colpi di scena inaspettati e personaggi particolari e unici. Anche questo volume ha saputo cogliere dei temi importanti, ma senza risultare noioso. Azione, dialoghi e illustrazioni continuano ad essere avvincenti. Sicuramente il voto è determinato anche dalla brevità, ma rimane una saga da collezionare.