In 36 anni di vita editoriale Dylan Dog ha ascoltato migliaia di battute di Groucho, lamentandosene quasi sistematicamente (spesso imitato sia dalle clienti sia dall’amico Bloch). Dunque l’assistente sosia di Groucho Marx ha regalato centinaia di perle di comicità o deliziosi nonsense.
Vediamo quali sono stati i migliori momenti di comicità nei numeri da 121 a 130 della serie principale di Dylan Dog. In questa top abbiamo “premiato” tutti i numeri della decina tranne il numero 129, Il ritorno di Killex. Due invece, fra le battute inserite nella top, quelle prese dal n. 123, Pheonix.
10. Montare
Groucho: “Sembri uno che si è montato la testa senza leggere le istruzioni”
Dylan Dog 127, Il cuore di Johnny
9. Riflettere
Groucho: “Ancora alzato, capo? C’è un film magnifico, alla TV. La guerra lampo dei fratelli Marx. Attori bravissimi, specialmente quello con i baffi”
Dylan: “Sparisci, devo riflettere”
Groucho: “Riflettere? Vuoi fare carriera come specchio? Come ti invidio. Un lavoro mica male. Tu che te ne stai lì tranquillo e tutte le donne corrono a guardarti”
Dylan Dog 130 – Il negromante
8. Battute
Bloch: “Un’altra battuta e ti arresto”
Groucho: “Non potete farlo! Il mio cervello gira a ciclo continu… Non ho battute d’arresto!”
Dylan Dog 128 – Il richiamo della foresta
7. Vie brevi
Groucho: “Ma bene! Adesso saltano anche i preliminari, non fanno più neppure finta di volerti assumere!”
Dylan Dog 123 – Phoenix
6. Allungare il brodo
Groucho: “Da piccolo, mio padre mi portò a mangiare in un ristorante all’aperto. Si mise a piovere. Impeigai quattro ore a finire il brodo”.
Dylan Dog 122 – Il confine
5. Principi
Groucho: Bah, io non è che ci creda molto, ai princìpi, ancora meno che ai prìncipi. Quando si dice “è per principio”, di solito è per i soldi. E d’altra parte i soldi sono un buon principio. L’importante è che alla fine siano di più”.
Dylan Dog 125 – Tre per zero
4. Scalmanati
Groucho: “Giusto, portami al sicuro, a casa mia. È pericoloso girare per le strade con tutti questi scalmanati in circolazione. Il governo dovrebbe fare qualcosa: perlomeno espellerli dalla polizia!
Dylan Dog 121 – Finché morte non vi separi
3. Scordare
Groucho: “Sapete che differenza c’è tra il primo amore e il pianoforte? Beh, il primo amore non si scorda mai”
Dylan Dog 124 – Il picco della strega
2. Vele
Groucho: “Li metto nella stiva, così non scappano. Dove vanno senza vele? Un veliero senza vele è più incompleto un maniero senza mani”.
Dylan Dog 126 – La morte rossa
1. Sondaggio
Groucho: “Se pago il canone della tivù? Credevo dovesse esseri lei a pagarci per guardarla. E poi sono di famiglia povera, mio padre era così povero che si è sposato solo per avere un po’ di riso. A dire la verità aveva anche un cuore di pietra: quando è morto gliel’hanno trapiantato in una statua. Mi sono sempre chiesto una cosa: perché l’alfabeto è in quell’ordine?”
Dylan Dog 123 – Phoenix
Groucho, una vita a fianco di Dylan Dog
Ispirato chiaramente a Groucho Marx (ma inizialmente era stato pensato con l’aspetto di Igor di Frankenstein Junior), l’assistente di Dylan Dog esordisce nel mitico n. 1, L’alba dei morti viventi, aprendo la porta alla cliente di turno – Sybil Brown, in quel caso – a pagina 11 (una prima dell’Old Boy!) .
Oltre a tormentare con barzellette e freddure Dylan Dog, clienti, poliziotti e chiunque gli capiti a tiro, Groucho segue spesso l’Old Boy nelle indagini, in particolare il suo compito è lanciargli la pistola (con risultati spesso scadenti). Talvolta assume toni più seri o evidenzia con ironia o sarcasmo alcuni errori o vizi dell’amico.
Nel corso della serie, scopriamo come i due si sono incontrati: quando l’old boy era ancora un poliziotto, un giorno era in servizio durante alcuni disordini provocati dall’IRA e incontrò appunto un sosia di Groucho Marx che passeggiava incurante del caos e del pericolo. Si incontrano di nuovo anni dopo, durante il primo caso da indagatore dell’incubo (nel n. 200, a colori) Dylan Dog cerca spiegazioni sovrannaturali per i rumori nel solaio di una cliente, per scoprire che sono causati da un sosia di Groucho Marx che dormiva in un baule. L’old boy non lo denuncia, nasce l’amicizia e il comico diventa suo assistente.
Nonostante tanti scherzosi riferimenti a parenti, strumentali a battute varie, non sappiamo molto altro di Groucho. Dagli albi del ciclo della meteora e quelli successivi, abbiamo scoperto che risulta privo di cognome. Nel nuovo ciclo di storie, inizialmente la spalla è Gnaghi: si tratta dall’aiutante di Della Morte Dell’Amore, protagonista dell’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi dove vediamo una prima versione “italiana” dell’indagatore, un guardiano di cimiteri a Boffalora, alle prese con tanti morti che tornano in vita.
Nel numero 406, L’ultima risata, Dylan affronta un Groucho malvagio che uccide Gnaghi. L’old boy viene aiutato da un Groucho “normale” che diventa suo assistente: a questo punto il protagonista abbandona il look moderno (barba e cappotto) e viene ristabilito buona parte dello status quo (ma rimangono il matrimonio finito con Rania e l’esperienza da guardiano del cimitero, assenti nel Dylan Dog sclaviano).
Inoltre di recente abbiamo visto alcune ipotesi alternative sul passato di Groucho, ma in albi fuori dalla continuity, come il n. 35 de Il pianeta dei morti, che racconta dell’attore Waldo Wilkinson. Groucho è inoltre protagonista di alcuni racconti brevi, una volta pubblicati in piccoli albi allegati agli speciali annuali, successivamente raccolti in alcuni numeri appositi del Dylan Dog Color Fest, come il n. 42, Groucho Quarto.