In 36 anni di vita editoriale Dylan Dog ha ascoltato migliaia di battute di Groucho, lamentandosene quasi sistematicamente (spesso imitato sia dalle clienti sia dall’amico Bloch). Dunque l’assistente sosia di Groucho Marx ha regalato centinaia di perle di comicità o deliziosi nonsense.
Vediamo quali sono stati i migliori momenti di comicità nei numeri da 111 a 120 della serie principale di Dylan Dog. In questa top abbiamo “premiato” tutti i numeri della decina tranne il numero 116, La governante. Due invece, fra le battute inserite nella top, quelle prese dal n. 117, L’orrenda invasione.
10. Fresco
A questo punto se ti aspetti una battuta sugli avvocati stai… fresco! O meglio “Stai al fresco!” come disse l’avvocato al cliente che gli chiedeva “Finirò in prigione?”
Dylan Dog 114 – La prigione di carta
9. Bagni nel mondo
Groucho: “Pronto, qui ufficio complicazioni affari semplici. Se avete un piccolo problema noi ve lo rendiamo irrisolvibile! […] Chissà se in Turchia hanno i bagni inglesi”.
Dylan Dog 113 – La metà oscura
8. Capricci
Groucho: “Sai perché la mamma del piccolo Shakespeare era costretta a soddisfare tutti i suoi capricci? Perché altrimenti il bambino ne faceva una tragedia!”
Dylan Dog 115 – L’antro della belva
7. Novità
Dylan Dog: “Novità, mentre ero via?”
Groucho: “Si potrebbero incidere su una capocchia di spillo e resterebbe spazio sufficiente per ‘Guerra e Pace’!”
Dylan Dog 119 – L’occhio del gatto
6. Studiare
Groucho: “A scuola: ‘Jack, sei in ritardo!’. ‘Scusate, signora maestra, ho arrivato tardi perché ho restato a casa a studiare i verbi ausiliari!”
Dylan Dog 118 – Il gioco del destino
5. Parco
Groucho: “Come sono andato, capo? Mi sono moderato, no? Ho deciso di essere parco e morigerato. Anche nello svago: sarò parco di divertimenti”.
Dylan Dog 120 – Abyss
4. Verità e varietà
Groucho: “La verità, la verità… bah! Io preferisco la varietà. E se la verità è nel diario… la varietà è nel divario!”
Dylan Dog 112 – Incontri ravvicinati
3. Spariamo
Bloch: “Da quanto tempo è sparito Dylan?”
Groucho: “Da un paio di giorni. È vero che tutti e due spariamo spesso, ma stavolta è impossibile: non si è portato né me né la pistola!”
Dylan Dog 117 – L’orrenda invasione
2. Groucho Totò
(Groucho consulta una cantina mentre guida e inchioda poco prima di tamponare l’automobile davanti alla sua)
Autista: “Ehi, voi! Perché non guardate dove state andando”
Groucho: “Veramente non ho visto dove stavo andando proprio perché stavo guardando dove stavo andando. Il fatto è che non so dove andare per andare dove sto andando!”
Autista: “Oh, porc! E dove state andando?”
Groucho: “Non dove vorreste mandarmi voi”.
Dylan Dog 111 – La profezia
1. Gatti e canini
Groucho: “La domanda strana era: com’è che i gatti hanno i canini ma i cani non hanno i gattini? E d’altronde non vorrei tenere un cane: sarebbe una gatta da pelare!”
Dylan Dog 117 – L’orrenda invasione
Groucho, una vita a fianco di Dylan Dog
Ispirato chiaramente a Groucho Marx (ma inizialmente era stato pensato con l’aspetto di Igor di Frankenstein Junior), l’assistente di Dylan Dog esordisce nel mitico n. 1, L’alba dei morti viventi, aprendo la porta alla cliente di turno – Sybil Brown, in quel caso – a pagina 11 (una prima dell’Old Boy!) .
Oltre a tormentare con barzellette e freddure Dylan Dog, clienti, poliziotti e chiunque gli capiti a tiro, Groucho segue spesso l’Old Boy nelle indagini, in particolare il suo compito è lanciargli la pistola (con risultati spesso scadenti). Talvolta assume toni più seri o evidenzia con ironia o sarcasmo alcuni errori o vizi dell’amico.
Nel corso della serie, scopriamo come i due si sono incontrati: quando l’old boy era ancora un poliziotto, un giorno era in servizio durante alcuni disordini provocati dall’IRA e incontrò appunto un sosia di Groucho Marx che passeggiava incurante del caos e del pericolo. Si incontrano di nuovo anni dopo, durante il primo caso da indagatore dell’incubo (nel n. 200, a colori) Dylan Dog cerca spiegazioni sovrannaturali per i rumori nel solaio di una cliente, per scoprire che sono causati da un sosia di Groucho Marx che dormiva in un baule. L’old boy non lo denuncia, nasce l’amicizia e il comico diventa suo assistente.
Nonostante tanti scherzosi riferimenti a parenti, strumentali a battute varie, non sappiamo molto altro di Groucho. Dagli albi del ciclo della meteora e quelli successivi, abbiamo scoperto che risulta privo di cognome. Nel nuovo ciclo di storie, inizialmente la spalla è Gnaghi: si tratta dall’aiutante di Della Morte Dell’Amore, protagonista dell’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi dove vediamo una prima versione “italiana” dell’indagatore, un guardiano di cimiteri a Boffalora, alle prese con tanti morti che tornano in vita.
Nel numero 406, L’ultima risata, Dylan affronta un Groucho malvagio che uccide Gnaghi. L’old boy viene aiutato da un Groucho “normale” che diventa suo assistente: a questo punto il protagonista abbandona il look moderno (barba e cappotto) e viene ristabilito buona parte dello status quo (ma rimangono il matrimonio finito con Rania e l’esperienza da guardiano del cimitero, assenti nel Dylan Dog sclaviano).
Inoltre di recente abbiamo visto alcune ipotesi alternative sul passato di Groucho, ma in albi fuori dalla continuity, come il n. 35 de Il pianeta dei morti, che racconta dell’attore Waldo Wilkinson. Groucho è inoltre protagonista di alcuni racconti brevi, una volta pubblicati in piccoli albi allegati agli speciali annuali, successivamente raccolti in alcuni numeri appositi del Dylan Dog Color Fest, come il n. 42, Groucho Quarto.