Il numero 15 di Dylan Dog Oldboy – la testata che racconta le avventure dell’indagatore dell’incubo classico, pre-meteora – propone Malestorie, scritto da Barbara Baraldi e disegnato da Gianluca Acciarino, e Il demone sciacallo, con testi di Bruno Enna e disegni di Luigi Piccatto. La copertina di Giuseppe Montanari e Paolo Bacilieri – il duo che ha raccolto l’eredità dei Cestari Bros, passati alla serie principale – mostra un Dylan Dog intento a suonare il clarinetto in un campo di zucche.
Il volume, brossurato di 192 pagine in bianco e nero in formato 16×21, è in vendita dal 14 ottobre a € 6,90.
Dylan Dog – Malestorie
Dylan, la sua ragazza Isobel e Groucho sono prigionieri in una stanza insieme ad altri due uomini, costretti a raccontare storie dell’orrore che convincano il loro rapitore a non ucciderli. I malcapitati prendono spunto dalla narrativa e dalla storia, ispirandosi ai presenti per il protagonisti. Uno di loro è già morto. Groucho racconta la sua versione di Frankenstein Junior, in cui lui è Grouchor, l’assistente di Isobel Frankenstin, nipote del famoso Viktor. All’arrivo dei due al castello, scopriamo che è abitato da Frau Trelkovski, il cui nome fa abbaiare Piccolo Viktor, il cane che Grouchor nasconde sotto il mantello facendo credere di avere una gobba.
Isobel è scettica sugli esperimenti di Viktor, che nel ritratto rivela le fattezze di Xabaras, ma si ricrede leggendo il diario Come lo feci. Con Grouchor, Isobel preleva dal cimitero un cadavere che somiglia molto all’indagatore dell’incubo. La donna ritiene essenziale che la creatura abbia il sesto senso, per cui chiede all’assistente di procurargli il cervello di Night Shyamalan, ma un incidente costringe Grouchor a ripiegare su un organo con cinque sensi e mezzo. L’operazione ha successo, la creatura si risveglia, e la simpatia che suscita nel cane convince Isobel a chiamarlo Dylan Dog.
Quando i paesani chiedono di rendere conto dei cadaveri spariti, compare Viktor con un esercito di morti viventi: ha perfezionato il suo siero per risvegliare i deceduti.
Come ricorda Barbara Baraldi nell’introduzione, inizialmente come spalla per Dylan Dog si era pensato proprio al personaggio interpretato magistralmente da Marty Feldman nel capolavoro di Mel Brooks. Piacevole l’adattamento a fumetti della parodia di Frankenstein, benché le trovate originali siano poche.
Dylan Dog supera la prova dell’applausometro, tocca così alla sua fidanzata, che si ispira alla battaglia di Stalingrado del 1942, uno degli avvenimenti principali della Seconda Guerra Mondiale. Isobel Zaitsev è una cecchina che difende un ponte su Volga dall’invasione nazista, sperando di vedere arrivare Dylan Dog, agente inglese sotto copertura che deve trovare i documenti del progetto Lebensborn: il dottor Hicks. scopre l’agente segreto, ha creato il “soldato perfetto”, forte e spietato. Unico punto debole è l’ironia, che fa esplodere la loro testa: per Groucho è il momento di gloria.
Anche Isobel supera la prova, tocca a Patrick, che racconta la sua versione di Blade Runner, in cui la ragazza lascia Dylan perché innamorata di lui. L’irruzione degli alieni – non presenti nell’opera originale – e la scarsa qualità della storia portano all’eliminazione del giovane.
Tocca infine a Dylan Dog che ambienta la sua storia nella Parigi degli anni 20, dove il narratore è uno “smascheratore dell’incubo” e partecipa una seduta spiritica della medium Isobel Baudelaire per dimostrare che è una truffatrice, ma uno dei partecipanti, Jean Pierre de Monfort, viene accoltellato. Dylan Dog rivela di essere un poliziotto (ma con tesserino scaduto) e indaga in attesa della gendarmerie. Gli interrogatori vengono interrotti da grida (registrate su disco), attentati all’investigatore e l’omicidio di Rodolphe Valenti: un delitto nella camera chiusa, dove viene rinvenuto un oggetto dell’attrice annoiata Louise Books.
Ma si tratta di un indizio messo appositamente dalla padrone di casa, come rivela Dylan Dog, che individua il colpevole puntando sul personaggio meno sospettato, ma i colpi di scena non sono finiti. Così come non lo sono nella storia scritta da Barbara Baraldi, che svela chi c’è dietro il gioco crudele. I disegni di Gianluca Acciarino adatta i disegni alle diverse tipologie di racconto, così come alle ambientazioni ed epoche storiche.
Dylan Dog – Il demone sciacallo
Al museo Saint Thomas, che ospita la più antica sala operatoria del mondo, un inquietante e sadico “medico” organizza operazioni senza anestesia per intrattenere un pubblico di non morti. Dylan Dog riceve una cliente particolare, Florence Burns, che per sua stessa ammissione parla senza filtri e fa troppe domande: dopo i convenevoli, le rivela di aver trovato per prima il cadavere della donna sezionata, cui ha anche scattato qualche foto senza informare la polizia.
Florence spiega che la causa di essere in qualche modo responsabile dei macabri episodi: un demone sciacallo, ferito e ricoverato durante la guerra di Crimea mentre fingeva di essere un prete per avvicinarsi alle vittime e prenderne l’anima, ha contaminato con il sangue il tavolo operatorio che per scelta della donna viene utilizzato nel museo, per aumentare il realismo. Dylan Dog non sente il quinto senso e mezzo e rifiuta l’incarico, nonostante la valigetta piena di soldi portata dalla donna.
Per motivi che non riesce a spiegarsi, l’indagatore dell’incubo si occupa del caso rifiutato e parla con Bloch del “segaossa” (come viene definito dai giornali) e della cliente che ha rifiutato: l’ispettore rivela l’identità della vittima, la dottoressa Cora Gale, e che le tante impronte digitali rilevate non risultano nel data base. All’Università di San George dove insegnava Cora, Dylan Dog scopre che ha avuto una relazione con uno studente, Spencer Milne, e che uno dei loro incontri è avvenuto proprio sul tavolo operatorio del Saint Thomas.
Dylan e Groucho arrivano all’enorme dimora di Milne: Dylan vede mel giardino diversi fantasmi che si dirigono verso la serra, dove si tiene una delle macabre lezioni del segaossa. Si tratta dello stesso Spencer, che sta sezionando i propri genitori. Dylan Dog interviene ma viene messo in difficoltà da Spencer, armato dei proprio attrezzi: interviene Groucho che, eccezionalmente, spara anziché lanciare la pistola. Spencer è messo fuori combattimento e a quel punto il demone sciacallo lascia il suo corpo e fugge attraverso le fogne, dove prende possesso del corpo di un operaio e ne uccide un altro.
Dylan Dog torna da Florence, per chiederle perché lavori al Saint Thomas pur essendo molto ricca: la donna rivela di essere appassionata al paranormale e di essersi fatta assumere come custode per seguire gli avvenimenti spettrali di cui era a conoscenza. Dylan non si fida di lei, ma le formule contenute in un libro esoterico nella biblioteca della donna potrebbero essere determinanti per fermare la creatura: accetta, riluttante, di far partecipare la donna alle indagini.
Nelle fogne, trovano l’operaio ucciso e la targhetta del nome del suo collega, Alan Bristol, per poi scoprire che ha rapito il suo medico, dottor Mulligan, e l’ha portato a un convegno di suoi colleghi, con l’intenzione di smembrarli tutti. Questa volta è Florence a impedire al mostro di uccidere Dylan Dog, ma il finale sorprende l’indagatore dell’incubo.
Bruno Enna si diverte a scardinare alcuni elementi classici di Dylan Dog (l’innamoramento per la cliente avvenente, il quinto sesto e mezzo, Groucho che lancia la pistola). La sua sceneggiatura mescola abilmente tensione, umorismo e splatter ed è messa in scena con talento da Luigi Piccatto, che adatta lo stile ai diversi toni della vicenda ed è particolarmente efficace nel rendere le espressioni più sconvolte dei personaggi. I fantasmi che assistono alle operazioni del mostro sono efficacemente raffigurati con toni di grigio.
Gli autori
Barbara Baraldi ha scritto per la serie regolare di Dylan Dog i numeri 348, La mano sbagliata, 364, Gli anni selvaggi, 367, La ninna nanna dell’ultima notte, 385, Perderai la testa, 389, La sopravvissuta, 393, Casca il mondo, 407, L’entità, 417, L’ora del giudizio, 420, Jenny. Sempre per l’indagatore dell’incubo: Il bottone di madreperla e Ballando con uno sconosciuto, numeri 9 e 20 del Dylan Dog Color Fest, infine La solitudine del serpente e Buongiorno tenebra, Dylan Dog Oldboy nn. 1 e 8.
Autrice di romanzi thriller, Barbara Baraldi ha firmato inoltre Il regalo, n. 810 di Diabolik, 8 storie della serie Torture Garden per Edizioni Inkiostro, infine Nel nome del sangue, n. 5 di The cannibal family Book.
Il disegnatore campano Gianluca Acciarino ha disegnato per Sergio Bonelli Editore 9 numeri di Brendon, 3 di Tex Willer, il Dylan Dog Color Fest n. 24, Spazio sotto sfratto, e l’Old Boy 9, I figli dell’illusione.
Molto attivo in casa Disney, Bruno Enna scrive spesso per Topolino, soprattutto parodie: in particolare, ha firmato la trilogia gotica composta da Dracula di Bram Topker, Lo strano caso del dottor Ratkyll e di mister Hyde e Duckenstein di Mary Shelduck, realizzata con il disegnatore Fabio Celoni. Sua anche la storia Una ballata del topo salato, omaggio a Corto Maltese realizzato insieme a Giorgio Cavazzano.
Enna ha scritto storie di Paperinik e Trip (PK), inoltre ha ideato Paperino Paperotto e il suo mondo, Quack Town, piccolo centro agricolo fuori Paperopoli dove Paperino ha vissuto da piccolo con Nonna Papera (senza Ciccio).
Per Dylan Dog, Enna ha scritto Anima d’acciaio, Il guardiano del faro, Vite in gioco, Nel segno del dolore, Sulla pelle e Dove i sogni vanno a morire, numeri 248, 251 e 254, 284, 326 e 428 della serie regolare, oltre ai numeri 7 e 9 del Maxi e all’Oldboy n. 7.
Luigi Piccatto ha disegnato per Skorpio e Lanciostory (Eura Editoriale). Per Sergio Bonelli ha firmato storie di Magico vento, Demian, Zagor, Nathan Never e Darwin. Per Dylan Dog ha disegnato diversi numeri storici, come l’8, il 14, il 18, il 24, il 31 e il 41 della serie regolare, Il ritorno del mostro, Fra la vita e la morte, Cagliostro!, I conigli rosa uccidono, Grand Guignol, Golconda, nonchè i mitici Grouchini (Dylan Dog Presenta Groucho) che accompagnavano i primi speciali dell’indagatore dell’incubo.
In tempi più recenti Piccatto ha firmato per Dylan Dog i numeri 389 della serie regolare, La sopravvissuta, il Dylan Dog Gigante n. 9, Belve di città, i Maxi Dylan Dog nn. 22, 31 , 34, 38, L’armonia del silenzio, Rosso come il sole, caldo come il piombo, Finché vita non vi separi, La casa che piange, i Dylan Dog Oldboy nn. 4 e 11, Il Natale infinito e Il mostro dentro, il Color Fest n. 38, Groucho Terzo.