Poco più di 60 anni fa, più precisamente nel mese di agosto del 1962, sulle pagine del numero 15 di Amazing Fantasy faceva il suo debutto un supereroe destinato a cambiare la storia del fumetto: Spider-Man, con il trattino per distinguersi dal sempre popolare Superman.
Pur non trattandosi del primo supereroe creato dalla coppia Lee\Ditko per la Atlas (che diventerà Marvel solo in seguito), primato che spetta ai Fantastici 4 e ad Hulk, l’Uomo Ragno è il più importante esponente della categoria di supereroi con superproblemi, già dal suo esordio.
Si trattò per l’epoca di un personaggio rivoluzionario in tutto e per tutto; fino a allora i ragazzini erano state semplici spalle dei supereroi, come Robin o Bucky, mentre Peter Parker diventa il primo adolescente ad essere “titolare di testata”, per così dire.
Inoltre è un personaggio totalmente diverso da tutti quelli visti fino ad allora, non è esattamente prestante fisicamente né popolare e non muore dalla voglia di diventare un supereroe. Sarà il suo egoismo e il sacrificio dello zio Ben a trasformarlo nel protettore di Manhattan.
Considerato come a 60 anni di distanza la popolarità di Spider-Man non accenni minimamente a diminuire e anzi si trasmette di generazione in generazione, Panini ha pensato di tradurre e portare anche in Italia il volume Spider-Man the first 60 years che, edito da Titan Books, uscirà negli Stati Uniti tra qualche mese.
Nessun dubbio dunque e senza togliere alcun merito a Fabio Licari e Marco Rizzo, che si tratti di un volume mutuato per intero dall’originale americano. Nulla di male ovviamente, ma è opportuno dirlo per spirito di cronaca e chiarezza.
In ogni caso, ci troviamo davanti ad un volume che ripercorre i 6 decenni di vita editoriale di Spider-Man, seguendo un canovaccio unico per tutto il libro e che è ben congegnato e funzionale.
Si parte con un riepilogo delle storie più importanti e degli eventi principali, contestualizzandole all’interno del periodo storico in cui sono state ideate e pubblicate con dei focus sui momenti storici che hanno segnato la vita dell’eroe e dei suoi lettori, dalla morte di Jean Dewolff e Gwen al matrimonio di Peter e MJ, fino all’11 settembre 2011 e altri ancora.
Si prosegue poi con un focus sugli autori di quelle storie, accompagnate dalle loro parole che illustrano alcune decisioni o motivano le loro scelte in determinati momenti.
Strizzando l’occhio ai collezionisti, specie a quelli appassionati di numeri chiave (le key issue su cui si basa gran parte del mercato a stelle e strisce), alla fine di ogni capitolo troviamo una galleria con i numeri imperdibili del decennio di cui abbiamo appena letto, in ordine cronologico e con una breve sinossi che ci spiega perchè proprio quel numero è fondamentale nella storia dell’Uomo Ragno.
Ad accompagnare la nostra lettura i brevi testi sono affiancati da immagini, tavole e vignette dei numeri (in inglese) esaminati man mano e utili a farci avere anche dei riferimenti visivi del periodo di cui stiamo leggendo.
Il tutto per le circa 100 pagine che ci accompagnano dalle prime indimenticabili storie di Stan Lee al ciclo, quantomeno altalenante, di Dan Slott e di Nick Spencer, passando anche per i “nuovi” Spider-Man come Miles Morales e Spider Gwen. Insomma, tutto ciò che fa parte della spider-family, per così dire.
Chiude il volume un interessante riepilogo con tutti i costumi indossati da Spider-Man e un riepilogo con tutti i loghi delle varie testate dedicate all’Arrampicamuri, utili anche a capire quanto e come il personaggio si sia evoluto in questi decenni.