In 36 anni di vita editoriale Dylan Dog ha ascoltato migliaia di battute di Groucho, lamentandosene quasi sistematicamente (spesso imitato sia dalle clienti sia dall’amico Bloch). Dunque l’assistente sosia di Groucho Marx ha regalato centinaia di perle di comicità o deliziosi nonsense.
Vediamo quali sono stati i migliori momenti di comicità nei numeri da 61 a 70 della serie principale di Dylan Dog. Anche in questa top abbiamo “premiato” quasi tutti i numeri: due gag vengono da L’uomo che visse due volte, escluso invece Lo spettro nel buio. Alcuni numeri, come I vampiri, I segreti di Ramblyn, La belva delle caverne e il già citato L’uomo che visse due volte, erano particolarmente ricchi di comicità e avrebbero meritato più citazioni.
10. Tenacia
Abbiamo un avvocato che tiene duro! Ci ha messo trentasei anni a laurearsi in legge.
Dylan Dog 64, I segreti di Ramblyn
9. Onestà
Tutte le persone oneste voteranno per lui, e lui ha risposto: “Magnifico, però preferisco ugualmente la maggioranza dei voti”
Dylan Dog 69, Caccia alle streghe
8. Imprevisti d’amore
Mi ricordi quel tale che era talmente odiato, che se riceveva una lettera anonima era firmata “Un nemico”
Dylan Dog 70, Il bosco degli assassini
7. Imprevisti d’amore
“Io ho un grave problema e…”
Groucho: “Anch’io! Ho mandato talmente tante lettere d’amore alla mia fidanzata che si è innamorata del postino!”
Dylan Dog 61, Terrore dall’infinito
6. Innamoramenti
Oggi mi sono innamorato anch’io, di due ragazze. Alla prima, per conquistarla, ho detto che sono l’unico nipote di uno zio ricchissimo, e lei mi ha lasciato per sposare mio zio. La seconda invece mi ha promesso di sposarmi alle calende greche, e io credevo che fossero isole dell’Egeo.
Dylan Dog 63, Maelstrom!
5. Miglioramenti
Un balbuziente decide di andare a scuola di dizione.
Un mese dopo incontra un amico che gli chiede: “Allora, come va? Sei migliorato?”
E l’altro: “Senti: sette serpenti sibilano in salotto sotto il sofà!”
L’amico è sbalordito: “Ma è incredibile! Fantastico! Non hai più problemi! Sarai contento, immagino!”…
– “S-si, m-m-ma è u-u-una fr-fr-frase un po-po-po’ dif-dif-difficile da in-in-inserire in u-u-una co-co-conversazione!”
Dylan Dog 67, L’uomo che visse due volte
4. Dialogo surreale
Groucho: “Sapete dov’è il mio capo?”
Locandiera: “Certo… Ce l’hai sul collo.”
Groucho: “Fantastico. Woody Allen pagherebbe per NON avere una battuta del genere in un suo film! …Parlavo di Dylan, naturalmente. E ‘naturalmente’ non è il cognome.”
Locandiera: “Peccato, stavo per dire che non conosco nessun ‘naturalmente’… E’ uscito presto, stamattina. Ha preso la macchina.”
Groucho: “Capito. E’ tornato a Londra e mi ha abbandonato qui. Posso fare colazione? Mi dispero meglio a stomaco pieno.”
Locandiera: “Whisky, birra o gin?”
Groucho: “Mi viene in mente quella dell’ubriacone a cui il barista fa la stessa domanda, e lui risponde: ‘Sì'”
Dylan Dog 65, La belva delle caverne
3. Sogni
Ero terrorizzato e telefonavo alla polizia:
“Venite subito! C’è un gatto che sta entrando dalla finestra!”
“E ci disturbate solo per un gatto?”
“Certo! Io sono un pappagallo”
Dylan Dog 62, I vampiri
2. Riferimenti spaziali
“Qui torre di controllo a pilota: comunicateci la vostra altezza e la vostra posizione!”
“Un metro e ottanta, e sono seduto.”
Dylan Dog 67, L’uomo che visse due volte
1. In bianco
Denise: “Scusami, Dylan… Ma preferisco che restiamo amici e basta.”
Groucho: “Capo, preparo un cenetta IN BIANCO… in linea con la serata?”
Dylan Dog 66, Partita con la morte
Groucho, una vita a fianco di Dylan Dog
Ispirato chiaramente a Groucho Marx (ma inizialmente era stato pensato con l’aspetto di Igor di Frankenstein Junior), l’assistente di Dylan Dog esordisce nel mitico n. 1, L’alba dei morti viventi, aprendo la porta alla cliente di turno – Sybil Brown, in quel caso – a pagina 11 (una prima dell’Old Boy!) .
Oltre a tormentare con barzellette e freddure Dylan Dog, clienti, poliziotti e chiunque gli capiti a tiro, Groucho segue spesso l’Old Boy nelle indagini, in particolare il suo compito è lanciargli la pistola (con risultati spesso scadenti). Talvolta assume toni più seri o evidenzia con ironia o sarcasmo alcuni errori o vizi dell’amico.
Nel corso della serie, scopriamo come i due si sono incontrati: quando l’old boy era ancora un poliziotto, un giorno era in servizio durante alcuni disordini provocati dall’IRA e incontrò appunto un sosia di Groucho Marx che passeggiava incurante del caos e del pericolo. Si incontrano di nuovo anni dopo, durante il primo caso da indagatore dell’incubo (nel n. 200, a colori) Dylan Dog cerca spiegazioni sovrannaturali per i rumori nel solaio di una cliente, per scoprire che sono causati da un sosia di Groucho Marx che dormiva in un baule. L’old boy non lo denuncia, nasce l’amicizia e il comico diventa suo assistente.
Nonostante tanti scherzosi riferimenti a parenti, strumentali a battute varie, non sappiamo molto altro di Groucho. Dagli albi del ciclo della meteora e quelli successivi, abbiamo scoperto che risulta privo di cognome. Nel nuovo ciclo di storie, inizialmente la spalla è Gnaghi: si tratta dall’aiutante di Della Morte Dell’Amore, protagonista dell’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi dove vediamo una prima versione “italiana” dell’indagatore, un guardiano di cimiteri a Boffalora, alle prese con tanti morti che tornano in vita.
Nel numero 406, L’ultima risata, Dylan affronta un Groucho malvagio che uccide Gnaghi. L’old boy viene aiutato da un Groucho “normale” che diventa suo assistente: a questo punto il protagonista abbandona il look moderno (barba e cappotto) e viene ristabilito buona parte dello status quo (ma rimangono il matrimonio finito con Rania e l’esperienza da guardiano del cimitero, assenti nel Dylan Dog sclaviano).
Inoltre di recente abbiamo visto alcune ipotesi alternative sul passato di Groucho, ma in albi fuori dalla continuity, come il n. 35 de Il pianeta dei morti, che racconta dell’attore Waldo Wilkinson. Groucho è inoltre protagonista di alcuni racconti brevi, una volta pubblicati in piccoli albi allegati agli speciali annuali, successivamente raccolti in alcuni numeri appositi del Dylan Dog Color Fest, come il recente n. 42, Groucho Quarto.