Adattamenti a fumetti di Magic: The Gathering se ne vedono fin dal 1995, vale a dire da più o meno due anni dopo il debutto del primo tra i Trading Card Game, avvenuto nel 1993. Da allora le serie sono state tante, ed alcune hanno avuto editori molto importanti, un esempio su tutti Dark Horse, che nel 1998 diede alle stampe Gerrard’s Quest, una miniserie di quattro numeri dedicata al personaggio di Gerrard Capashen, presente nel TCG originale.
Adesso è il turno di BOOM! Studios, publisher anch’esso statunitense che ha voluto parimenti proporre una propria visione delle avventure nel Multiverso, avviando le pubblicazioni di Magic (così è semplicemente chiamata la serie, che avevamo già menzionato qui) ad aprile 2021, dando vita ad una vera e propria continuity a fumetti licenziata ufficialmente da Wizards of the Coast (l’editore del gioco originale) con tanto di One-shot (finora due) e spin-off (Magic: Ajani Goldmane).
La sceneggiatura è di Jad McKay, canadese attivo fin dal 1985, mentre l’onore ed onere di rendere graficamente giustizia ai numerosi protagonisti del Multiverso con le proprie matite è spettato al brasiliano Ig Guara, che vanta un curriculum dedito al fumetto supereroistico con pubblicazioni retrodatabili al 2007.
Magic, un’intera città contro un nemico evanescente
La narrazione si apre in uno dei piani probabilmente più conosciuti ed amati da chi apprezza Magic: The Gathering. Si tratta di Ravnica, un piano costituito da un’unica immensa città dominata da dieci gilde, ciascuna dotata di differenti combinazioni di mana (l’energia magica usata dai planeswalker, o viandanti dimensionali, onde alimentare i propri poteri).
Sono proprio i capi di tre di queste gilde i protagonisti di questa serie: il primo a fare la propria comparsa è Kaya, planeswalker a capo del sindacato Orzhov, i banchieri per eccellenza a Ravnica; Ral Zarek, anch’egli planeswalker e capogilda della lega Izzet, dedita alla scienza e al progresso tecnologico, e infine Vraska, gorgone planeswalker che regna sullo sciame Golgari, gilda dedita all’approvvigionamento dell’intera città e alla necromanzia.
I tre vanno incontro ad un destino comune quando vengono attaccati in simultanea da una cricca di misteriosi assalitori, il cui bersaglio primario tuttavia si rivela essere qualcun altro, vale a dire il planeswalker telepate Jace Beleren, giunto lì su convocazione della gilda Azorius, amministratrice della giustizia, onde far luce sul motivo degli attacchi. Proprio mentre il telepate si accinge a strappare le informazioni necessarie all’unico sopravvissuto, egli riesce ad indurlo misteriosamente in una sorta di coma.
Rimasti privi dell’unico in grado di svelare chi o cosa abbia funto da mandante per gli attacchi, i capi delle varie gilde si riuniscono al cospetto del drago Niv-Mizzet, garante nonché firmatario del Patto delle Gilde, una magia che mantiene l’equilibrio e la pace nell’altrimenti instabile Ravnica.
I sospetti cadono ben presto sull’unica gilda assente all’assemblea: la sfuggente Casata Dimir, arcinota per essere composta principalmente da membri dediti al furto e all’assassinio. I tre planeswalker coinvolti direttamente nell’attacco decidono così di mettersi sulle tracce di essa onde spingere il capogilda Lazav a discolparsi, ma ben presto scopriranno a proprie spesse che nulla è come sembra, e che l’avversario che hanno di fronte è ben più misterioso e ben più potente.
Un tratto da supereroe per una storia rispettosa della propria matrice
Il retroterra e le esperienze pregresse dell’artista Ig Guara esplodono nei colori e nelle squadrature che caratterizzano i personaggi e le ambientazioni. Purtuttavia, il disegnatore sa bene di trovarsi davanti a canoni estetici ben consolidati e riesce nel conferire personalità ai vari protagonisti senza snaturarli, rendendoli oltremodo riconoscibili a chi ha familiarità con il loro aspetto ‘in game’.
Anche a livello narrativo gli eventi non si discostano assolutamente dalla continuity del TCG, anzi al contrario la integrano e la espandono. La stessa condizione di Niv-Mizzet, già reincarnatosi nel suo nuovo corpo di mizzium e cristallo, permette a chi conosca gli eventi narrati attraverso le numerose espansioni del gioco di collocare quelli del fumetto dopo la cosiddetta Guerra della Scintilla, che vide lo scontro tra il potente drago planeswalker Nicol Bolas e i Guardiani (un’alleanza di planeswalker dedita alla salvaguardia del Multiverso).
Vengono inoltre mostrati sapientemente attraverso i viaggi compiuti dai tre planeswalker protagonisti alcuni tra gli altri piani di cui si compone il Multiverso che fa da ambientazione a Magic: The Gathering. Dai tradizionali Zendikar e Innistrad, utilizzati più volte come setting da vari blocchi di espansioni, ai più recenti Amonkhet e Kaldheim. Un’ulteriore prova dei rispetto degli autori verso il medium principale.
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