L’amore che si prova nei confronti di una persona si trasforma in furia omicida. Questo è l’effetto della terribile malattia che ha iniziato a diffondersi in Giappone.
Chi ne soffre cerca di resistere all’inizio, ma non riesce a controllare gli impulsi per troppo tempo. Il numero di cadaveri sale vertiginosamente, mentre questo misterioso virus viene tenuto nascosto al grande pubblico.
Ti amo, ma fatti ammazzare è un manga scritto da Majuro Kaname e illustrato da Soso Sakakibara. Debutta nel 2015 sulla rivista a cura di Kodansha, Shonen Magazine R, per poi spostarsi su Monthly Shonen Magazine, sempre dalla stessa casa editrice.
Dopo la conclusione della storia principale nel 2019, i due autori lavorano ad un sequel che viene pubblicato sulla stessa rivista.
In Italia, i diritti sono stati acquistati da Panini Comics ed è rilasciato come parte della collana Kodama.
La trama di Ti amo, ma fatti ammazzare
Taku è un timido studente liceale, spesso preso in giro per la sua ossessione con la pulizia. Da anni è innamorato della sua amica d’infanzia Mika, ma temendo di essere rifiutato non riesce a trovare il coraggio di dichiararsi, rinunciando sempre all’ultimo minuto.
Dopo essere tornato da scuola, una sera, fuori da casa sua sente delle urla. Affacciandosi alla finestra vede un uomo stringere con forza il polso di una donna. Anche se all’inizio decide di non intromettersi, alla fine esce di casa per cercare di calmare la situazione.
L’uomo però, gli intima di non avvicinarsi per il suo bene e subito dopo lo aggredisce. Quando Taku si sveglia sembra tutto un sogno, come se l’attacco non fosse mai avvenuto, ma questa convinzione va in mille pezzi appena vede Mika.
Il suo primo pensiero è quello di uccidere la ragazza usando l’ombrello. Da quel momento iniziano a susseguirsi episodi simili, allucinazioni in cui la violenza prende il sopravvento e la vittima è sempre e solo la ragazza.
Scopre presto di essere affetto da un virus che trasforma l’amore provato in desiderio omicida e di non essere l’unico. Chiunque soffra di questa malattia diventa a tutti gli effetti un super umano, con forza, velocità e resistenza superiori alla media.
Ma Taku fa parte di un gruppo di infetti che sviluppa anche altre abilità particolari, la sua è collegata alla vista. Grazie a questo dono, riesce a schivare la maggior parte degli attacchi dei suoi avversari e a causare danni a parti del loro corpo semplicemente guardandoli.
Opinioni sull’opera
La storia di Ti amo, ma fatti ammazzare parte da delle premesse interessanti.
Il sottile confine tra amore e odio, come la gelosia e la possessività influiscano su questi due sentimenti, hanno tutte le carte in regola per essere degli ottimi spunti narrativi e di riflessione.
Nei primi volumi, viene sviluppato molto bene, anche grazie all’impatto visivo fornito dalle illustrazioni dettagliate che rappresentano le visioni di Taku. Le immagini permettono al lettore di cogliere effettivamente la gravità della situazione ed il desiderio di cedere all’istinto da parte degli infetti.
Anche la confusione e la lotta interna di chi viene contagiato è espressa in modo impeccabile, non si può fare a meno di pensare a cosa si farebbe, se si ci trovasse nella stessa situazione. La domanda che sorge spontanea è infatti: “Sarei in grado di resistere?”.
Altro elemento ben trattato sono i flashback. Alcune volte spiegano come un personaggio sia arrivato ad essere quello che è, altre permettono semplicemente di conoscerlo meglio a livello di background.
Parlando dei protagonisti, tramite i ricordi si comprende come e perché Taku non voglia cedere alla sete di sangue. Non è solo a causa dell’amore che prova nei confronti di Mika, anche altri sentimenti entrano in gioco. Come, ad esempio, il senso di gratitudine e responsabilità nei confronti dell’amica, così come la necessità di proteggerla da tutto, anche da se stesso.
L’amore e l’affetto non possono più essere separati dall’ossessione. Taku in un primo momento fa affidamento sulla necessità di essere l’unico a poter uccidere Mika, per salvarla. È questa gelosia perversa ad attivare i suoi poteri.
In una seconda parte della storia, sono introdotti i membri di un gruppo di infetti al quale in protagonista si unirà, con lo scopo di trovare una cura alla malattia. Ogni lettore può trovare qualcosa di sé in loro, vengono infatti da background che riflettono diverse esperienze di vita.
Ad esempio, c’è una vittima di violenza domestica, innamorata del suo carnefice, ma anche il tipico “cattivo ragazzo” che ha in realtà un cuore d’oro e protegge i più deboli.
Nonostante ci siano delle buone basi ed elementi che non possono fare altro che tenere il lettore incollato al manga, sono evidenti dei buchi di trama e quelle che potrebbero essere definite “plot armor”. Questi problemi sono evidenti soprattutto nelle relazioni amorose, che vedono il protagonista maschile come interesse principale. Per alcuni rapporti lo sviluppo sembra naturale e logico, in altri è invece forzato e casuale.
C’è quindi una perdita di tridimensionalità nei personaggi, che all’inizio erano particolarmente interessanti e originali.
Nel corso della storia ci sono anche molteplici plot twist. Come per ogni colpo di scena, il risultato ottenuto è diverso. Se in alcuni casi il lettore rimane sorpreso e quasi senza parole nel momento dalla rivelazione, in altri non si riesce ad avere lo stesso effetto.
Il foreshadowing fatto per questi ultimi gioca sicuramente un ruolo importante, ma quella leggera dose di dubbio instillato dagli autori, comunque non è abbastanza per rendere davvero sconvolgenti ed inaspettati quei twist.
Ti amo, ma fatti ammazzare è un’opera che si presta bene ad una lettura leggera, senza molte pretese da un punto di vista di evoluzione dei personaggi e completezza di trama. Il finale del manga, se non si considera il sequel, può risultare abbastanza controverso, ma nel complesso riesce a concludere la storia dei due protagonisti in modo adeguato.
Nei capitoli finali, la narrazione sembra trascinarsi un po’, probabilmente anche a causa della necessità di chiudere tutte le sottotrame presentate nel corso dei volumi.