Nata come una serie di web novel diventata in breve fenomeno di culto, tanto da essere adattata in un manga di successo pubblicato su Weekly Shonen Jump, arriva anche in italia Shangi-La Frontier, il manga scritto da Katarina e disegnato da Ryosuke Fuji di cui avevamo avuto un assaggio durante l’ultimo Free Comic Book Day.
L’assaggio gratuito ci aveva già fatto una buona impressione, quindi senza ulteriori preamboli tuffiamoci nella recensione alla scoperta del mondo di Shangri-La Frontier.
Videogiochi e Manga
In un mondo leggermente più avanzato rispetto al nostro, il gioco tramite realtà virtuale è la norma; tutti i giocatori passano le loro giornate con indosso visori VR, totalmente immersi nelle loro partite mentre i giochi per come li conosciamo noi sono diventati inesorabilmente retrogame.
Questo importante sviluppo tecnologico ha fatto si che i giochi realmente validi siano pochi, visto l’enorme costo di produzione.
Questo non è un problema per i giocatori come Rakuro Hizutome che hanno fatto dei Kusoge (letteralmente giochi di merda) la loro passione; sfruttano bug, glitch e tutto quello che li rende ingiocabili per chiunque altro come fonte di divertimento per creare partite epiche.
Purtroppo, anche per un Kusoge Hunter (questo il soprannome del protagonista) i giochi brutti sono destinati a finire ed arriva il momento, su suggerimento della sua venditrice di riferimento, di provare uno dei giochi più apprezzati e famosi degli ultimi anni: Shangri-La Frontier.
E’ proprio l’impatto con un gioco di qualità a sconvolgere Rakuro, fin dal primo istante, che quasi si commuove davanti ad un mondo così ben fatto; applicando le abilità imparate in anni di giochi terribili, vive un’avventura tutta sua totalmente diversa da quella degli altri giocatori.
In pochissimo tempo si trova a livellare il proprio personaggio, raggiungendo quasi il livello di giocatori esperti, affronta e sconfigge un mostro potente, si trova davanti un mostro unico che lo riconosce come avversario formidabile ed entra in uno scenario che nessuno prima di lui aveva mai visto.
Il tutto mentre affronta l’avventura con un costume ridotto e una ridicola maschera da uccello, che viste le premesse rimarrà probabilmente il suo aspetto per l’intera avventura.
Si intuisce anche una sottotrama romantica, data dalla presenza di Rei, una giocatrice amica di Rakuro, che oltre ad essere il motore che spinge la venditrice a consigliare al giovane di provare Shanfro, ha un proprio potentissimo avatar nel mondo di gioco con cui va alla ricerca di Sunraku, come è conosciuto Rakuro nel mondo del gaming.
E a quanto pare non è l’unico intenzionato a sfruttare la realtà virtuale come ponte con il mondo vero; questa commistione tra realtà e videogioco sembra destinata a diventare parte integrante della trama, come possiamo vedere nelle tavole in cui i creatori del gioco analizzano i processi globali dei giocatori.
In questo primo numero non si accorgono ancora di Rakuro, ma è altamente probabile che il suo gameplay così peculiare non passerà inosservato a lungo.
La storia potrebbe sembrare banale, poco interessante anche, ma lo sviluppo dei personaggi e delle situazioni che alternano intense scene d’azione a momenti comici di decompressione riesce a tenere incollato il lettore alla pagina.
La sintonia che si crea con Rakuro è immediata, complice il suo linguaggio sboccato e i comportamenti sopra le righe che mantienre, specie quando ha a che fare con un mondo di gioco in cui tutti sono più forti di lui.
Segnali di Stile
La narrazione riesce ad essere coinvolgente ma allo stesso tempo semplice e scorrevole al punto che anche chi è totalmente a digiuno di JRPG e MMORPG (i due generi videoludici trattati nell’opera) riesce a capire i meccanismi alla base di questi titoli, che vengono spiegati con brevi schede riepilogative o inseriti direttamente tra i dialoghi dei personaggi.
La parte grafica, affidata a Ryosuke Fuji è ben riuscita; il disegnatore mette a frutto i dettami classici della scuola giapponese, senza strafare e proponendo tavole ben riuscite dal disegno chiaro.