La resa dei conti sul campo di battaglia deve ancora iniziare, ma sicuramente è già cominciata all’interno del cuore di Hikaru.
L’ottavo volume di Dien Bien Phu è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo e sullo shop digitale di Bao Publishing.
La trama di Dien Bien Phu 8
Un altro attacco notturno. Saigon invasa. L’ambasciata americana occupata dai vietcong. Questo è lo scenario che ci viene messo di fronte all’apertura del volume. I ragazzi della Saigon Ballad affrontano la loro prima battaglia, capitanati da Bao. Ma di fronte troveranno qualcosa di incredibilmente minaccioso, che manderà all’aria i loro piani.
Ha più fortuna l’unità Castello Rosso, dell’ammiraglio Yasukuni. Ma anche loro avranno una brutta sorpresa, una volta arrivati di fronte all’ambasciata. Tra loro c’è anche Hikaru, che questa volta non potrà essere salvato dalla Principessa. La ragazza si trova infatti ancora in Cina, per perfezionare con sua nonna alcuni colpi segreti.
I tre astragali neri hanno un momento di grande difficoltà, perdono pezzi e la lucidità.
E la colpa è ancora una volta di Hikaru. Incapace di seguire gli schieramenti, noncurante della distruzione che si trova intorno a lui. Ha deluso anche la sua professione e i suoi punti di riferimento, i fotografi di guerra a cui tanto si è ispirato. Il giapponese si è trovato di fronte all’immagine simbolo della guerra, immortalata da Eddie Adams di Associated Press. L’uccisione di un ragazzo, appartenente al Fronte di Liberazione Nazionale, per strada, senza processo. Hikaru era lì, ma non ha fatto nulla.
La città si risveglia all’alba, inizia un nuovo giorno come tanti altri, di ordinaria sofferenza. La guerra non è finita, anzi durerà ancora per anni interi. Non è detto che il nostro protagonista riesca a resistere così tanto.
L’opera
Quelli contenuti in questo ottavo volume sono decisamente capitoli molto profondi e drammatici. Se prima riuscivamo ad affrontare un tema così potente come la guerra inizialmente col sorriso sulle labbra e poi comunque con un velo di leggerezza, ora siamo arrivati a un momento in cui le emozioni preponderanti sono rabbia, delusione, impotenza. Le viviamo per una volta attraverso il protagonista, che forse finalmente si rende conto della sua responsabilità all’interno della storia. Ovunque sia andato ha portato con sé morte e distruzione, non è riuscito a mostrarsi al meglio neanche alla sua amata e ai suoi amici.
La sua figura è ormai abbandonata a sé stessa, quasi arriviamo a rimpiangere di doverlo rivedere. Intorno a lui le cose sono sempre più interessanti
I bollettini di questo volume si occupano di cultura popolare, andando a raccontare la storia di Khanh Li, cantante molto popolare, la principessa vagabonda della canzone, con un rapporto complicato con l’autorità.
C’è spazio anche per i massaggi vietnamiti, meno famosi delle controparti di altri Paesi orientali, ma a quanto pare altrettanto efficaci nel caldo soffocante. E per la religione, in un Paese che ha visto l’ingresso di tante culture idverse, tutte desiderose di imporre la propria versione di una vita normale. Riflessioni su una cultura millenaria, che ha tante sfaccettature, che rendono le cifre sulle vittime della guerra ancora più dolorose.
Scheda Tecnica
Formato: 12×18 cm, bianco e nero
Pagine: 288
Autore: Daisuke Nishima
Traduzione: Gigi Boccasile