Dragonero il Ribelle, la saga che vede protagonista Ian Aranill ed i suoi ribelli è finalmente giunta a questo diciassettesimo volume, intitolato Il Sacrificio di Yannah, edito da Sergio Bonelli Editore.
La principale storia fantasy della casa editrice milanese vede, tra queste pagine, un momento cupo per il movimento di ribellione guidato dal nostro protagonista. Un traditore si nasconde tra le fila della ribellione, pronto a colpire quando la guardia sarà abbassata, mettendo in serio pericolo i pilastri della milizia stessa.
Chi si muove nell’ombra della ribellione e quali conseguenze porterà con se questo gesto cosi meschino?
La trama de Il Sacrificio di Yannah
Le pagine di questo diciassettesimo volume di quella che si potrebbe definire la seconda stagione di Dragonero scorrono veloci tra le mani del lettore, il quale tuttavia, vedrà riproporsi velocemente diversi personaggi ed avvenimenti già visti in precedenza all’interno delle narrazioni di Dragonero.
Il gruppo di Ian si muove verso le terre a nord dell’impero, verso il popolo di Raghnar, per tentare di siglare un proficuo accordo per le ribellione. Tuttavia, la chiusura mentale dell’orgoglioso popolo nordico impone di rifiutare la proposta della ribellione, che dovrà quindi tornare a mani vuote da questo incontro.
In un clima teso e sempre vigile come quello che si respira tra le fila della ribellione, questo genere di rifiuti da parte di amici fraterni, per quando possa essere prevedibile, tende sempre a minarne gli animi ed ad abbattere lo spirito, anche se non si può fare un passo indietro e non si può abbassare la guardia per via della situazione precaria nella quale ci si muove.
Ed è proprio sulla via del ritorno che i nostri subiscono un agguato, durante la traversata del valico a Golkana, con la sua nebbia mistica e misteriosa allo stesso tempo, vengono aggrediti da una vecchia conoscenza della ribellione, che da tempo brama alle loro spalle nella speranza di riuscire a rovesciare questo manipolo di uomini che si oppone all’impero.
Roney riesce, attraverso la magia di una vecchia conoscenza di noi lettori di Dragonero (di cui non voglio fare il nome per non rovinare la sorpresa nella lettura), ad assalire i nostri ribelli in quel valico montano, un attacco violente e mirato, che inevitabilmente porterà con se i segni nel futuro.
Riferimenti ed impressioni
Quella letta tra queste pagine è una storia decisamente semplice, che porta però con se diversi riferimenti a molte altre letture di Dragonero fatte in passato, mettendosi quasi come volume di transizione tra una lettura e l’altra. Le ambientazioni nordiche delle terre di Raghnar, il suo misticismo ed i forti riferimenti norreni rendono questo volume ricco di magia e suggestioni.
Fortissimi sono i riferimenti con il volume speciale de La Muraglia dei Troll, che per motivi di spoiler non posso scrivere in questo articolo per non rovinare la lettura di entrambi i volumi. I personaggi e gli eventi sono strettamente collegati tra loro, lasciando al lettore un piacevole senso di scoperta e di appagamento.
Tuttavia, volendo valutare il volume prendendolo solo come tale e non come parte di un opera più grande, è inevitabile trovarsi davanti ad un albo che sembra quasi diviso in due: la prima parte racconta il tentativo della ribellione di unirsi ad un nuovo alleato, e il tradimento da parte di un membro, mentre la seconda parte si focalizza sulla storia di Roney e del come sia stato plagiato e corrotto dalla magia oscura.
Un volume che nel complesso risulta godibile anche da chi non leggere regolarmente Dragonero, o chi non legge anche tutti i volumi speciali della serie, ma che da il meglio di se ad un lettore appassionato che ricerca i dettagli all’interno di tutte le pubblicazioni della storia ideata da Luca Enoch e Stefano Vietti.