Per la nostra rubrica Otakult oggi parleremo di un anime probabilmente poco conosciuto, mai approdato sulle reti televisive come la Mediaset: stiamo parlando di Gakuen Alice.
Alice Accademy (titolo tradotto dell’originale giapponese Gakuen Alice) è un manga scritto e illustrato da Higuchi Tachibana, disponibile in Italia grazie a RW Edizioni Goen. La serie è stata pubblicata dal luglio 2013 al mese di marzo 2020 e si compone di 31 volumi. L’anime, risalente al 2004, è stato trasmesso in Italia nel 2009.
Il manga originariamente avrebbe dovuto avere 12 volumi, ma i programmi cambiarono per via del grande successo ottenuto. Allo stesso modo, la serie avrebbe dovuto avere più volumi, ma l’autrice si è ritrovata ad affrettare la chiusura dell’opera per via delle crescenti richieste dei suoi fan, che volevano leggere il finale. Per questo motivo, molte cose sembrano decisamente più affrettate.
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La trama di Alice Academy
Mikan è una bambina di 10 anni, orfana di entrambi i genitori, che vive in un paesino di campagna con suo nonno. La sua migliore amica, Hotaru, è una ragazza a dir poco geniale, che un giorno deve lasciare la scuola per frequentare l’Alice Academy, una scuola in apparenza privata dove vengono mandati i bambini geniali.
Nonostante la promessa di scriverle spesso, Hotaru manda solo una lettera a Mikan nel corso di un anno. Dopo aver scoperto che la bambina si era trasferita anche al fine di trovare i fondi per salvare la scuola, Mikan decide di andare a farle visita e parte verso Tokyo
Giunta all’accademia, viene immediatamente scoperta dal professor Narumi, che si accorge che lei ha un potere nascosto. In questo modo Mikan riesce ad entrare a scuola e a incontrare nuovamente la sua amica Hotaru, ma i rapporti con molti dei suoi compagni non sono dei migliori.
Analisi di Alice Academy
Come accade per la maggior parte dei manga, anche questo non è stato totalmente trattato nell’anime. La storia dell’anime è decisamente più breve e spensierata rispetto all’originale del manga, trattando solo la prima parte.
Nell’anime, infatti, non si ha il ben che minimo accenno a molti personaggi, inclusa la storia di Mikan, che è decisamente molto più forte e toccante di quanto non venga mostrato. L’anime copre solo i primi cinque volumi del manga, e gli ultimi quattro episodi non sono trattati nell’opera cartacea. Inoltre, alcuni temi sono stati leggermente modificati, probabilmente per rendere l’opera più adatta ad un pubblico di bambini, al quale è rivolta.
Tutto sommato, l’opera si dimostra piacevole e di facile visione. I personaggi, seppur trattati marginalmente, sono molto ben caratterizzati. Avendo come target dei bambini, a volte risulta infantile. Proprio per questo si consiglia di leggere il manga a tutti coloro che vogliono leggere un’opera dai tratti decisamente più maturi.