I tre minuti del trailer di Loki danno, se analizzati attentamente, diverse indicazioni interessanti sulla trama e i personaggi che vedremo all’opera a maggio nella serie che, prima ancora del debutto, è stata rinnovata per una seconda stagione, dal titolo Architect.
Loki catturato dalla TVA
Il filmato parte dalla scena di Avengers: Endgame, ambientata nel 2012, dove Loki, ammanettato e scortato dallo Shield, a causa di un disguido della missione temporale dei Vendicatori riesce a prendere la Pietra dello Spazio e fuggire, creando probabilmente una nuova linea temporale.
Dove finisce il fratellastro di Thor? Attraverso quello che sembra il Bifrost, arriva in una distesa di sabbia, non più ammanettato. Viene avvicinato da tre persone di origine asiatica. Poco dopo, lo vediamo nella grinfie della TVA, Time Variance Authority, organizzazione che nei fumetti Marvel (prima apparizione in Thor 372) controlla le linee temporali del multiverso, eventualmente cancellandole se troppo pericolose, od ostacolando chi cerchi di modificare il passato o il futuro.
Nella versione cartacea, alcuni personaggi riducono l’efficacia della TVA, in particolare Kang il Conquistatore, che vedremo nel terzo film di Ant-Man, ma potrebbe essere introdotto in questa serie. Nel trailer vediamo però che i membri della TVA non temono Loki, gli hanno messo una divisa da detenuto e gli inibiscono i poteri con un collare tecnologico.
La presenza di Owen Wilson in Loki era già stata annunciata, ma non era noto il personaggio che avrebbe interpretato. Nella scena dell’ascensore appare, invecchiato, nei panni di Mobius M. Mobius, uno dei principali cronomonitoratori: nei fumetti sono gli impiegati della TVA, creati dalla tecnologia quantica ogni volta che si genera una linea temporale.
L’ascensore ha tasti con strane sigle al posto dei numeri e si muove in uno spazio imponente, lasciando pensare che porti alle varie dimensioni e linee temporali del multiverso. Mobius, apparso per la prima volta nei fumetti nel 1991 nel n. 352 di Fantastic Four, sbeffeggia Loki e gli spiega che alla TVA il tempo scorre diversamente: il fratellastro di Thor sembra sorpreso, benché un’esperienza simile gli sia capitata su Sakaar in Thor: Ragnarok.
Un altro Loki
Per qualche secondo, vediamo soldati entrare in un’ampia tenda illuminata da qualche fiamma. Poco dopo, un personaggio incappucciato incendia un prato con una lanterna. Le immagini non sono chiarissime, ma si tratta probabilmente di Lady Loki, identità assunta più volte dall’asgardiano nei fumetti, in particolare in The Mighty Avengers (2009): gli stivali militari, i pantaloni e i guanti tagliati sono molti simili a quelli delle foto di scena di Sofia Di Martino, che interpreta l’annunciata versione femminile del dio dell’inganno.
Lo stesso personaggio compare senza cappuccio qualche sequenza dopo (benché possa sembrare Vedova Nera, deceduta in Endgame ma ancora viva nel 2012).
I possibili disastri causati dalla fuga di Loki
Dopo un breve flash sull’esperienza di Loki nell’Avengers Tower, con tanto di scettro, scopriamo che ad occuparsi di lui ci sarà una Corte Temporale: l’asgardiano viene condotto al cospetto di un personaggio interpretato da Gugu Mbatha-Raw, in un’aula dove campeggiano tre volti scolpiti nel legno, cui sono dedicate anche tre statue che vediamo poco dopo: i Custodi del Tempo, apparsi per la prima volta in Thor 243.
Loki assiste con Mobius alla proiezione di eventi legati alla sua vita, in particolare al suo attacco alla Terra del 2012. Probabilmente l’interferenza dei Vendicatori arrivati dal 2023 e lo spostamento di una Pietra dell’Infinito dalla sua realtà, oltre a consentire la fuga di Loki, hanno cambiato molte cose, a partire dall’esito della battaglia di New York (più avanti vediamo l’Avengers Tower semidistrutta). Tra l’altro in Avengers: Infinity War, nel 2019 della linea temporale principale, il personaggio è stato ucciso da Thanos. La TVA cercherà di rimediare a questi e altri sconvolgimenti, presumibilmente mandando il Loki fuggito dal 2012 contro le altre versioni di se stesso.
Il ritmo del trailer accelera, mostrando in rapida successione:
- un gruppo di poliziotti irrompe con Loki, in divisa, in un negozio Roxxcart, marchio di proprietà della losca multinazionale Roxxon
- il brusco rientro di Loki alla TVA, dove Mobius prende qualcosa da una bambina, di fronte a un dipinto che sembra raffigurare Mephisto (personaggio che comparirà in Wandavision)
- Loki, mentre fa volteggiare due coltelli come in Ragnarok, affronta il personaggio di Gugu Mbatha-Raw e due poliziotti
- Lady Loki assiste alla distruzione di un satellite, i cui frammenti arrivano sul pianeta
- dietro l’asgardiano vediamo le rovine della Grande Mela, dove anche la Torre degli Avengers è stata danneggiata seriamente
- in alcune brevi sequenze, Loki è in borghese su un aereo, da cui poi salta giù, dopo aver chiesto l’intervento di Heimdall per poter utilizzare il Bifrost: si direbbe una sua versione della vicenda di D.B. Cooper, che nel 1971 dirottò un aereo e scappò volando con un razzo
- mentre Loki sembra rivelare per l’ennesima volta un inganno, la pittoresca squadra ai suoi ordini gli si rivolta contro; la spilla con i colori della bandiera USA e la scritta “Vote Loki” richiama l’omonima storia del 2016