Cardcaptor Sakura – Clear Card è una nuova avventura per la giovane maga. Dopo che Sakura ha ottenuto il titolo di padrona delle carte trasformandole tutte con il proprio sigillo, i suoi poteri hanno continuato a crescere. E ora, all’inizio delle medie, nuovi pericoli appaiono all’orizzonte.
Il gruppo CLAMP ci riporta così nel mondo delle carte di Clow. La serie manga Clear Card ha debuttato con il primo volume nel luglio del 2016 ed è tutt’ora in corso. Al momento i volumi pubblicati sono sette per un totale di 35 capitoli. Dalla serie è stato realizzato anche un adattamento anime, disponibile su Netflix.
CLAMP e Clow
Il gruppo CLAMP dal 1996 ha dedicato ben tre serie all’enigmatico personaggio del potente mago Clow Reed. Cardcaptor Sakura, Tsubasa Reservoir Chronicles e Clear Card hanno in comune quest’ombra, che sembra tirare i fili delle vicende anche se compare in ben poche scene.
In Cardcaptor Sakura Clow è colui che designa la bambina come sua discepola e custode delle sue creature in apparenza, ma in realtà è il fautore di ogni particolare della storia. Si è infatti reincarnato dopo la sua morte in due figure: una è il giovane Eriol, che conserva i ricordi del mago. L’altra metà della sua anima si trova invece in Fujitaka Kinomoto, padre di Sakura.
In Tsubasa Chronicles questo particolare ritorna: la principessa del regno di Clow è la figlia adottiva del mago, che però in questa saga non ha un’aura positiva attorno a sé. L’aspetto paterno è scomparso e Clow pare un individuo assetato di potere.
Nell’arco Clear Card compare solo per citazione, ma nonostante Sakura sia ormai autonoma nel gestire la propria magia pare ancora avere un ruolo da svolgere.
Clear Card, primo volume
I primi 5 capitoli ci introducono alla vita di Sakura Kinomoto alle scuole medie. La ragazzina è cresciuta ma non ha smesso di usare la magia, come non ha dimenticato Syaoran. Il ragazzo è finalmente rientrato in Giappone per riunirsi a lei, e tutto sembra andare per il meglio.
Ma qualcosa sta per succedere, e Sakura viene confusa da uno strano sogno: fluttua nel buio e viene circondata dalle sue carte…diventate trasparenti, vuote. Mentre le esamina una figura incappucciata e silente la osserva. Potrebbe essere solo un incubo, ma al risveglio purtroppo la realtà è innegabile: le sue carte sono ridotte a oggetti vuoti e privi di vita. La sua magia, fortunatamente, non è scomparsa.
Né Yue né Cerberus sembrano in grado di capire l’accaduto, e Syaoran sembra non voler neppure approfondire l’accaduto. Mentre i sogni con il personaggio misterioso continuano, il sigillo di Sakura si trasforma: la stella a 5 punte sparisce e al suo posto compare un simbolo più elaborato.
Il nuovo scettro di Sakura rivela presto la sua potenza: sembra di ritornare ai vecchi tempi quando la ragazzina si ritrova in mezzo a strani fenomeni che solo lei può controllare. Sigillerà il primo in una nuova carta: La burrasca. E altre creature la seguiranno.
A questo punto appare lampante una questione che turba sia Sakura che i due custodi: è possibile che la giovane maga sia pronta a creare oggetti magici da sola, per sostituire quelli che aveva? Di certo ora è molto più potente di prima. Clear Card è un arco narrativo simile ai precedenti, ma dedicato interamente alla psicologia di Sakura. Nonostante abbia i suoi amici al fianco, sembra che nessuno possa consigliarla stavolta.
Stile
Lo stile di disegno appare invariato rispetto a quello di Cardcaptor Sakura: contorni ben definiti e disegni ricchi di dettagli, curati soprattutto nelle figure delle carte magiche. Appare tutto come un ritorno a casa. Clear Card tuttavia ci mostra personaggi con i tratti meno infantili, ad indicare il trascorrere del tempo e il fatto che Sakura non sia più una bambina, come emerge anche dal carattere più deciso che dimostra nei dialoghi.
Clear Card-inizio della fine?
Una frase enigmatica compare nel primo capitolo: le nuove carte trasparenti sarebbero “l’inizio della fine”. Un’apertura dal tono perentorio che apre un’atmosfera enigmatica: non siamo nuovi ai colpi di scena, ma se prima Sakura aveva un obiettivo ben definito stavolta non c’è. Non è una missione che le è stata affidata, ma deve andare avanti senza sapere cosa la aspetta.
I personaggi sembrano essere rimasti coerenti con sé stessi: Sakura dolce e sbadata, Tomoyo piena di entusiasmo, Yukito e Touya molto protettivi. Ma qualcosa non torna e potrebbe dare degli indizi sugli sviluppi futuri: Syaoran non sembra turbato quanto dovrebbe contando la sua indole, e Sakura pare diventata così sicura di sé da non abbattersi neppure di fronte alla scomparsa delle carte.
Siamo arrivati al punto di svolta? Ancora presto per dirlo. Ma le avventure della Cardcaptor catturano in fretta come al solito. Il clima di incertezza è ben costruito, e una leggera angoscia si fa sentire. Come sono cresciuti i protagonisti, così le sfide saranno sempre più dure.