Tondi, ovali, triangolari. L’onigiri è un must della cucina giapponese, una pietanza che non può mancare come la pasta nella cucina mediterranea. Ma cosa sono?
In ogni anime sono presenti dei cibi must come il ramen, i dango, l’okonomiyaki e il famoso onigiri: una pallina bianca con una striscia scura che da bambina scambiavo per cioccolata. In realtà si tratta di una polpetta di riso farcita con fagioli azuki (famosi per la marmellata Anko), pesce o verdure, il tutto fermato con una striscia di alga nori.
Ebbene sì, possiamo quasi paragonare l’onigiri con la nostra arancina di riso anche se il suo consumo equivale ai nostri tramezzini che siano caldi, tiepidi o nella maggior parte dei casi freddi. Un vero e proprio street food di cui i giapponesi ne sono ghiotti e li divorano con gusto, come testimoniato nei vari anime.
Come si prepara un onigiri alla perfezione?
Cucinare un onigiri non è facile, basta dimenticare un ingrediente che il fallimento è assicurato come è successo al mio primo bento. Siete pronti a cimentarvi?
Ingredienti
- 400 gr di riso per sushi (lo si trova al supermercato nel reparto etnico)
- 600 gr di acqua per la cottura
- 1 foglio di alga nori
Procedimento
- La fase più importante di questa ricetta è la cottura del riso per sushi.
Prendete un colino e lavate il riso sotto il getto dell’acqua del rubinetto. Questa operazione serve per eliminare completamente l’amido del riso. - Una volta lavato il riso versatelo in una ciotola piena d’acqua e strofinate con le mani i chicchi. L’acqua comincerà ad assumere un colore latteo per l’amido rilasciato. Cambiate l’acqua della ciotola e ripetete l’operazione fino a quando l’acqua non risulterà limpida.
- Prendete una casseruola e unite il riso lavato con i 600gr di acqua. Coprite con il coperchio e portate il tutto a bollore a fuoco medio. Quando l’acqua comincia a bollire diminuite la fiamma al minimo per circa 13 minuti. Il riso assorbirà completamente l’acqua: spegnete il fuoco e lasciate riposare per 10 minuti senza alzare il coperchio (consiglio di utilizzarne uno di vetro per controllare i vari stadi di cottura).
- Trasferite il riso in una ciotola (in Giappone utilizzano l’hangiri, ovvero una ciotola di legno) e attendete che si raffreddi.
Come avete visto la cottura è molto delicata anche se apparentemente sembra semplice. Molti hanno aggirato il problema acquistando il Rice Cooker, l’elettrodomestico per eccellenza usato da tutti i giapponesi facilmente acquistabile in ogni catena di elettrodomestici e affini come Mediaworld o comodamente online su Amazon.
Per la farcitura non ho dato indicazioni specifiche. I giapponesi li farciscono con verdure, pesce marinato o crudo come il tonno, branzino e salmone, oppure con fagioli azuki. Sono personalizzabili proprio come le nostre arancine che vanno da quelle classiche con ragù e piselli fino a gamberetti e pistacchi.
Le versioni più diffuse in Giappone
Tarako: uova di merluzzo
Tuna Mayo: tonno in scatola con maionese giapponese
Umeboshi: prugne salate
Sha-ke: salmone saltato alla piastra
Okaka: fiocchi di pesce bonito essiccato
Kombu: alghe di tipo kombu lessate (o in padella)
Come scritto sopra, l’onigiri è personalizzabile in base ai propri gusti. Molti preferiscono farcirlo con pollo teriyaki, altri optano per una versione vegana con verdure, altri ancora prediligono gamberetti in tempura.
Esistono delle versioni più colorate degli onigiri. Molti mescolano il riso con altri ingredienti come i semi di sesamo, spezie come lo zafferano o verdure sminuzzate.
Farcitura dell’onigiri
Creare un onigiri non è difficile, ma bisogna avere una buona manualità.
- Bagnate le mani per mantenere il riso umido durante l’assemblaggio e strofinate le mani con un pizzico di sale per dare più sapore al riso.
- Formate una polpetta per appiattirla sul palmo della mano. Aggiungete sopra un cucchiaio del condimento che più preferite (ad esempio, io adoro la versione con salmone e gamberetti in tempura), chiudete il disco di riso con un’altra dose di riso.
- Date a questa polpetta ora ripiena la tradizionale forma triangolare. Molti si dilettano in forme fantasione grazie a degli stampini creati appositamente per gli onigiri.
- Passiamo all’alga nori. Tagliate a striscioline lunghe 5 centimetri e larghe 2. Molti preferiscono inumidire l’alga per renderla più morbide e di più facile aderimento all’onigiri, altri invece la applicano asciutta.
Ora i vostri onigiri sono pronti per essere riposti un grazioso cestino!
Curiosità
Esiste una versione coreana dell’onigiri chiamato Kimbap Triangolare.
Sono farciti con tonno e maionese o tonno con Kimchi, un ingrediente base della cucina coreana. La particolarità è l’utilizzo dell’alga che, a differenza degli onigiri giapponesi, ricopre interamente il triangolo di riso.