L’ultima volta che abbiamo stilato una classifica è stato 11 novembre e si intitolava Top 10 anime Reverse Harem tratti da videogiochi . Adesso cambiamo del tutto argomento e passamio alla nostra amata penisola o, per meglio dire, come gli asiatici vedono l’Italia. Come sappiamo infatti i giapponesi sono affascinati dalla cultura occidentale e in molti anime ci sono riferimenti culturali e storici dei paesi europei e americani.
L’ esempio più lampante è Saint Seiya o meglio conosciuto da noi italiani sotto il nome di “I cavalieri dello Zodiaco” il quale parla appunto di divinità della Grecia antica come Atena o Ade e dello zodiaco occidentale con tutti i segni (Capricorno, Gemelli, ecc). Sarebbe interessante quindi vedere quanto siano stati influenza dal mondo italico e per scoprirlo faremo una classifica dei manga/anime più belli la quale trama riguarda l’Italia o le opere di italiani.
Ecco qui in basso la classifica:
7 – Bambino Pinocchio
Bambino Pinocchio è una serie animata tratta appunto dal romanzo per bambini che tutti conosciamo Le avventure di Pinocchio. Tralasciando la trama originale, il Pinocchio animato differisce abbastanza, infatti invece di avere come consigliere il grillo parlante, ha la papera Gina, sua vera ed unica amica, la quale cerca sempre di avvisarlo da eventuali furfanti come il Gatto Randagio e la Volpe Rognosa.
Il cartone animato è stato prodotto da Nippon Animation e Apollo Films ed è stato trasmesso la prima volta in Giappone il 27 aprile 1976 su TV Asashi. E’ uscito anche nella penisola grazie ai Fratelli Fabbri Editori in VHS (le vecchie cassette se ancora qualcuno se le ricorda) e in Tv fu trasmesso la prima volta su Canale 5 il 12 aprile del 1982.
Le motivazioni: il cartone essendo stato creato per bambini lo penalizza a livello di pubblico e quindi anche in classifica. La mancanza in oltre del grillo parlante, colonna che potremmo definire quasi istituzionale, sia del romanzo che del film animato Disney gli toglie punti. Per il resto, se la classifica era in base a tutt’altro argomento, è un ottimo vecchio cartone da proporre ai pargoletti per la sua istruttività morale.
6 – L’impero Romano
L’ impero Romano è una collana di tre volumi a fumetti che tratta della storia di Roma dalla dittatura di Gaio Giulio Cesare, passando per il primo imperatore Augusto fino ad arrivare a Nerone, l’imperatore che incendiò la città per “purificarla” dai cristiani. L’opera è molto fedele alla realtà storica dei fatti.
L’opera, scritta e disegnata da Mimei Sakamoto, è stata pubblicata nel 2007 dalla casa editrice Kodansha e distrubita da Yamato.
Le motivazioni: è una collana molto fedele alla storia e quindi gli va di merito. Non è semplice tramite un fumetto poter raccontare la storia, ma Mimei ci è riuscito in modo impeccabile. Anche se non parla proprio dell’Italia, l’ antico popolo romano è padre di tutti noi e quindi possiamo includerlo in questa classifica.
5 – Le Bizzarre avventure di JoJo
Le Bizzarre avventure di JoJo o meglio conosciuto all’estero come JoJo’s Bizarre Adventure è un manga/anime che parla della famiglia Joestar, incominciando nella prima serie con Johnatan Joestar, la quale è in continua lotta con il famigerato Dio Brando.
Il mangaka di quest’opera si chiama Hirohiko Araki ed il manga è stato pubblicato la prima volta sulla rivista Weekly Shōnen Jump il primo gennaio del 1987 ed è ancora in corso però su Ultra Jump. Successivamente fu creato un OAV di sei episodi nel 1993 e nello stesso anno anche una light novel. La sua popolarità portò anche alla produzione di un film animato nel febbraio del 2007 e nel 2012 un cartone animato.
Le motivazioni: chi conosce JoJo sa che la trama delle volte è ambientata in Italia e alcuni personaggi sono proprio italiani. L’autore infatti è stato influenzato da alcuni viaggi fatti nello stivale. Questa opera è incredibile! Potremmo quasi dire che più che un manga, questo è una raccolta di citazioni, anzi ancor meglio è lei stessa l’essenza della citazione. Quasi tutti i nomi non sono a caso, ma fanno riferimento alle passioni dell’autore come per esempi W.Antonio Zeppelli, amico e maestro di Jojo, il cui cognome ricorda molto la band Led Zeppelin o il nome di un antagonista, ovvero Vanilla Ice che è anche lo pseudonimo del rapper Robert Matthew Van Winkle che magari non conosci, ma sicuramente conosci la sua canzone più famosa Ice Ice Baby. Anche lo stesso stile di disegno, in particolare la figura di Johnatan ricorda molto Kenshiro.
4 – Hetalia Axis Powers
Hetalia Axis Power è un manga/anime in cui i personaggi sono tutti i paesi del mondo antropomorfizzati con una loro personalità che rispecchia gli stereotipi dei nipponici su di loro e sul resto dei paesi. La storia si concentra in modo particolare nella Seconda Guerra Mondiale e i personaggi principali sono l’ Asse (Italia, Germania e Giappone). E’ un genere comico e quindi ironizza sugli stereotipi e le relazioni tra gli stati sono rappresentate in modo bizzarro tramite i sentimenti tra i personaggi dell’opera.
L’ autore si chiama Hidekaz Himaruya e il suo manga è stato pubblicato da Gentosha in forma cartacea però venne diffuso prima dallo stesso Hidekaz su internet. Esiste anche una versione italiana pubblicata dalla J-Pop dal 28 ottobre del 2008. La serie acquisì anche una serie animata composta da 6 stagioni e anche un film. Yamato Video disse che sarebbe nata anche una versione doppiata in italiano ma nel 2020 saranno 6 anni da quando aveva promesso la pubblicazione.
Le motivazioni: Hetalia riesce a trattare temi come la IIWW in modo davvero semplice e divertente. Anche se le battute sui luoghi comuni sono un po’ trita e ritrita, in qualche maniera riesce sempre a strapparti una risata anche se non vuoi. Si merita la quarta posizione.
3 – Gunslinger Girl
Gunsliger Girl è un manga/anime che parla di bambine-cyborg assoldate da un ente che si occupa di lotta al terrorismo, di spionaggio e anche di contrastare gli indipendentisti. E’ ambientato completamente in Italia in un futuro imprecisato simile agli anni di piombo e il gruppo degli indipendentisti chiedono la divisione tra il Nord e il Sud della penisola.
La mangaka che ha scritto e disegnato l’opera si chiama Yu Aida. La prima edizione fu pubblicata a novembre del 2002 nella rivista Dengeki Daioh e poi venne pubblicata una verisone a volumi da parte di MediaWorks. Si può trovare anche una versione italiana che prima fu distribuita da Shin Division nel 2004 e poi dalla d/visual incorporated a partire dal dicembre del 2007. Venne creata anche una versione animata trasmessa inizialmente da Fuji TV nel otto ottobre del 2003 e poi su Aniplex. In Italia venne trasmesso in lingua originale con i sottotitoli in italiano da MTV a partire dal 2005.
Le motivazioni: gli indipendentisti che chiedono la separazione del Nord vi ricorda qualcosa? Il nome Berlusconi? Sono tutte cose che riguardano l’ Italia e vengono rivisitate in modo davvero eccelso. Gunsliger Girl non è solo fantapolitica, ma ha anche un lato psicologico che riguarda le stesse bambine-cyborg. Le “marionette” , così vengono chiamate, sono tutte degli ex rifiuti umani senza possibilità di avere un futuro. Alcune sono state vittime di stupro, altre con handicap gravi o situazioni familiari “borderline”. L’ente cerca di condizionarle ma non riesce perfettamente e di conseguenza la parte umana esce fuori mettendole a confronto con una società tutt’altro che felice. Tutte queste cose rendono l’opera meritevole della “medaglia di bronzo”.
2 – Porco Rosso
Porco Rosso è un manga e un film d’ animazione. Il film è ambientato in Italia nel periodo a cavallo delle due guerre mondiali e il protagonista è Marco Pagot o anche soprannominato Porco Rosso per via della sua sembianza da maiale. Marco è un pilota italiano di idrovolanti ed il terrore dei pirati dell’aria del Mar Adriatico, in particolare delle gang Mamma Aiuto, fino a quando non arriva un nuovo aviatore il cui nome è Curtis. La trama del manga si discosta leggermente dal film. Nel manga infatti l’americano Curtis si chiama Chuck e la figura di Gina non appare, infatti il film amplia la narrazione.
L’ autore del fumetto e della pellicola è Hayao Miyazaki. Il manga è composto da pagine completamente colorate ad acquarelli. La casa editrice Dai Nippon Kaiga lo pubblica nel 1989 su Model Graphix . L’anime è quasi tutto opera di Miyazaki: la regia, la sceneggiatura e pure il montaggio è stata affidata a lui. La casa di produzione ovviamente è lo Studio Ghibli . Uscì la prima volta nel 1992 in Giappone, mentre in Italia Lucky Red si occupò della distribuzione con il doppiaggio in italiano e uscì nelle sale cinematografiche il 10 novembre del 2010.
Le motivazioni: questa opera non è solo una storiella, ma molto di più. Tramite la figura di Marco, Miyazaki ci rivela diverse cose di sè. Per esempio la sua idea politica, essendo Porco Rosso un amante della libertà e oppositore profondo del fascismo. “Piuttosto che diventare un fascista meglio essere un maiale“, frase appunto detto da Marco. Inotre sempre tramite la figura del protagonista ci rivela il suo amore per gli idrovolanti ma soprattutto la sua stima verso Nino e Toni Pagot i creatori di Calimero. Nell’anime non manca niente, nè dal punto di vista dei sentimenti dei personaggi, nè dal lato dell’azione e neppure della comicità forse spicciola ma comunque accettabile non essendo un film comico.
1 – La Divina Commedia
La Divina Commedia di Go Nagai potremmo definirla l’ illustrazione a fumetti del poema di Dante ispirandosi però ai dipinti di Gustave Dorè per i disegni. Anche qui Dante ripercorre tutto il viaggio nel mondo ultraterreno ovvero l’Inferno, il Purgatorio e anche il Paradiso.
L’opera, fu pubblicata in tre volumi da Kōdansha tra il 1993 e il 1994, fu successivamente edita in Italia da d/visual tra il 2006 e il 2007, e infine da J-Pop nel 2014. Non esiste purtroppo una versione anime.
Le motivazioni: Go Nagai è un artista conosciutissimo anche per altre opere come Violent Jack o come Devilman. Il suo stile cupo e aggressivo rappresentano perfettamente il senso di disperazione dell’Inferno dantesco e il tratto nervoso e sporco enfatizzano la figura dei demoni. L’opera si concentra poco sulla rappresentazione dello sfondo creando spesso un senso di smarrimento che protrebbe a primo impatto risultare una mancanza, ma che in realà è un punto a favore perchè fanno entrare di più il lettore nel senso di smarrimento che poteva provare lo stesso Dante a trovarsi in quei luoghi che se anche visti con gli occhi non potrebbero mai ottenere una razionalizzazione umana.