Per la regia di Makoto Shinkai, autore per altro di film come: Your Name, il giardino delle parole e 5 cm al secondo, arriva quest’anno in tutte le sale giapponesi (e italiane) il nuovo progetto originale: Weathering with you (Tenki no Ko, nella versione giapponese). Il film viene distribuito in Italia grazie alla Nexo Digital.
Per quanto rigurda lo staff, ricordiamo che è stato animato da Atsushi Tamura. Masayoshi Tanaka è il direttore artistico e come Character design troviamo Tanaka Hataga, Hiroshi Takiguchi si è occupato degli sfondi.
Vorrei precisare, che non farò spoiler, ma alcuni concetti vanno espressi citando qualcosa del film, altrimenti quello che dirò potrebbe non essere capito a pieno.
TRAMA
Il nuovo film di Shinkai racconta la storia di Hodaka, uno studente liceale che scappa di casa per trasferirsi nella città di Tokyo, ma ritrovandosi subito senza soldi è costretto a trovare un lavoro e alla fine viene assunto come giornalista per una rivista che si occupa principalmente di storie dell’occulto. Dopo aver iniziato con il suo nuovo lavoro, in una zona della città incontra Hina, una ragazza che riesce a fermare la pioggia e controllare le condizioni atmosferiche. Insieme, cercheranno di far tornare il bel tempo nella città, che da settimane ormai, è preda di un’incessante pioggia che non vuole fermarsi un attimo.
STRUTTURA DELL’OPERA
Come sempre, quando parliamo della struttura dell’opera, è bene iniziare analizzando la trama e quello che si è voluto raccontare. Partiamo subito dicendo che questa storia d’amore tra i due ragazzi, non è il perno centrale del racconto, ma più precisamente troviamo come protagonista il tempo, inteso come clima e fenomeni atmosferici. La leggenda che ci viene descritta durante il film, è tramandata da secoli e viene raccontato che da tempo immemore, ogni villaggio, tribù o città, aveva una portatrice di sereno, capace di modificare a piacimento il clima della zona.
Parlando del lato tecnico della pellicola, c’è poco da dire, visto che lo staff ha fatto davvero un ottimo lavoro. Inoltre, essendo l’acqua l’elemento principale del film, si è deciso di dare a tutti i liquidi una forma, una caratterizzazione e un colore diverso per ogni tipo. Inoltre, durante alcune scene, le lacrime vengono evidenziate con uno stile grafico diverso rispetto al resto dell’inquadratura.
Magnifici gli Easter Eggs che troviamo verso la metà del lungometraggio, dove sicuramente in molti rimarrano piacevolmente sorpresi! Non voglio svelarvi niente per non rovinare quelle piccole sorprese! Però voglio precisare, guardandolo per la prima volta, ne troverete in totale tre, due molto palesi e uno un po’ più nascosto! A voi il compito di trovarne altri!
La cosa che magari potrebbe fare storcere il naso, sono questi simil antagonisti che compaiono, inseriti nel corso della storia, che non riescono ad essere davvero d’ostacolo ai protagonisti e la loro presenza non è così importante. Infine, parliamo della musica che è davvero fantastica, i RADWIMPS (che hanno collaborato anche per Your Name) non ne sbagliano una, c’è poco da fare! Ogni canzone o musica creata è davvero meravigliosa e accompagnano egregiamente tutti gli eventi del film.
IMPRESSIONI PERSONALI
Lo devo ammettere, quando ho finito di guardare il film, e successivamente parlandone con le altre persone, ho nominato tante volte Your Name, mettendolo a confronto. Ragionando a mente lucida però, si capisce perfettamente che non si può guardare e trovare dei paragoni con la precedente pellicola! Se si pensa di andare a vedere questo film per provare le stesse identiche emozioni provate con Your Name, allora ci si sbaglia di grosso.
I trailer che abbiamo visto prima dell’uscita del film non rendono bene l’idea che Shinkai ha voluto portare sul grande schermo; questa volta non ha incentrato totalmente la storia sull’amore, ma piuttosto sulla leggenda che ci sta dietro e sulla forza della natura, che possiamo contenere, ma mai dominare. Per quanto riguarda il lato sentimentale, dell’amore che nasce tra i due ragazzi, il regista ha voluto far vedere quell’amore egoista dove alla fine bisogna scegliere tra la propria felicità escludendo il resto del mondo oppure cercare di far felice tutti a discapito della propria. Come detto nel paragrafo precedente, gli antagonisti (se così possiamo definirli) non sono molto incisivi durante il corso della storia, rallentano gli obbiettivi dei protagonisti, questo è vero, però se invece di persone, fossero stati eventi inaspettati a rallentarli, sarebbe stata la stessa cosa.
In conclusione, Tenki no Ko è un buonissimo film. Che personalmente consiglio di andare a vedere, ma come ho già detto, se si va con l’idea di andare a guardare un Your Name 2.0 si parte col piede sbagliato. Martello su questo punto semplicemente perché anche io sotto sotto, andavo con la convinzione di vedere un altro prodotto molto simile a quello precedente e magari non ho visto, apprezzato (o disprezzato) qualche particolare in più.