Colette wants to die (Colette Wa Shinu Koto Ni Shita) è un manga di Yukimura Alto serializzato, a partire dal 2013, sul magazine Hana To Yume con cadenza mensile.
Il titolo, sebbene faccia pensare a una triste sorte per la protagonista, indica in realtà il fatto che la stessa sia sempre in costante contatto con la morte: sia nella sua professione che nella vita in generale, poichè si sente “morire” per tutto il lavoro a cui deve stare dietro. La protagonista, infatti, è una giovane dottoressa dal grande altruismo di nome Colette che si da sempre da fare per alleviare le sofferenze di chi vive nel suo villaggio e il lavoro si rivela spesso piuttosto impegnativo e senza riposo.
Trama
Un giorno, la ragazza decide di sedersi per un momento su un pozzo, oggetto di una leggenda; si dice infatti che conduca a un luogo dove regnano sovrane tranquillità e serenità, proprio ciò di cui avrebbe bisogno. Distratta, finisce per cascarci dentro e si ritrova così nell’Oltretomba, il regno di Ade, il dio degli inferi. La ragazza inizialmente crede di essere morta ma successivamente capisce di essere sopravvissuta. Il pozzo è un collegamento per il mondo dei morti così come per Kagome, deuteragonista di Inuyasha, era il passaggio per arrivare nell’era Sengoku.
Qui Colette viene imprigionata dai servitori di Ade, degli esseri con il volto da scheletro e il corpo nero come la notte che anima il luogo. Sentendole dire che è un dottore, le chiedono di curare la piaga che affligge Ade e cosi la ragazza decide di intervenire.
Ecco allora presentarsi Ade, che non è come la figura minacciosa e scontrosa di disneyana memoria, bensì un giovane avvenente dai folti capelli corvini. Inizialmente non sopporta il carattere così impavido e testardo della ragazza, fissa a curarlo a tutti i costi non considerando la sua posizione di fronte a una divinità. Poi però, comincia ad apprezzare i suoi sforzi perché in lei rivede se stesso, il dio che affronterebbe qualunque sacrificio per adempiere al proprio dovere.
Sarà proprio Colette a vedere Ade al lavoro come implacabile giudice di anime, le quali ricevono una giusta punizione in piccole prigioni alla mercé di Cerbero, il famelico cane a tre teste, oppure possono trovare la pace nei Campi Elisi, il luogo di eterno riposo per gli eroi e le persone più pure di cuore.
In questo luogo Ade informa Colette che la potrà rivedere solo dopo la sua morte, quando tornerà sotto forma di ombra. A dispetto di tutto però, Colette torna di nuovo nell’oltretomba utilizzando il pozzo e decide di continuare a far visita ad Ade come dottoressa dell’Oltretomba.
La sua vita continuerà tra il mondo dei vivi e quelli dei morti e approfondirà sempre di più il legame con gli abitanti dell’oltretomba, Ade compreso. In diverse occasioni avrà anche la possibilità di conoscere le altre divinità, onore che spetta a fin pochi mortali.
Struttura dell’opera
L’autrice, conferisce, con un tratto leggero e seducente, dinamicità ed espressività ai personaggi, che non si devono guardare con un superficiale “primo giudizio”, in quanto acquisiscono una loro complessità di fondo man mano che si procede nella lettura dei capitoli. Le figure di contorno, come i servi di Ade e Cerbero, delineano una sfumatura comica e divertente che non guasta in un’opera dalla linea romantica, di un romanticismo che però si consuma lentamente, nel tempo in cui i due protagonisti approfondiscono la loro conoscenza e i reciproci sentimenti. Sebbene la serie a volte cada nei classici cliché tipici del genere shōjo o, in certi casi, attribuiti alle varie divinità nel corso della storia, si rialza in piedi attraverso archi narrativi che permettono di farci comprendere a fondo i mondi e i personaggi con cui Colette deve avere costantemente a che fare.