Pare che finalmente ci siamo: in un annuncio sul profilo Twitter ufficiale dedicato alla serie, è stato annunciato l’inizio effettivo delle sessioni di doppiaggio che Studio Khara utilizzerà per il nuovo, ultimo film dell’epopea di Neon Genesis Evangelion, ossia Shin Evangelion Gekijou-ban :||, meglio noto in Europa col nome semi-provvisiorio di Evangelion 3.0+1.0.
L’annuncio della partenza dei lavori sulla registrazione dei dialoghi del film, previsto per l’uscita nelle sale giapponesi nel 2020, è stato accompagnato dall’immagine del copione ufficiale del regista della serie, Hideaki Anno. La produzione è stata annunciata fin dal 2017, anno in cui ad aprile lo Studio Khara ha iniziato una fitta opera di rectuiting tra animatori, modellisti, staff tecnico, ingegneri di sistema e manager di produzione.
Per quei pochi che non sapessero di cosa parliamo (nel qual caso vi invito a consultare anche la nostra rubrica Otakult), Neon Genesis Evangelion è un mostro sacro del genere mecha pre-2000, giunto alla gloria della ribalta non soltanto per la trama complessa e i combattimenti leggendari a bordo di robot organici, ma anche per la profonda ed articolata filosofia che coinvolge ambiti apparentemente distinti e non correlati tra loro dello scibile umano: infanzia rubata, complessi edipici, raffronti generazionali, eugenetica, metafore dell’evoluzione tecnologica e biologica, il complesso e conflittuale rapporto tra scienza e religione e tra uomo e Dio sono solo alcuni degli argomenti che scavano nel profondo dell’animo dello spettatore in ogni momento di questo capolavoro dell’animazione non soltanto giapponese, ma mondiale.
Lo staff grafico di Studio Khara include, ma non è limitato a: Yusuke Matsui (direttore dell’animazione in CGI); Takashi Suzuki (direttore tecnico CGI); Manabu Kobayashi (direttore della modellazione CGI); Masanori Iwasato e Ryōichi Nakama (animatori in CGI); Tsubasa Takabe (addetto al rigging, ossia l’animazione “scheletrica”); Nanae Hirabayashi, Hiroaki Yabe e Toyonori Yamada alla fotografia.
Inoltre, fa riflettere l’aggiunta del simbolo “:||” alla fine del titolo: il simbolo, infatti, è usato nella partitura musicale per indicare la ripetizione delle note nello spartito alla fine del pentagramma.
Può dunque essere un richiamo al finale tradizionale del manga di Yoshiyuki Sadamoto?
Non ci resta che attendere e sperare.