Il Beethoven dei videogames, torna a presenziare ai concerti. In stand-by, invece, l’attività da compositore
“Ciao, sono Nobuo Uematsu. É da un po’ che non aggiorno il mio blog. Mi dispiace di avervi fatto preoccupare. Non è ancora deciso quando tornerò a comporre ma, dal prossimo anno, tornerò a presenziare ai concerti in patria, a piccoli passi. Grazie.”
Dopo i problemi di salute che lo hanno allontanato dalla sua arte, queste sono state le parole che il compositore Nobuo Uematsu ha postato sul suo blog (in inglese e giapponese). Da esse, traspare il fatto che il musicista non sia ancora nel pieno delle proprie forze ma è lecito sperare che, con i suoi giusti tempi, tornerà, oltre che a presenziare ai concerti, anche a deliziare l’udito di milioni di gamers.
Nobuo Uematsu, musicista autodidatta, è noto, principalmente, per aver composto gran parte della musica della saga di Final Fantasy e per la sua lunga collaborazione con la produzione Square (dal 1986 al 2004). Le sue note, però, non sono rimaste chiuse all’interno delle avventure che contribuiscono a rendere emozionanti. Sono, tuttora, suonate da orchestre, in concerti in giro per il mondo. Attualmente, è in corso il tour Distant Worlds che presenta, tra le varie tappe mondiali, anche quelle di Milano e Roma (rispettivamente, 23 e 24 Marzo 2019) e comprende, nella sua scaletta, diverse composizioni del Maestro Uematsu. Particolarità del concerto è la multimedialità. Durante le esibizioni, infatti, le più emozionanti scene della serie di Final Fantasy vengono proiettate su un apposito schermo.
In attesa della sua totale guarigione, non resta che mettere in play la sua musica, chiudere gli occhi e ricordare i gloriosi giorni in cui, nei panni di Squall Leonhart abbiamo salvato il mondo dalla terribile strega Artemisia a colpi di Gunblade.