Dopo la recensione di Baki, eccone una su un’anime tratto da un videogioco!
Introduzione
Hyper Dimension Neptunia è una serie di videogiochi sviluppata dalla Idea Factory e pubblicata per Playstation 3, Playstation 4 e Playstation Vita.
Nel 2013 è uscita una serie anime ispirata al videogioco: ne trae infatti i personaggi e le vicende principali per costruirci sopra una storia totalmente originale. L’anime è composto da 12 episodi e al tempo della trasmissione ricevette recensioni positive per la storia e per il suo umorismo.
Tra il 2010 e il 2013 sono stati inoltre realizzati diversi adattamenti cartacei del franchise, che comprendono manga e light novel. Una di quest’ultime, Hyperdimension Neptunia High School, vede le protagoniste comunissime liceali.
Trama
Hyperdimension Neptunia è ambientato nel mondo di Gameindustri, costituito da quattro nazioni Planeptune, Lastation, Lowee e Leanbox. Questi paesi erano in guerra a causa dell’energia Share, la cui fonte di forza dipende da quanta fiducia gli abitanti degli stati abbiano nei confronti delle loro dee, a capo degli stessi. Le quattro decidono alla fine di siglare un patto di pace, così da evitare attacchi per la conquista dei rispettivi territori.
Nello specifico le quattro dee sono:
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- Neptune, chiamata anche Purple Heart
Ha perso la memoria e non ricorda più il suo ruolo, sebbene sia ancora in grado di trasformarsi. Dalle altre è considerata una buona a nulla, ma il suo alterego si rivela invece più serio e maturo. Rappresenta la console Sega Neptune.
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- Noire, nota anche come Black Heart
La ragazza è una stacanovista e vorrebbe essere amica di Neptune, senza dimostrarglielo troppo apertamente (carattere da tsundere). La sua controparte è più aggressiva verso i nemici. Rappresenta la Playstation.
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- Vert, conosciuta anche come Green Heart
Ama manga, anime e videogiochi, in particolare rhythm game, simulatori e RPG. Il suo alterego è il suo opposto: testardo, arrogante e totalmente ossessionato dal suo seno prosperoso. Rappresenta la XBOX 360.
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- Blanc, altresì White Heart
Può passare da un carattere tranquillo a uno molto violento se la si fa arrabbiare. Ama la letteratura. La sua controparte accresce di sproposito i suoi lati peggiori. Rappresenta la Wii.
A un mese dalla firma del trattato, Neptune, la dea di Planeptune, evita di fare il proprio dovere, stando in panciolle e giocando ai videogiochi. Ciò non permette alla sua energia Share di crescere e, come se ciò non bastasse, una nuova minaccia colpisce tutta Gameindustri, la malvagia dea Arfoire.
Struttura dell’anime
L’anime si sviluppa in dodici episodi da ventiquattro minuti con una narrativa pressoché lineare, che presenta anche situazione canoniche all’interno del format come, ad esempio, l’episodio in spiaggia.
Impressioni personali
In tutti gli episodi si può notare una buona animazione, soprattutto nelle sequenze dove le protagoniste e i personaggi secondari, parenti delle stesse, si trasformano, assumendo una forma più adulta e un’arma con cui combattere i propri nemici. I costumi che indossano, come capita nella maggior parte dei casi in media del genere, enfatizzano le forme femminili.
Una caratteristica interessante è la totale mancanza di presenza maschile: è vero che sarebbe una giusta controparte alla massiccia componente femminile, ma questa assenza viene compensata dalla diversità caratteriale dei personaggi, che sono ben riconoscibili, sebbene non esenti da stereotipi tipici del caso.
Secondo quanto affermato dagli amanti del gioco, il character designer è stato mantenuto fedele e in questo caso mi trovo totalmente d’accordo, a dimostrare di come lo studio che si è occupato della serie abbia reso giustizia al videogioco.
Un altro aspetto apprezzabile di Hyperdimension Neptunia è la capacità di dosare bene le scene d’azione e quella di vita quotidiana. Il focus resta d’altronde quello di mostrare cosa facciano sul loro pianeta le dee e per cosa siano pronte a combattere.