Cosa fare quando una grande passione unisce due artisti di talento? Ce lo mostrano Zerocalcare e Nova, i quali, per il progetto This Is Not A Love Song (Tinals) che dal 2013 ripropone in box che assomigliano a VHS, cartoncini illustrati che riprendono alcune scene di film famosi e la locandina reinterpretati graficamente, un adattamento in forma di immagini di Star Wars con This is Not Star Wars: A New Hope, in cui vengono riprodotti i momenti salienti della pellicola con 17 fotogrammi illustrati e due poster, mentre per chi ordina online può usufruire di un’occasione “stellare” in cui al “VHS” si và ad aggiungere la simpatica maglietta con un estroso Chewbecca.
This is Not Star Wars: A New Hope è ispirato dal IV capitolo della saga cinematografica, ma il primo in ordine cronologico ad apparire sugli schermi, Star Wars: A New Hope del 1977 che ci introduceva nel fantastico universo di George Lucas e ci faceva fare la prima conoscenza con i personaggi che sarebbero entrati nel nostro cuore: Luke Skywalker interpretato da Mark Hamill, la Principessa Leia Organa aveva il volto della compianta Carrie Fisher, mentre Harrison Ford era l’affascinante contrabbandiere Han Solo uniti dal destino che li avrebbe portati a lottare contro il temibile Impero Galattico. Ti ricordo che l’ultimo capitolo della saga di Star Wars sarà nei cinema dal 18 Dicembre 2019, mentre per il 2022 è previsto l’inizio di una nuova trilogia annunciata da Disney pochi giorni fa.
Di Zerocalcare ti ho già parlato in un precedente articolo, mentre la giovane artista Nova ha debuttato lo scorso anno con il graphic novel Stelle o sparo edito da BAO Publishing, che puoi trovare sul sito della casa editrice al costo di 17.00€ e di cui ti vado a fornire la trama:
Stella ed Ed sono amiche da sempre. Stella è bloccata nelle sue paranoie da un po’, così Ed la costringe a partire per un viaggio. Si ritrovano su un’isola che il turismo ha dimenticato, e ne conoscono gli abitanti. Passano le giornate come se fossero pirati, esplorando e carpendo ciò che possono da ciò che le circonda, per capire ciò che hanno dentro. A osservarle, presente ma quasi invisibile, c’è Cosmo, un bambino “figlio dell’isola”, con un enorme dolore dentro. Per Stella diventerà importante. Perché forse è solo prendendo in mano il dolore degli altri che comprendiamo la forma del nostro. E se accendiamo le stelle, non esiste oscurità capace di farci paura.