Yuko è una raccolta di racconti scritti e disegnati da Ryoichi Ikegami, pubblicato nel 2010 in Giappone e nel 2023 in Italia, da parte della casa editrice Star Comics. Il volume è acquistabile qui al prezzo di 18,00 euro.
Trama
Il volume unico raccoglie 12 storie che hanno alla base gli aspetti più crudi e oscuri dell’animo umano, ruotando attorno a forti elementi erotici spesso ritenuti immorali. Queste storie sono state realizzate tra 1991 e 1999 e alla fine del volume è inclusa un’intervista a Toshiaki Sato, in cui parla delle ispirazioni e del processo creativo delle sue opere.
Impressioni su Yuko
Caratterizzato da atmosfere decadenti e morbose ricche di erotismo carnale e da forti elementi psicologici, Yuko si insinua all’interno di numerose e tormentate vicende che non risparmiano al lettore gli elementi più crudi. Le donne, sempre bellissime, non sono più figure accessorie al protagonista maschile, ma sono il vero motore della storia, indipendenti, forti e in grado di sottomettere l’uomo con la propria bellezza.
Le scene sono spesso molto caricate eroticamente, ma non sono mai volgari; si fa spesso ricorso allo shibari, un’antica pratica giapponese simile al bondage che mette in evidenza il corpo femminile senza però togliere indomità e fierezza. I disegni di Ikegami offrono sfondi, primi piani e corpi statuari e riescono a far immergere completamente il lettore nei racconti e nella psiche dei personaggi.
Alcuni racconti sono migliori di altri, ma nel complesso traspare tutta l’arte e la capacità dell’autore, che costruisce un’opera dalle tinte oscure in grado di immergere il lettore nei lati più oscuri, truci e nascosti dell’animo umano. Un animo costituito in particolare dalla violenza e dal desiderio di controllo, resi elementi particolarmente espliciti all’interno della narrazione.
Alcune storie sono ispirate alla letteratura nipponica a cavallo tra Ottocento e Novecento, quando la società giapponese era in fermento per i cambiamenti del paese. Anche se ambientate in un lontano passato, le pulsioni e le emozioni dell’uomo, dimostra Ikeguchi, sono sempre le stesse.