Yoichi professione samurai è una serie manga giapponese scritta e illustrata da Yū Minamoto. È stato serializzato nel Monthly Shōnen Champion dall’ottobre 2006 con l’ultimo volume pubblicato l’8 marzo 2011. Il manga è licenziato in Italia dalla Goen.
TRAMA
Dopo aver appreso le arti marziali in montagna per 17 anni sotto gli insegnamenti di suo padre, Yoichi riceve l’ordine di continuare la sua formazione per rafforzare il suo spirito in città con la famiglia Ikaruga, poiché il ragazzo è in realtà diventato molto più forte e molto più abile del padre. L’attuale assistente capo della scuola di arti marziali Swordplay di Ukiha Divine Wind Style in città, Ibuki Ikaruga, e le sue bellissime 3 sorelle accettano gradualmente Yoichi come freeloader nel loro dojo. Oltre ai problemi domestici, Yoichi si occupa di Ibuki e delle sue sorelle, della sua vita scolastica e dei vari tentativi di altre scuole di arti marziali di assassinarlo o distruggere il dojo di Ikaruga.
CONSIDERAZIONI
Quando ho chiuso l’ultima pagina di questo manga ho detto: “Che peccato!”, ma già nel mentre, questa espressione mi ronzava in testa ad ogni volumetto con la speranza vana che il successivo potesse decollare.
L’idea di base è ottima, ed è anche una buona variante per il classico harem/ecchi, ovvero un samurai relegato in montagna per tutta l’infanzia che dovrà continuare il suo addestramento in città e in un dojo di amici di famiglia gestito da quattro sexy sorelle, di cui le due maggiori molto più caratterizzate. Immaginare la moltitudine di idee che si sarebbero potute sviluppare è molto semplice invece la sensazione durante la lettura è quella di un manga un po’ confuso che non va oltre la normalità. L’autrice sembra prendere spezzoni da vari manga più famosi per poi miscelarli in una trama che in pratica non sussiste, diventando molto lenta dopo i primi numeri e non prendendo mai un indirizzo definitivo e avendo ripercussioni poi su un finale che ho trovato deludente.
I personaggi sono tutti buoni ma poco sfruttati, anche loro schiavizzati della lentezza che prende la serie dal 6-7 volume crescono di poco per i restanti 9 volumi. Mi sono piaciute le due sorelle protagoniste, realizzate ottimamente sia nel carattere che nell’estetica, ma le risposte che avrei voluto leggere su loro alle mie domande, aimè, non sono mai arrivate.
Anche con i suoi lati negativi il manga è comunque piacevole; ha i suoi momenti comici fatti di equivoci e botte conseguenti e altri in cui è bello leggere di certi valori che un samurai porta dentro che nella società moderna non esistono più. Al di là dell‘eccessivo buonismo che pervade il manga fa comunque piacere vedere certe scene mostrare il sacrificarsi per le persone che si amano, il mantenere alto lo spirito della famiglia, il rispetto per gli altri… – cose che l’autrice ha reso in maniera davvero Samurai in chiave moderna, cosa tutt’altro che semplice. In questo modo ci si affeziona ugualmente ai personaggi principali e includendo anche la splendida realizzazione delle tavole risulta una lettura piacevole e poco impegnata per gli amanti del genere ma sicuramente non un manga da recuperare ad ogni costo.